Creuza de mà, quattro giornate dense di appuntamenti all’insegna della musica per il cinema

Proiezioni, incontri, masterclass, concerti: quattro giornate dense di appuntamenti all’insegna della musica per il cinema. Da mercoledì 9 a sabato 12 dicembre Cagliari ospita Creuza de mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu con l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, quest’anno alla sua nona edizione.

Un’edizione quasi invernale, dunque, e che si terrà tutta nel capoluogo sardo, già tappa principale lo scorso anno, dopo aver piantato le tende per sette estati (la prima volta nel settembre del 2007) a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro.

La diversa collocazione spazio-temporale non muta però la formula di questo festival interamente votato alla musica applicata al cinema, che fin dagli esordi si propone come una rara occasione per esplorare quel territorio di confine e ibridazione tra suoni e immagini in compagnia di musicisti, registi, attori, tecnici e studiosi. Tra gli ospiti attesi a Cagliari, autori di musiche per film come Franco Piersanti e Giuliano Taviani, i registi Fabio Morichini e Claudio Cupellini, il sound designer Maurizio Argentieri e il fonico PD Alessandro Zanon, il rumorista Marco Marinelli, il musicista Massimo Zamboni, la scrittrice Sonya Orfalian, il giornalista e critico musicale Stefano Bonagura, l’antropologa Natascia Palmieri, il compositore e musicologo Riccardo Giagni.

Grazie alla collaborazione del Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” questa edizione di Creuza de mà trova ospitalità negli spazi e nelle aule di piazza Porrino, dislocazione ideale per i suoi vari appuntamenti (a parte alcuni previsti invece al Fabrik, il locale in via Mameli) e per sviluppare al meglio il versante didattico del festival.

Si comincia, dunque, mercoledì (9 dicembre) con l’avvio – dalle 10 alle 13 nell’Aula Porrino del Conservatorio – della prima delle tre sessioni del seminario “Il suono e la musica nel Cinema“. Il compito di presentare il workshop è affidato a un ospite di casa al festival, il musicologo e compositore Riccardo Giagni, anche quest’anno conduttore dei vari incontri in programma. Il primo focus, sulle tecniche del trattamento del suono nel cinema, è a cura del giornalista e critico musicale Stefano Bonagura.

Tematiche green in due dei tre appuntamenti del pomeriggio in programma nell’Aula Magna del Conservatorio. Il primo, alle 16, è nel segno di Heroes 20.20.20., progetto europeo sperimentale, unico in Italia, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Sardegna Film Commission, l’Assessorato Regionale all’Industria – Servizio Energia e Sardegna Ricerche, con l’obiettivo di trasformare la necessità di informare i cittadini sulle azioni di risparmio ed efficientamento energetico attive e disponibili in Sardegna, in un’occasione d’investimento su nuove forme di comunicazione con originali prodotti audiovisivi destinati al grande pubblico. Lo presenta la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta. A seguire la visione di tre audiovisivi realizzati nell’ambito del progetto: le serie web “Kuiles – il filo di lana” di Tomaso Mannoni, “Nuova era” di Manuele Trullu, e il corto d’animazione “Il mio cane si chiama vento” di Peter Marcias.

Alle 17 proiezioni e riflessioni su una tecnica tradizionale di edificazione eco-sostenibile con la visione dei documentari “Ladiri”, di Andrea Mura (2013, 9′), sui volti e le parole degli anziani, e la tradizionale tipologia abitativa delle case in terra cruda, diffuse nel sud della Sardegna, e la puntata pilota per un archivio Nazionale della terra cruda (23′). A seguire due presentazioni: la prima è con il regista Andrea Mura, Walter Secci e il presidente dell’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda Enrico Pusceddu, per l’Illustrazione del progetto Archivio Internazionale Città della Terra Cruda. Nella successiva si parla di stampa digitale applicata alla terra cruda con l’intervento di due rappresentanti dell’associazione Progetto Barega.org: l’architetto Stefania Casula e l’archeologo Mattia Sanna Montanelli.

