Doit Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro: programma fino al 17 Maggio al Teatro Due Roma

Teatro Due Roma

teatro stabile d’essai

Direzione artistica Marco Lucchesi 

 

12 | 13 maggio – UOMINI TERRA TERRA

di GIORGIO CARDINALI con la regia di SARA GRECO VALERIO con Giorgio Cardinali e Piero La Rotonda, musiche originali di PIERO LA ROTONDA

 

Menzione speciale Giuria Festival XS Salerno 

 

“le rocce sono un foglio … si incontrano, si scontrano, si accartocciano, si accavallano, le une sulle altre”

 

6 aprile 2009. Un terremoto di magnitudo 6.3 distrugge L’Aquila e uccide 309 persone.

Dopo quel giorno tutti conoscono la storia: le tendopoli, il progetto C.A.S.E., la mancata ricostruzione.

Lo spettacolo racconta, invece, ciò che accadde prima di quel 6 aprile.

È una storia come quelle che i nonni raccontano ai nipoti.

La narrazione atipica, giullaresca, severa, ironica e sarcastica, crea una grande giostra sulla quale salgono, uno per uno, tutti i protagonisti dei giorni che precedettero il terremoto.

Bertolaso, Boschi, Barberi, De Bernardinis: depositari sacri della conoscenza, figure che occupano il vertice del sistema del sapere che, con la loro comunicazione dolosa, hanno condizionato parte dei cittadini aquilani conducendoli a fare scelte letali.

E poi Giampaolo Giuliani: lo sciamano eretico che, affermando di poter prevedere i terremoti, si è contrapposto alle istituzioni scientifiche, per le quali i terremoti non sono prevedibili, andando a minare l’autorevolezza dell’istituzione stessa.

In questa baraonda è “vero” ciò che si vede in TV, si legge sui giornali, si ascolta dai comunicati stampa, il resto non esiste. Non c’è.

Non c’è neanche il terremoto! Una faglia in movimento, una spaccatura che divide e separa le vicende degli uomini da quel giorno di aprile.

Sostenuta dalla musica dal vivo, la giostra gira vorticosa per la durata dello spettacolo, si susseguono informazioni, sberleffi ed emozioni e alla fine della corsa, nessuno scende da vincitore.

14 | 15 maggio – ABSOLUTE BEGINNERS

 

itinerari scenici Gesualdi / Trono

itinerari drammaturgici Loretta Mesiti

con Giovanni Trono, Alessia Mete, Marzia Macedonio e Anna Gesualdi

Ass. ARTEGRADO / Compagnia TEATRINGESTAZIONE – Napoli

 

Progetto DE.MO./MOVIN’UP a cura di Mibac e GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani

 

Insitut für Theater, Film und Medienwissenschaf der Goethe Universität (Frankfurt am Main); Hessische Theaterakademie (Accademia teatrale dell’Assia); Tanz der Künste; Frankfurt LAB (Frankfurt am Main)

“Io sono gli occhi della città che rotolano verso i confini del mondo”

L. M

 

Absolute Beginners è il primo movimento del progetto avVento – Geografie e Identità a venire, opera sistemica e polisemica, tentativo di scrittura di un mito di fondazione postmoderno, nato da un senso di spaesamento, estraneità rispetto al presente storico-sociale-geografico-identitario che viviamo e rispetto allo spazio d’azione ed espressione, che sembra espellerci oltre un confine che non ci appartiene più e in cui non ci riconosciamo. Stranieri dunque a noi stessi e al mondo non ci resta che immaginare una nuova fondazione, dall’origine alla traccia, dalla sua visione al suo compimento.

La fondazione avviene lungo il cammino disorganico, insicuro, probabilmente incoerente, fatto di andate e ritorni, tentativi interrotti, vagare invano lungo strade sbagliate, la cui possibilità, si apre appena fuori dal porto.

