Festival Spaziomusica ai nastri di partenza l’appuntamento autunnale a Cagliari

Musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica, colta e popolare, accademica e non. Un cartellone denso di eventi e all’insegna della varietà delle proposte caratterizza il consueto appuntamento autunnale a Cagliari con il Festival Spaziomusica, la rassegna organizzata dall’omonima associazione, quest’anno alla sua trentaquattresima edizione. Otto serate in calendario tra mercoledì 7 ottobre e il 9 novembre.

Si comincia con un’intensa quattro giorni all’insegna di Multiversal, una rete internazionale di musicisti, artisti e performer europei (e non solo) impegnati nella ricerca e nella sperimentazione, che mira a scoprire e far incontrare le realtà musicali indipendenti, creando piattaforme e momenti di elaborazione di nuove idee, produzioni, collaborazioni. Un progetto nato nel 2011 a Berlino, nella zona di Friedrichshain/Kreuzberg, e che poi si è esteso in altre zone della capitale tedesca coinvolgendo gallerie d’arte, spazi autogestiti, locali pubblici e privati, prima di sbarcare, dall’inizio dell’anno scorso, anche in altri paesi: Danimarca, Svezia, Norvegia e Italia. Multiversal EXP-OFF, questo il titolo dell’appuntamento in programma a Cagliari da mercoledì 7 a domenica 11, si presenta dunque come un’interessante occasione d’incontro e confronto tra la scena locale della sperimentazione musicale e una rappresentanza di questa rete internazionale. Un’opportunità resa possibile dalla collaborazione tra soggetti (e spazi) attivi nel capoluogo sardo: Spaziomusica, appunto, l’associazione culturale Ouroboros, Nuovo Panificio (spazio di rappresentazione alternativo nel quartiere di Villanova), Ciclofficina Sella del Diavolo (spazio utilizzato anche per la rappresentazione di musiche sperimentali e d’avanguardia), Bar Florio (locale nel quartiere di Villanova che ospita regolarmente concerti di musiche sperimentali e d’avanguardia) e Sa Domu de Liz. L’idea è anche quella di creare una comunità che per cinque giorni attraversi la scena della sperimentazione musicale cagliaritana, passando dagli spazi istituzionali a quelli underground, cercando di eliminare la barriere estetiche e concettuali che talvolta li dividono.

Una sessantina di musicisti di undici paesi diversi (compresi Stati Uniti, Giappone e Canada) saranno impegnati in solo o combinati in vari organici in oltre quaranta performance. Il programma prevede ogni sera due distinte serie di esibizioni: la prima, dalle 18 in poi, in uno degli spazi “underground”: mercoledì 7 a Sa Domu de Liz (via Lamarmora, 22), giovedì 8 alla Ciclofficina Sella Del Diavolo (via Principe Amedeo, 21), venerdì 9 al Bar Florio (via san Domenico, 90), sabato 10 al Nuovo Panificio (via san Giovanni, 101); alle 21,30, invece, al MiniMax del Teatro Massimo (in viale Trento, 9). Ed è questa la parte che riguarda direttamente Spaziomusica. Si comincia (domani, mercoledì 7, alle 21,30) con il trio dei sardi Silvia Corda (toy piano), Adriano Orrù (contrabbasso); gioca in casa anche Perry Frank, ovvero il musicista e polistrumentista Francesco Perra, mentre arrivano dalla Francia Anatol Petit (batteria) e Antoine Elias (elettronica) col progetto Le clodo Miser. Francese è anche Bâillon, ovvero Vincianne Sestito e William Nurdin, che apre la serata successiva (giovedì 8, sempre alle 21,30) con una performance sonora, seguita da un duo portoghese formato da Gustavo Costa (batteria, idrofoni) e Henrique Fernandes (contrabbasso, laptop acustico); chiude la serata il progetto franco-turco [R]AMENEATSZ (voce, chitarra e batteria). Incroci internazionali anche venerdì 9: di scena il giapponese Morihide Sawada (percussioni), un trio formato dall’italiano Tom de Testa (basso elettrico, tapes), dalla tedesca Teresa Rieman (batteria ) e dal turco Ça?r? Erdem (chitarra elettrica); spazio poi all’americano Odor Baby (laptop) e infine al duo che vede insieme un altro statunitense, Travis McCoy Fuller (elettronica, tapes), con il cagliaritano Danilo Casti (elettronica, tapes). Tre set diversi suggellano sabato 10 (sempre alle 21,30) le quattro serate al MiniMax di Multiversal EXP-OFF: apre il duo italo-giapponese di Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto) e Kurihara Takuya (laptop), seguito da un duo di percussionisti sardi: Giacomo Salis e Paolo Sanna; chiusura con l’italo-svizzero-finlandese ZGB (sax alto, flauto, chitarra elettrica).
Chiusa la sua parte in Multiversal EXP-OFF (che domenica 11 propone ancora una serie di appuntamenti al Nuovo Panificio in via san Giovanni, 101: alle 11, a mezzogiorno e poi dalle 15), il Festival Spaziomusica ritorna in pista mercoledì 14 con una serata all’insegna della musica tradizionale cinese. Due diversi appuntamenti sono in programma al Lazzaretto, il Centro Culturale in via dei navigatori, nel quartiere Sant’Elia: il primo, alle 19 (in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università di Cagliari e il Labimus), è una conversazione sul tema degli etnomusicologi Ignazio Machiarella e Marco Lutzu con il musicista Zhang Jinbing che poi, alle 21, sarà impegnato in concerto con Cheng Hongyuan e Huang Zhilu: protagonista il guqin, strumento plurimillenario della tradizione cinese, paragonabile per eleganza e fascino al liuto rinascimentale in Europa.