Cambio di atmosfere, alle 18, con il musicista e scrittore Massimo Zamboni, ospite di Creuza de mà in collaborazione con il festival Pazza idea. Progetto creativo. In una conversazione con Stefano Bonagura (titolo: “Quanti decenni può attraversare un proiettile? La terra emiliana non dimentica”), il chitarrista e cofondatore di CCCP e CSI è presenta il suo romanzo “L’eco di uno sparo” (Einaudi, 2015), nel quale affronta la storia più dolorosa e rimossa della sua famiglia: l’uccisione del nonno Ulisse, squadrista e membro di un direttorio del fascio, nel 1944 per mano dei partigiani.

A seguire la visione di Il nemico – Un breviario partigiano (2015, ’80), documentario di Federico Spinetti sull’elaborazione musicale del progetto Post-CSI, che vede riuniti Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli con la cantante Angela Baraldi e le ricerche e riflessioni di Massimo Zamboni sulla propria storia famigliare. Un film musicale sulla Resistenza e le sue rappresentazioni.

Chiusura di serata alle 22 al Fabrik (in via Mameli 216), con “Eco di uno Sparo”, il reading concerto dal romanzo omonimo di Massimo Zamboni (chitarre), insieme a Cristiano Roversi (basso) ed Emanuele Reverberi (violino e sax).

La seconda mattinata del festival – giovedì 10 dicembre – prende il via alle 10, nell’Aula Porrino un workshop condotto da Stefano Bonagura sulle tecniche innovative negli studi di registrazione. A seguire gli approfondimenti di due tra i più importanti tecnici del suono del cinema italiano: Maurizio Argentieri e Alessandro Zanon. Oggetto della lezione un excursus sulle macchine, i microfoni e le tecniche di ripresa e di montaggio del suono, musica ed effetti, e sulla sincronizzazione e adattamento del parlato, dei rumori, dei suoni degli ambienti. Nel corso dell’incontro è in programma la visione dei corti di Monica Dovarch “Funk Haus Recording Studio Berlin” (2012, 4′) e “Tonne Takt – F.S.Blumm” (2014, 4′), sugli studi di registrazione della sede della Rundfunk der DDR, la radio pubblica della Repubblica Democratica tedesca, presentati dall’ artista Antony Hequet.

In contemporanea, alle 11, l’Aula Magna del Conservatorio ospita il workshop “Buone pratiche di sostenibilità ambientale nell’ambito di eventi e manifestazioni“, a cura di Carlo Milia, Ottavia Pietropoli e Giovanna Cocco, dell’Ecoistituto del Mediterrano.

Nel pomeriggio si rimane nell’Aula Magna per una nuovo ciclo di proiezioni e incontri. Apre il programma della serata, con la presentazione a cura della direttrice della Fondazione Film Commissione Nevina Satta, la visione di altri tre audiovisivi realizzati attraverso il Progetto Heroes 20.20.20.: i cortometraggi “Piccoli grandi eroi” di Giorgia Soi, “Domus” di Salvo Nicotra, “Ogni cosa al suo posto” di Paolo Zucca.

Indaga nella memoria e nell’identità del popolo rom, ma anche nella sua volontà di riscatto dalle persecuzioni subìte, il documentario “Il mio nome è rom (tre storie di donne)”, di Piero d’Onofrio e Natascia Palmieri (della durata di 30′), in programma alle 17; a seguire una conversazione tra Riccardo Giagni e Natascia Palmieri sulla tradizione musicale nella filmografia Rom.

Chiude alle 18 il ciclo di film della serata la visione di “Senza pace”, di Fabio Morichini, Matteo Sapio ed Enrico Tacconelli (2012, 90′): è la storia d’amore tra Lorenzo, un cinquantenne fallito, con la passione per la pittura, e Lena, una belga con una relazione sentimentale alle spalle finita male. Sullo sfondo il mondo grottesco della movida “civile” romana. A seguire il regista Fabio Morichini, in una conversazione con gli WoW, gruppo coautore della colonna sonora del lungometraggio, racconta l’esperienza della realizzazione del film: un girato integrale in un capannone industriale nel cuore di Roma. Un enorme green studio nel quartiere del Pigneto. Coordina l’incontro Riccardo Giagni.

