E’ uscito Don Boscow, il secondo singolo dei Giallorenzo

E’ uscito DON BOSCOW, il secondo singolo dei GIALLORENZO che anticipa un EP di sette inediti, sette nuovi pazzi, sette nuove prospettive marginali sulla città di Milano. Prosegue così il progetto pop lo-fi, nato dall’unione tra i Malkovic, band post rock bresciana, e montag, cantautore bergamasco, che ha esordito il 27 settembre 2019 per La Tempesta con il debut album MILANO POSTO DI MERDA.

DON BOSCOW parla di follia e di solitudine, lo fa sempre con la delicatezza a cui ci hanno abituati i GIALLORENZO, cercando di immedesimarsi, di cantare in prima persona, di riuscire a mostrare che dove gli altri vedono solo un pazzo in realtà c’è una persona capace di innamorarsi, anche solo in un mondo fantastico che è dentro di sé “sulle casse vedo stelle vedo mondi, e tu non vedi niente e tu non vedi niente, ma io vedo te.”.

DON BOSCOW è la seconda storia estratta dal nostro EP in arrivo per tempi migliori. È l’unica canzone dei GIALLORENZO che non ho scritto io, l’ha scritta un mio caro amico, Paolo (in musica Trema Ndp). Parla di un pazzo di Milano che io non ho mai visto, ma lui sì. Un anziano signore che scontava le sue giornate aggirandosi in zona Sire Raul, almeno prima del patatrac. Era solito entrare nel Simply di via Leoncavallo e inventarsi degli strani annunci all’altoparlante, invitando alle casse personalità del mondo dei vivi e dei morti. “Florinda Bolkan alla cassa 4”, “Don Bosco alla cassa 7, ripeto, Don Bosco alla cassa 7”. Nella sua testa quel Simply di periferia era un posto dove sia Don Bosco che Florinda Bolkan facevano la spesa. La cassiera, per quanto stranita, avrà imparato a conoscerlo e a guardarlo sorridente. Forse che non cercasse solo di farsi notare da lei?
Risentire oggi questa canzone, che avevamo ultimato appena prima del lockdown, ci fa un po’ strano. Era da sempre dedicata, ma ora lo è ancora di più, a un vecchio solo e a una cassiera. E di mezzo ci sono finiti, loro malgrado, un santo e un’attrice. È anche un po’ per loro due, allora. Speriamo solo non si affolli troppo quel piccolo Simply.” Montag

CREDITI BRANO:
Musica e parole di Paolo Bontempo;
Batteria di Fabio Copeta;
chitarra e voce di Pietro Raimondi;
basso di Marco Zambetti;
chitarre e cori di Giovanni Pedersini.
Artwork di Kenshiro Caravaggio Carena

Registrato da Marco Giuradei al Taverna Studio di Provaglio d’Iseo (BS);
Mixato da Fabio Copeta e Pietro Raimondi a casa di Fabio;
Masterizzato da Giovanni Versari al La Maestà Studio di Faenza (RA).

BIO
GIALLORENZO sono una band nata dalla storica amicizia (e convivenza) tra due preesistenti progetti provinciali attivi a Milano: i Malkovic, band postrock bresciana, e montag, cantautore bergamasco. Fanno pop lo-fi, tra registrazioni in cameretta e casinismo punk in sala prove.
Il 27 settembre 2019 è uscito il loro album di debutto, Milano Posto di Merda, per La Tempesta Dischi.

GIALLORENZO sono: Pietro Raimondi (voce e chitarra) + Giovanni Pedersini (chitarra e cori) + Fabio Copeta (batteria) + Marco Zambetti (basso)

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