Absolute Beginners è dunque una meditazione filosofico-visionaria sui confini, identitari, politici, fisici, linguistici, in tensione verso la loro dissoluzione, affinché estraneo e familiare possano poi rimarginarsi in una nuova traccia, che porti in sé l’orizzonte che si prospetta di fronte al cammino di una nuova comunità da fondare. In questo sbiadirsi dei confini, lingue, biografie, storie personali, sciolti i legami d’appartenenza a una presunta patria originaria, si mescolano, assumono un nuovo senso, un nuovo suono ed appare il profilo di una nuova geografia possibile.

La struttura scenica si sviluppa come un’opera di costruzione del visibile, una catena di visioni in cui il grande partorisce il piccolo, il dentro partorisce il fuori; un unico paesaggio, in cui gli attori come operai della visione, dischiudono inattesi panorami poetici, edificati con materiali essenziali. Il nucleo narrativo è affidato al testo La Radice, opera di Loretta Mesiti. Il lavoro rende grazie alle suggestioni della poetessa Ingeborg Bachmann, alla sua ricerca di una nuova lingua capace di riscrivere i confini.

 

16 | 17 maggio – ISLA NERUDA

 

Liberamente tratto da Memoriale di Isla Negra e Confesso che ho vissuto

di Pablo Neruda

 

di ANTONIO SANNA

 

CON LAURA AMADEI e ANTONIO SANNA

al violino CLAUDIO MERICO

Ass. Cult. L’Attore in Movimento – Roma

 

Parola poetica, corpo e musica dal vivo ci accompagnano in un viaggio umano, quello di Neruda, uomo e poeta che si scopre, che si racconta, che vaga dentro di sé alla ricerca della “verità misteriosa”, di sé stesso e del significato della vita.

I corpi interagiscono con i pochi elementi scenici, estremamente carichi di significati simbolici: valigie, foglie, strumenti musicali, cubi che regolano l’ambientazione, i luoghi, lo spazio d’azione.

La performance celebra il percorso umano e letterario di Pablo Neruda, poeta passionale e appassionato, cantore dell’amore, della vita, della patria e della lotta politica.

Passeggiando tra le memorie, i ricordi dell’infanzia e della giovinezza, i primi amori, le donne amate, i luoghi e i popoli più diversi prendono forma i momenti della sua vita e le  sue esperienze più estreme, l’impegno civile,  il dolore dell’esilio e della tragedia civile del suo popolo.

Lo spettatore sembra viaggiare insieme al poeta, sembra accompagnarlo in questo viaggio dell’identità e della ricerca di se stesso e delle proprie radici, spesso compiuto col rischio di non ritrovarsi.

n questo vivere come l’onda che abbraccia la sabbia totalmente perdendo la sua forma, in questo immergersi profondamente nei dolori propri e altrui e nelle fulgide gioie, proprio in questo sta la felicità. “Forse fui condannato a esser felice. A cambiare la pelle dell’anima fino a giungere a essere il vero.”

 

Lo spettacolo parte da un lavoro di composizione testuale che utilizza la raccolta Memoriale di Isla Negra e brevi brani dell’autobiografia e diventa teatro attraverso la costruzione di una partitura scenica che nei versi trova forma, corpo, occhi, ritmo, percorso, sentimenti e relazioni. Questa costruzione è stata per noi un viaggio nell’ignoto, a volte nel vuoto. Forse come il viaggio di Neruda: “… il continuo succedersi di un vuoto che empivano di giorno e d’ombra questa coppa…”. O come la vita stessa”.(Antonio Sanna)

 

Eventi in concorso dal martedì al venerdì ore 21

Eventi off sabato ore 21 e domenica ore 18

 

Biglietti: intero 12 euro, ridotto 10 euro,

ridotto gruppi (>6 persone) 8 euro, ridotto studenti 5 euro

 

DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro

Direzione artistica Angela Telesca – Cecilia Bernabei

28 aprile – 24 maggio 2015

 

in collaborazione con L’Artigogolo, concorso di drammaturgia contemporanea

a cura dell’Ass. Cult. ChiPiùNeArt

 

Teatro Due Roma teatro stabile d’essai

Direzione artistica Marco Lucchesi

Vicolo dei due Macelli, 37

Per info e prenotazioni tel. 06/6788259

Website: teatrodueroma.wordpress.com

 

 

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