Alle 22 appuntamento al Fabrik con gli Wow – duo formato da China Wow alla voce, batteria e tastiere, e Leo Non, alla chitarra e voce – in scena nel concerto Altrove, che unisce il loro suono garage lo-fi con attitudini punk ai video e alle luci del set di Luca Brinchi.

Il palinsesto di venerdì 11 si apre alle 10 con l’ultima seduta del workshop di Stefano Bonagura, Maurizio Argentieri e Sandro Zanon sulle tecniche innovative negli studi di registrazione. Ma è un lungo omaggio all’Armenia, nel centenario del genocidio che ricorre quest’anno, a caratterizzare la terza giornata del festival.

Si comincia alle 15, nell’Aula Magna del Conservatorio, con la proiezione di “Vodka Lemon”, un film del 2003 diretto da Hiner Saleem, seguito alle 17 da Reminiscenze su Sayat Nova, un documentario di Levon Grigorian che propone mezz’ora di immagini inedite, a lungo ritenute perse, del film Il colore del melograno (Sayat Nova, 1968) di Sergej Paradžanov.

Tra le due proiezioni, condotto dallo storico Giampaolo Salice, un incontro con Sonya Orfalian, artista, scrittrice e traduttrice, figlia della diaspora armena, che ha dedicato gran parte del suo impegno e della sua ricerca al patrimonio culturale e alle tradizioni antiche della sua gente.

La tragedia del popolo armeno è centrale anche inLa masseria delle allodole”, il film tratto dall’omonimo libro di Antonia Arslan e diretto dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani nel 2007. Alle 17.30, a precedere la proiezione, una conversazione di Riccardo Giagni con il compositore della colonna sonora del film, Giuliano Taviani (figlio di Vittorio).

Suggello della giornata il concerto in omaggio all’Armenia in programma alle 21.30 all’Auditorium del Conservatorio con due film muti del regista Artavazd Pelesjan, “Noi” (del 1969) e “Le stagioni”, musicati dal vivo da Irma Toudjian al pianoforte, Aram Ipekdjian al duduk (il tradizionale strumento a fiato armeno), Matteo Casula alla chitarra, con le sonorizzazioni elettroniche di Arnaldo Pontis, autore delle musiche insieme a Irma Toudjian e Matteo Casula.

Sabato (12 dicembre) la giornata conclusiva del festival accende i riflettori su uno dei suoi ospiti più attesi: Franco Piersanti. Classe 1950, il compositore romano ha lavorato coi maggiori registi italiani, da Olmi ad Amelio, da Bertolucci a Luchetti, Calopresti, lo stesso Cabiddu, vincendo tre David di Donatello. Il primo appuntamento che lo vede protagonista è la conduzione della master class di musica per cinema, in programma dalle 10 alle 13, nell’Aula Porrino del Conservatorio, con prove aperte al pubblico del concerto che terrà poi in serata.

In parallelo, dalle 10 alle 12 nell’Aula Magna, Marco Marinelli, figlio ed erede del grande rumorista Renato Marinelli, uno dei maghi dei rumori nell’epoca d’oro del cinema italiano conduce una lezione sulla ricostruzione degli ambienti, il montaggio degli effetti sonori e gli effetti “speciali” sonori. A seguire la visione del documentario “Il Colore del Suono”, di Milo Adami (7′) e un approfondimento sul missaggio con Riccardo Giagni, Maurizio Argentieri, Sandro Zanon.

A mezzogiorno, spazio a una tavola rotonda sulle colonne sonore del cinema contemporaneo con la partecipazione di musicisti e compositori di ambiti differenti: Fabrizio Casti, Gianmarco Diana, Luigi Frassetto, Riccardo Giagni, Stefano Guzzetti, Francesco Medda/Arogalla, Franco Piersanti, Arnaldo Pontis e Giuliano Taviani.

