Fareambiente e biodegradabile

Fareambiente e biodegradabile – Stop alla plastica non biodegradabile nelle scuole, nelle mense e, soprattutto, nelle aree protette. L’appello è di FareAmbiente che punta a rendere obbligatorio il monouso plastico biodegradabile per tutta una serie di attività e iniziative, comprese le sagre, gli esercizi pubblici e le attività all’interno delle aree protette. L’idea, lanciata da Vincenzo Pepe, presidente di FareAmbiente, ha subito raccolto il plauso di Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano “che potrebbe proporsi come modello per tutte le aree protette italiane – spiega Pepe -l’obiettivo è di estendere il più possibile questa iniziativa, coinvolgendo tutti gli altri parchi nazionali e il più ampio numero di comuni possibile”.
“I gravi problemi di smaltimento dei rifiuti e dell’inquinamento, oltre al danno ambientale e alle ripercussioni sulla salute di ciascuno di noi, hanno nel recente passato duramente compromesso l’immagine dell’intero nostro ‘Bel Paese’ – aggiunge il presidente di FareAmbiente – con pesanti ripercussioni su settori d’eccellenza della nostra economia come il turismo e l’export alimentare. Raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo dei materiali, uso di materiali biodegradabili, sono sempre di più le direttrici di un’attività che gli enti pubblici stanno attuando alla luce di un principio divenuto imperante: tutela dell’ambiente, della salute e minori sprechi di risorse pubbliche”.

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