Altre sonorità e temperature musicali, tre settimane più tardi, sempre al Lazzaretto. Mercoledì 4 novembre, alle 21, il sassofonista Gianpaolo Antongirolami presenta un programma interamente incentrato su brani in prima esecuzione assoluta di Paolo Pecin, Silvia Pepe, Giulio Colangelo, Nicola Monopoli, Roberto Zanata e Nicoletta Andreuccetti. A seguire, “Esercizi di vertigine”, una coproduzione del festival Signal a cura di TiConZero con Spaziomusica e Spaziodanza: un progetto in cui le immagini, i suoni acustici ed elettronici dal vivo di Alessandro Olla e Fabrizio Casti, i movimenti delle danzatrici Donatella Cabras e Francesca Massa, con il coordinamento coreografico di Momi Falchi si collegano, legano, uniscono in continua alternanza dando forma a una macrocomposizione audio/video in cui senza intervalli si passa da un frammento musicale e visivo all’altro.

Serata “double face” domenica 8 novembre, stavolta alla Vetreria in via Italia, a Pirri. Dopo il “Bolero effect” di Cristina Rizzo, presentato alle 21 a cura di Spaziodanza, alle 22 è il turno di Inire, progetto multimediale dei polacchi Krzysztof Pawlik e Ma?gorzata Dancewicz, un sodalizio artistico che sa come compenetrare più canali sensoriali, suoni, immagini e parole, generati da strumenti elettronici ed elettroacustici.

Ancora musica cinese, ma stavolta dal suo lato contemporaneo, per l’ultimo impegno in calendario del festival: lunedì 9 novembre (ore 21), alla Vetreria di Pirri, chiude i giochi il Sinogerman Sounds formato da Nikola Lutz (sassofono e tarogato), Zhenfang Zhang – Erhu (violino cinese) e Lingling Yu (pipa / liuto cinese): un ensemble (tutto al femminile) impegnato nella ricerca su strumenti musicali cinesi come l’Erhu e la Pipa grazie al contributo e alla collaborazione di compositori d’oggi: Günay Mirzayeva, Marcello Pusceddu, Yiran Zhao,
Sophie Pope, Francesco Maggio. Poi (ore 22) la replica di “Esercizi di vertigine”, la coproduzione di Spaziomusica, TiConZero e Spaziodanza, stavolta nel cartellone del festival Autunno Danza a cura di Spaziodanza.

Il Festival Spaziomusica è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Provincia di Cagliari (Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo), e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili), e fa parte di 10 nodi – I festival d’autunno a Cagliari.

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