Nel pomeriggio si resta nell’Aula Magna del Conservatorio per la volata finale del festival con un ultimo blocco di proiezioni, incontri e musica. Si comincia alle 15 con “Il primo uomo”, il film (del 2011) di Gianni Amelio tratto dal libro omonimo di Albert Camus, con musiche firmate da Franco Piersanti. La visione del lungometraggio precede un incontro in pubblico di Riccardo Giagni con il compositore che con le sue musiche ha contribuito a creare l’immaginario del cinema italiano degli ultimi trent’anni.

Alle 17.30 spazio al regista veneto Claudio Cupellini con il suo film “Una vita tranquilla” (con musica di Theo Teardo) che è valso a Toni Servillo il premio Marc’Aurelio d’argento della giuria al migliore attore alla quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La proiezione è seguita da una conversazione di Cupellini con Riccardo Giagni e Gianfranco Cabiddu sul rapporto tra regista e musicista nel cinema.

Clou della serata, alle 21.30, all’Auditorium del Conservatorio, il concerto di Franco Piersanti con il suo pianoforte alla testa di un ensemble che schiera Lisa Green al violino, Pasquale Laino al sax e clarinetto, Vittorio Naso alle percussioni e il Quartetto d’Archi dell’Orchestra da Camera della Sardegna (Marco Ligas al violino, Dimitri Mattu alla viola, Oscar Piastrelloni al violoncello e Sandro Fontoni al contrabbasso).

Epilogo in chiave di festa, dalle 23.30 al Fabrik, con un “Creuza de mà final party” a base di selezioni di colonne sonore e library anni ’60 e ’70 a cura di Gianmarco Diana, ideatore e conduttore del format CinematiCA – Suoni da e per il cinema.

A far da cornice al festival, nel cortile e nell’ingresso del Conservatorio, una mostra fotografica che raccoglie le immagini dedicate a Sergio Leone e grandi scatti del cinema degli ultimi venti anni, a cura del Centro Cinema Città di Cesena; sono invece di Eugenio Schirru i ritratti fotografici in esposizione dei musicisti e dei registi approdati a Carloforte nelle passate edizioni del festival.

Importante novità di quest’anno sarà l’implementazione nel festival di alcune buone pratiche ambientali, definite in accordo con la Film Commission Sardegna per il progetto heroes 20.20.20. Tra queste, in particolare, la riduzione di quasi il cinquanta per cento del materiale cartaceo informativo, un concorso sulla mobilità sostenibile rivolto al pubblico con in palio 10 carnet di biglietti CTM da 12 corse, isole ecologiche dedicate alla raccolta differenziata in tutte le sedi del festival, e la distribuzione di gadget ecologici a compensazione delle emissioni dell’evento.

Un programma denso di appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito, caratterizza dunque questa nona edizione di Creuza de mà che si presenta ai nastri di partenza grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, del Comune di Cagliari e della Fondazione Banco di Sardegna, con la partecipazione del Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e la collaborazione del festival Pazza idea. Progetto creativo, dell’Orchestra da camera della Sardegna, del Culture festival, del Fabrik, del Centro Cinema Città di Cesena e di CinematiCA – suoni da e per il cinema.

INFO:
www.festivalcarloforte.org

PROGRAMMA

 

  • Mercoledì 9 dicembre

h.10-13 Aula Porrino (Conservatorio di Musica)
Seminario Suono nel cinema

Il suono e la musica nel Cinema
Presentazione del ciclo di seminari e workshop al Creuza de Mà.
a cura di Riccardo Giagni (compositore, musicologo)

Workshop Tecniche del trattamento del suono nel cinema
a cura di Stefano Bonagura (docente, giornalista e critico musicale).
Dal primo studio di registrazione, al project studio, ai grandi studi commerciali, ai nuovi materiali bioedili per il miglioramento del suono.

h.16,00 Aula Magna – Conservatorio di Musica

Heroes 20.20.20: documentari, web-series e cortometraggi sull’ecosostenibilità e le energie alternative in Sardegna
Presentazione del progetto a cura di Nevina Satta (Direttore Sardegna Film Commission)

Proiezione delle web series e dei corti realizzati nell’ambito del Progetto Heroes 20.20.20
Kuiles – il filo di lana di Tomaso Mannoni, 2015/8’
Nuova era di Manuele Trullu, 2015/24’
Il mio cane si chiama vento di Peter Marcias (trailer)

h 17,00 Sezione Green
I progetti sulla Terra Cruda in Sardegna

Proiezione documentario
Ladiri di Andrea Mura, durata 9’
Il documentario racconta, attraverso i volti e le parole degli anziani, la tradizionale tipologia abitativa delle case in terra cruda, diffuse nel sud della Sardegna.

