“Dio Liberato”, il romanzo d’esordio di Marcello Fanfoni

“Dio liberato” è il romanzo d’esordio di Marcello Fanfoni pubblicato per la Robin Edizioni, tempio di una narrazione serrata in cui tutto, ogni cosa, assume un duplice significato: quello diretto e più immediato che, a una lettura più approfondita, non può che farsi metafora di un ideale ormai smarrito di bontà e compassione, ponendosi in forte contrasto con l’ideologia cristiano-cattolica.

Dio liberato” compare all’interno della collana dedicata alla cultura, “Robin&Sons”

Un libro di quasi cinquecento pagine che conduce il lettore fino all’ultima pagina – senza che possa staccarsene per più di qualche ora – attraverso un epilogo che rimette in discussione tutto il romanzo e che si rivela essere, in fondo, la chiave di lettura della storia raccontata.

Marcello Fanfoni, scrittore e studioso di Joyce è già autore di due saggi sul più grande scrittore del Novecento, “Nel cuore della città di Joyce. La Dublino di Ulysses” (Book Time, 2017) e “James Joyce e il cinema” (Book Time, 2022). A guardare le sue pubblicazioni, tra le quali compaiono i libri per l’infanzia editi da Einaudi (Il caso della vecchia spilorcia, 2023), sembra impossibile che l’autore di storie per bambini che abbiamo conosciuto abbia prodotto un’opera monumentale, per le dimensioni in primis ma anche per i temi trattati, che si pone sicuramente in una direzione nuova rispetto agli scritti precedenti di Fanfoni.

Narrativamente parlando, l’incipit di “Dio liberato” non potrebbe essere più efficace di come Fanfoni l’ha costruito, perché cominciando in medias res, cattura da subito il lettore

 

Copertina del libro "Dio Liberato", Marcello Fanfoni, Robin Edizioni

Copertina di “Dio Liberato”, Marcello Fanfoni, Robin

Ci troviamo in un liceo classico di Porta Venezia, a Milano, quando nei primissimi anni Duemila, l’adolescente Bianca diventa la protagonista di una singolare apparizione avvenuta nel cortile della scuola che frequenta. Una figura di donna di bianco vestita e illuminata si rivela all’interno di una piccola grotta, e anche se a tutti sembra impossibile che si possa trattare di un evento mistico – specie perché coinvolge una ragazzina senza alcuna consapevolezza, per giunta derisa e spesso bullizzata dai suoi compagni – si fa presto a seguire la scia del clamore mediatico che si sviluppa attorno al miracolo.

Tutti cominciano a concordare sul fatto che quella donna è la Madonna, e quasi per immediata conseguenza, da quel momento Bianca diventa una specie di santa: se da una parte lunghi pellegrinaggi partono dal resto del mondo per andare ad assistere al miracolo con i propri occhi, dall’altra c’è chi si rifiuta di credere che la ragazzina stia dicendo la verità.

Ma Bianca non è l’unico personaggio che prende vita tra le pagine di “Dio Liberato”, perchè Fanfoni ha dato al suo romanzo una geografia di personaggi incredibili e perfettamente caratterizzati.

Attorno a Bianca, infatti, orbitano le sue migliori amiche, Erica e Margherita, i membri di una famiglia problematica – borghese fino al midollo e votata a precetti e modi di vivere quasi come stessero ogni volta prendendo parte a una recita. Un padre che soddisfa le proprie pulsioni altrove rispetto alla moglie, mai abbastanza interessato all’educazione della figlia; una moglie che fa di tutto per attirare le attenzioni del marito e che non riesce a rassegnarsi allo scorrere del tempo e al mutare dei sentimenti, delle responsabilità, insomma: della vita. Così le loro esistenze si aggrovigliano dando vita a un romanzo corale dove ogni singola voce e ogni singolo personaggio sono perfettamente congegnati, tanto che il lettore non potrà che empatizzare con ognuno di loro.

Il romanzo “Dio liberato” di Marcello è anche una storia in cui la sessualità e la spiritualità non entrano quasi mai in conflitto, se non nella retorica borghese della pudicizia.

Un romanzo che esplora l’Eros con una buona dose di onestà intellettuale, dove esso non rappresenta un mero piacere ma anzi la via da seguire per la salvezza. Marcello Fanfoni non manca di analizzare tutte le credenze che spesso diamo per scontate, e le smonta abilmente, a partire da una succinta ed esaustiva bibliografia di riferimento. Attraverso un lessico tagliente e un utilizzo del sarcasmo frequente, Marcello Fanfoni non manca di impreziosire la sua opera di riferimenti a tutto il mondo dell’arte: dalla filosofia, alla pittura, alle musiche dei più grandi compositori russi, fino alle citazioni bibliche ricorrenti.

E se non possiamo che sperare che dal libro possa presto essere tratta una trasposizione cinematografica di successo, “Dio liberato” di Fanfoni è una lettura che sembra un film, da leggere e regalare, che non smette mai di offrire nuovi significati e punti di vista alla rilettura di ogni passaggio.

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