Cristiano Turrin si racconta

Cristiano Turrin si racconta

– Come è nato il brano? Sei soddisfatto della sua riuscita?

Soddisfattissimo direi, con Kuala Lumpur ho vinto il Deejay On Stage e oggi è in rotazione radiofonica, come potrei non essere soddisfatto. “Kuala Lumpur” nasce in un momento importante del mio percorso, in cui ero alla ricerca di un’identità artistica sempre più definita e in equilibrio tra il mercato discografico e la mia vocalità. Come di consueto ero in studio con il mio amico e produttore Marco Canigiula e, guardando un video su YouTube, ci siamo lasciati catturare dai generosi scenari della Malesya. Nasce così l’idea di voler ambientare “la fine di una storia d’amore” nella meravigliosa cornice della capitale malese. Hanno preso parte alla produzione importanti musicisti: Jacopo Carlini (piano), Davide Gobello (chitarre), Matteo Carlini (basso) e Skywalker. Ognuno di loro ha reso tutto questo possibile.

– Quest’estate hai vinto il contest di Radio Deejay con il tuo ultimo singolo Kuala Lumpur. Raccontaci di questa esperienza.   

Il Deejay On Stage è un grande evento che mi ha dato l’occasione di competere e confrontarmi con altri bravissimi artisti dai più svariati background e generi, spronandomi a mettere in gioco il meglio di me. E’ stata tre le più belle esperienze fatte. Poi che dire, mi sono sentito nella “palestra dei grandi”: è stato per me un onore e un orgoglio anticipare su quel palco artisti del calibro di Mahmood e Gabbani. Altro grande onore per me ricevere tani complimenti dagli addetti ai lavori e quelli da parte di Linus

– Hai provato a partecipare ad altri talent show?   

Si, ho fatto vari provini si, da Xfactor, Amici, The Voice ma non è mai andata. Spesso è stato scoraggiante ma sono esperienze che mi hanno spronato a fare sempre meglio. Oggi i talent televisivi sicuramente ti aiutano a farti conoscere da un pubblico molto più vasto ma non è di certo l’unico modo per fare musica. Se dovesse arrivare come esperienza bene, altrimenti continuo comunque a percorrere la mia strada.

– Un pro e un contro dell’industria musicale oggi. 

Racchiuderei questa domanda in un’unica “sfera”, mi spiego meglio. Un pro è che oggi grazie ai social e a Spotify puoi far conoscere la tua musica ad un pubblico sempre più vasto anche senza passare da una major, ma questa cosa può avere i suoi contro perché così si pensa che tutti possano fare musica.

– Qual è il tuo sogno?   

Continuare a vivere di musica, calcare i più grandi palchi e che la mia musica possa essere conosciuta da un pubblico sempre più vasto.

– Fai un saluto ai lettori di Oltre le colonne 

Ringrazio voi per l’intervista e mando un grande saluto a tutti i lettori invitandoli a continuare a seguirmi sui miei social e a far conoscere la mia musica.

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