Proiezione di estratti video dell’Archivio Audiovisivo Terra cruda durata 23’
a seguire
Illustrazione del progetto a cura di Andrea Mura, regista, Enrico Pusceddu e Walter Secci dell’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda

a seguire

Associazione Progetto Barega.org: La stampa digitale applicata alla terra cruda

Stefania Casula (Architetto Progetto Barega.org), Mattia Sanna Montanelli (Archeologo Progetto Barega.org)

Ore 18,00
Quanti decenni può attraversare un proiettile? La terra emiliana non dimentica
Dal libro L’eco di uno sparo, Massimo Zamboni in conversazione con Stefano Bonagura
Una riflessione di un pezzo di storia italiana che sembra, alle nostre spalle, lontana nel tempo, e invece nelle parole dell’autore è sempre presente. “L’eco di uno sparo non si quieta mai”.

LIBRO DI RIFERIMENTO: Massimo Zamboni, L’Eco di uno sparo, (Einaudi 2015)

Evento in collaborazione con Pazza Idea.Progetto Creativo organizzato da Luna Scarlatta

a seguire

Proiezione del film-documentario
Il nemico – Un breviario partigiano – 2015/ 80’
di Federico Spinetti, con Massimo Zamboni, Angela Baraldi, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli. Musiche di Massimo Zamboni
Una reunion e una storia privata che è anche storia collettiva della Resistenza

Ore 22 – Fabrik – Via G. Mameli 216
Reading/Concerto “Eco di uno Sparo”
Massimo Zamboni, chitarre, Cristiano Roversi, basso, Emanuele Reverberi. violino e saz
Coerente e affascinante intreccio di parole scritte, recitate imperniate delle note dell’autore romagnolo.

  • Giovedì 10 dicembre

h.10-13 Aula Porrino (Conservatorio di Musica)
Seminario Suono nel cinema

Workshop
Le tecniche innovative negli Studi di Registrazione”
a cura di Stefano Bonagura (docente, giornalista e critico musicale).
I prodotti innovativi per la massima qualità acustica negli studi di registrazione, negli studi fonici e nelle sale d’incisione.
e con Maurizio Argentieri (sound designer) e Sandro Zanon (Fonico Pd)
·         Exscursus su macchine e tecniche di ripresa suono
·         Tecniche e microfoni per la ripresa del suono e della musica
·         intercomunicazione con i laboratori
·         ricostruzione degli ambienti dalla PD
·         montaggio effetti sonori ambiente PD
·         ricostruzione effetti “speciali”
·         Tecniche di montaggio del suono, musica, effetti
·         Utilizzo dei doppi
·         Sincronizzazione e adattamento parlato, rumori PD, ambienti

a seguire

Proiezione Cortometraggi

Funk Haus Recording Studio Berlin 2012/ 4’
Tonne Takt – F.S.Blumm 2014/4’
Regia di Monica Dovarch
Nel primo corto la regista segue l’artista Antony Hequet mentre presenta gli studi di registrazione della sede della Rundfunk der DDR, la radio pubblica della Repubblica Democratica Tedesca. Nel secondo la regista compone una sua versione del brano Tonne Takt con un montaggio inedito, ispirata dalla genialità del grande musicista Frank Schültge/ F.S Blumm.

