Giornata con l’autore de ‘I ditteri’ Marco Visentin il 14 ottobre sul gruppo Facebook ‘Leggere distopico’

Giornata con l’autore de ‘I ditteri’ Marco Visentin il 14 ottobre sul gruppo Facebook ‘Leggere distopico’. Un’intera giornata di dialogo tra l’autore del romanzo “I ditteri”, Marco Visentin, e gli appassionati di narrazioni su futuri indesiderabili e apocalittici avrà luogo sabato 14 ottobre dalle ore 8,30 alla mezzanotte all’interno del gruppo Facebook Leggere distopico.
La giornata sarà l’occasione per un botta e risposta dalla mattina alla notte con l’autore del romanzo ad ambientazione fantascientifica e futuribile che sta registrando una serie ormai copiosa di lodi da parte della critica (1) e un andamento assai favorevole nelle vendite.
La storia raccontata nel libro è quella di una entomologa che ipotizza la presenza, nelle mosche, di facoltà telepatiche e la trasferibilità di queste capacità al genere umano. Il tutto all’interno di un mondo dove si è sviluppato un assetto politico, sociale e tecnologico altamente negativo.
La giornata con l’autore precede di soli tre giorni la prima presentazione in libreria del romanzo, prevista per martedì 17 ottobre alle ore 18,30 presso il bookshop Equilibri di piazza Medaglie d’Oro 36/b, a Roma.
La partecipazione alla giornata con l’autore è riservata agli iscritti al gruppo Facebook Leggere distopico. L’iscrizione è richiedibile in qualsiasi momento e gratuita. L’accettazione nel gruppo è immediata.
Pagina Facebook dell’evento Marco Visentin racconta I ditteri in Leggere distopico (14 ottobre)
Pagina Facebook dell’evento I ditteri di Marco Visentin alla libreria Equilibri (17 ottobre)

(1) Hanno scritto de I ditteri:
– “Un romanzo al limite di ogni genere. Un romanzo che non è un romanzo: è scienza e narrativa, fantascienza e realtà, critica e filosofia. E’ la destrutturazione di un genere e delle credenze di cui la società si serve per il nostro nutrimento. La scienza occupa sicuramente un ruolo dominante nelle parole dell’autore, ma passa in secondo piano quando scopriamo essere nient’altro che un espediente metodico volto all’analisi della società e alle sue forme di cinismo”. (Chiara Pompeo, Isola dei Libri)
– “Con una trama che si sviluppa in modo piacevolmente scorrevole, Visentin va ben oltre la teorizzazione scientifica di un uomo modificato geneticamente: (…), perlustra l’intimo umano e le alienazioni del quotidiano, imposte da una società in cui disuguaglianza sociale e individualismo hanno preso il sopravvento. (…) La trama ha parecchi punti di svolta e un gran finale, con doppio colpo di scena, che determinano l’originalità di questa ‘opera prima’. (…) Visentin convince con il suo stile lineare, senza troppi fronzoli, ma dove trovano posto fantasia e sarcasmo, bilanciati finemente tra loro”. (Francesca Buffo, Periodico italiano magazine)
– “L’ultima parte del romanzo è veloce, viva e tiene attaccati fino alla fine, lasciando al lettore alcune domande esistenziali. La scrittura è curata nei minimi dettagli, si riesce ad entrare nel libro con i pensieri” (Sara Cacciarini, Culturamente)
– “Visentin riesce ad amalgamare in modo eccelso i vari salti narrativi restituendo al lettore delle visioni altamente vivide” (Riccardo Muzi, EcoDelCinema)
– “Un racconto che si snoda in un mondo ambientato nel futuro con richiami a realtà o a scoperte scientifiche del nostro tempo, in una società basata su un’organizzazione postcapitalistica e su una democrazia che cela in realtà una «dittatura morbida». Sullo sfondo di teorie e filosofie, i personaggi vivono l’alienazione dell’attuale società” (Manlio Triggiani, Gazzetta del Mezzogiorno)
– “Attraverso gli occhi – e non solo – di un’entomologa, Marco Visentin, con una prosa ricercata, scabra, dura, feroce e ammaliante, racconta la dicotomia fondamentale del nostro tempo, fra essere e apparire, distopia e allegoria, straniamento e spersonalizzazione, forma e sostanza, speranza e realtà, onestà e prevaricazione” (Gabriele Ottaviani, Convenzionali blog)
– “Romanzo distopico sui generis, che sembra quasi voler emergere con forza nel mercato del genere, I ditteri è un libro dalla storia originale, che immagina un futuro che non sembra poi così lontano, ma che ci guarda pericolosamente attraverso il buco della serratura dei nostri tempi; l’autore si trova così a miscelare realtà storica e invenzione creativa” (Erika Pomella, IntoTheMovie.com)

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