“House Macbeth”: il dramma del potere al teatro a L’Avogaria di Venezia

“House Macbeth”: il dramma del potere al teatro a L’Avogaria di Venezia – Martedì 26 novembre, ore 21.00, nello storico teatro lagunare, lo spettacolo per la regia di Pier Vittorio Mannucci con Gledis Cinque e Nick Russo

Secondo appuntamento de i Martedì dell’Avogaria, rassegna dedicata al meglio della nuova drammaturgia italiana

Il dramma del potere in una libera riduzione da un classico di William Shakespeare. Martedì 26 novembre 2019, ore 21.00, presso il Teatro a l’Avogaria di Venezia (Dorsoduro 1607, Corte Zappa) va in scena “House Macbeth” per la regia di Pier Vittorio Mannucci con Gledis Cinque e Nick Russo. Una piece nell’ambito de “I martedì” de l’Avogaria, rassegna che porta in laguna le produzioni più interessanti della nuova scena teatrale.

Lo spettacolo si concentra sulla relazione tra Lord e Lady Macbeth, una coppia enigmatica e sfuggente il cui rapporto muta di colpo quando delle voci vomitate dall’inferno suggeriscono che Lord Macbeth possa farsi re. La prospettiva del potere incrina la loro relazione, e al tempo stesso la rafforza, unendoli nel perseguire l’obiettivo del trono, che a poco a poco si trasforma in un’abominevole ossessione. La loro vita diviene un racconto dell’orrore, un tormento continuo che li intrappola in una rete di delitti e accuse reciproche, dando vita a una notte della ragione dove la realtà si fa inconsistente, e incubi e spettri divengono orribilmente concreti; una realtà dove nulla è ciò che sembra, e dove chiunque può essere vittima e carnefice. Il Macbeth è solitamente presentato come il dramma del potere, ma è soprattutto la storia di una coppia. Questa idea ha guidato la realizzazione di House Macbeth: un adattamento che segue fedelmente e senza alcuna interpolazione il testo shakespeariano, focalizzandosi però sul rapporto tra Lord e Lady Macbeth, vero cuore della tragedia e fulcro dell’azione drammatica, attorno al quale ruotano tutte le altre vicende. Senza la spinta della moglie, Macbeth non si imbarcherebbe mai nella sua impresa delittuosa. La sua ascesa al potere è a tutti gli effetti un’opera a quattro mani, una cattedrale costruita sul sangue e sulle lacrime della coppia, che sacrifica il proprio amore sull’altare di un’ambizione irresistibile che si trasforma lentamente in un’ossessione che travolge le barriere della sanità mentale. Il potere diviene un amante che seduce entrambi, scatenando una follia unica e duplice. Come un tarlo che divora il legno, questo amante divora lentamente la loro vita domestica, trasformandola in un thriller psicoanalitico dove l’urlo e il furore non riescono più a nascondere verità inconfessabili e taciute da tempo.

L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Ca’ Foscari di Venezia e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni”, rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.

Gli spettacoli, alle ore 21.00, su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 o via mail all’indirizzo avogaria@gmail.com.

Info: Teatro a l’Avogaria & Scuola Giovanni Poli

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