h. 11 Aula Magna – Conservatorio di Musica
Workshop
Buone pratiche di sostenibilità ambientale nell’ambito di eventi e manifestazioni
a cura di Carlo Milia, Ottavia Pietropoli e Giovanna Cocco
(Ecoistituto del Mediterraneo)
Il successo di un evento pubblico è determinato anche dall’equilibrio di componenti fondamentali quali gli aspetti economici, sociali e soprattutto ambientali. Un workshop attivo all’interno del festival, per passare direttamente dal dire al fare.

h.16,00 Aula Magna – Conservatorio di Musica

Heroes 20.20.20: documentari, web-series e cortometraggi sull’ecosostenibilità e le energie alternative in Sardegna
Presentazione del progetto a cura di Nevina Satta (Direttore Sardegna Film Commission)

Proiezione delle web series e dei corti realizzati nell’ambito del Progetto Heroes 20.20.20
“Piccoli grandi eroi” di Giorgia Soi, 2015/7’
“Domus” di Salvo Nicotra, 2015/18’
“Ogni cosa al suo posto” di Paolo Zucca 2015/3’

h 16.30 Proiezione del Documentario
Il mio nome è rom (tre storie di donne) 2015/50’
per la regia di Piero d’Onofrio e Natascia Palmieri

a seguire
La tradizione musicale nella filmografia Rom
Riccardo Giagni in conversazione con Natascia Palmieri
Musica tradizionale e popolare nel cinema. Racconto di popoli e culture

h 18, 00 Proiezione del Film
Senza Pace” 2012/90’
per la regia di Fabio Morichini, musiche aavv e WoW

a seguire: Senza Pace: quando il cinema è in green studio
Fabio Morichini in conversazione con gli WoW coordina Riccardo Giagni
Dal racconto del regista l’esperienza di un girato integrale in un capannone industriale nel cuore di Roma. Un enorme green studio al Pigneto.

Ore 22 – Fabrik – Via G. Mameli 216
Concerto – Musica per cinema

Wow in concerto con ALTROVE progetto nato dall’incontro con Luca Brinchi (ex collettivo Santasangre)
China Wow – voce, batteria, tastiere
Leo Non – chitarra voce
Luca Brinchi – video, luci
WoW, gruppo garage lo-fi con attitudini punk, nato dall’incontro di China e Leo qui nel progetto Altrove con Luca Brinchi per la visual art.

  • Venerdì 11 dicembre

h.10-13 Aula Magna – Conservatorio di Musica
Seminario Suono nel cinema

Workshop Le tecniche innovative negli Studi di Registrazione
a cura di Stefano Bonagura (docente, giornalista e critico musicale).
Gli altri spazi per il suono: sale da concerto, sale cinematografiche, teatri, spazi polifunzionali. Correzione acustica e progettazione sonora degli edifici per l’ascolto del suono.
e con Maurizio Argentieri (sound designer) e Sandro Zanon (Fonico Pd)
·         Preparazione delle diverse fonti sonore
·         Importazione/esportazione scena e suono
·         Gestione laboratori suono, colore, scena, effetti sonori
·         Posizionamento e Design del suono e della musica in stereo, 5.1, 5.7, Athomos
·         Mixaggio
·         Copia campione

h.15,00 Aula Magna – Conservatorio di Musica
Omaggio all’Armenia nel centenario del genocidio

Proiezione del film
Vodka Lemon – 2002/88’
per la regia di Hiner Saleem, Musica: Michel Korb, Roustam Sadoyan

a seguire
Voci dal silenzio. A cent’anni dal genocidio
Sonya Orfalian, scrittrice e figlia della diaspora armena, incontra il pubblico
in conversazione con Giampaolo Salice, storico

h 17,00
Proiezione del Documentario
Reminiscenze su Sayat Nova 2006/30’
per la regia di Levon Grigorian
Questo documentario propone mezz’ora di immagini inedite, ritrovate in archivio e ritenute perse per molti anni, del film Il colore del melograno (Sayat Nova, 1968) del regista armeno Sergej Paradžanov. Vospominanya o Sayat Nova è il titolo inizialmente previsto per il film e che Paradžanov avrebbe voluto dargli.

h 17,30
Il rapporto tra musica tradizionale e creazione artistica originale nel film La masseria delle allodole.
Riccardo Giagni in conversazione con il musicista compositore Giuliano Taviani

a seguire

Proiezione del Film
La masseria delle allodole 2007/122’
per la regia di Paolo e Vittorio Taviani. Musica di Giuliano Taviani.

h. 21,30 Auditorium Conservatorio di Musica
Concerto – Musica per cinema
Sezione Silent Movies: Film muti con accompagnamento musicale dal vivo
Concerto in omaggio dell’Armenia
In occasione delle commemorazioni per il centenario del genocidio armeno, un lavoro musicale dedicato ai film del regista armeno Artavazd Pelesjan. Le musiche scritte da Arnaldo Pontis, Irma Toudjian e Matteo Casula sono eseguite dal vivo durante le proiezioni dei film muti Noi (Russia 1969) e Le Stagioni (Russia 1972).

Irma Toudjian, pianoforte
Aram Ipekdjian, duduk
Arnaldo Pontis, sonorizzazioni elettroniche
Matteo Casula, chitarra

  • Sabato 12 dicembre

Ore 10 – 13 Aula Porrino (Conservatorio di Musica)
Master Class Musica per cinema

Prove di concerto aperte al pubblico
Franco Piersanti prova Musica per immagini in movimento
– l’idea di partenza
– il tono e il colore
– l’orchestrazione

ore 10-12 Aula Magna – Conservatorio di Musica
Marco Marinelli (rumorista)
·         ricostruzione degli ambienti
·         montaggio effetti sonori
·         gli effetti “speciali” sonori

Proiezione del Documentario
Il Colore del Suono
per la regia di Milo Adami durata 7’

a seguire

Miscelare, equalizzare, ottimizzare: Il Missaggio

ne parlano Riccardo Giagni, Maurizio Argentieri, Sandro Zanon

Ore 12 Tavola rotonda
Le colonne sonore del cinema contemporaneo
con Fabrizio Casti, Gianmarco Diana, Luigi Frassetto, Riccardo Giagni, Stefano Guzzetti, Francesco Medda/Arogalla, Franco Piersanti, Arnaldo Pontis, Giuliano Taviani

h.15,00 Aula Magna – Conservatorio di Musica

Proiezione del film
Il primo uomo (Le premier homme) 2011/98’
per la regia di di Gianni Amelio. Musica Franco Piersanti

a seguire

Franco Piersanti: come nasce la musica nel cinema

Riccardo Giagni in conversazione con il compositore Franco Piersanti
Racconta come nasce la musica nel cinema.
Il compositore romano, tre David di Donatello e un Nastro d’Argento, si racconta

h 17,30 Proiezione del Film
Una vita tranquilla 2010/105’
per la regia di Claudio Cupellini. Musica Theo Teardo

a seguire

Regista e Musicista nel cinema: un rapporto “particolare”
Riccardo Giagni e Gianfranco Cabiddu in conversazione con il regista Claudio Cupellini

h. 21,30 Auditorium Conservatorio di Musica
Concerto – Musica per Cinema

Franco Piersanti in concerto: Musica per immagini in movimento

Franco Piersanti – Pianoforte
Lisa Green – Violino
Pasquale Laino – Sax Clarinetto
Vittorino Naso – Percussioni

e il Quartetto d’ARCHI dell’ORCHESTRA DA CAMERA DELLA SARDEGNA
Marco Ligas – violino
Dimitri Mattu – viola
Oscar Piastrelloni – violoncello
Sandro Fontoni – contrabbasso

ore 23,30 Fabrik – Via G. Mameli 216
Suoni da e per il Cinema

CREUZA DE MA’ FINAL PARTY
CinematiCA DJ SET – Selezioni di colonne sonore e library anni ’60 e ’70
a cura di Gianmarco Diana

Le mostre fotografiche
Una grande mostra fotografica che raccoglie le immagini dedicate al cinema di Sergio Leone e i grandi scatti del cinema degli ultimi venti anni, a cura del Centro Cinema Città di Cesena; i ritratti dei musicisti e dei registi durante le edizioni precedenti del Festival a Carloforte, a cura di Eugenio Schirru.

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