Concerti a Valvasone 2019, al via la quarantaseiesima edizione – La stagione concertistica di quest’anno è incentrata sullo storico organo di Valvasone, strumento costruito dal celebre costruttore Vincenzo Colombi nel 1533, unica e preziosissima testimonianza d’arte organaria veneziana rinascimentale sopravvissuta nel territorio nazionale. L’organo è arricchito da uno stupendo apparato decorativo, cui ha contribuito Giovanni Antonio da Pordenone ed altri artisti, è stato restaurato 20 anni fa con interventi scientifici e filologici curati dalla Soprintendenza regionale.
In 46 anni di attività l’apposita “Associazione per i concerti di musica antica” ha proposto concerti con programmi non casuali o antologici, ma seguendo una tematica musicologica che tenga conto della specifica competenza degli interpreti e, per quanto possibile, delle peculiarità sonore degli strumenti a disposizione.
Illustriamo qui di seguito il programma dell’iniziativa culturale cui l’Associazione dei concerti di Valvasone, da ben 46 anni, promuove valorizzando nel contempo il prezioso organo cinquecentesco del Duomo, la letteratura organistica specifica e, quest’anno, il rapporto tra musica e arte figurativa attorno al pittore Giovanni Antonio Pordenone e i suoi discepoli.
Evidenziamo, in particolare, il primo concerto, del tutto eccezionale, eseguito con la “viola organista”, uno strumento ideato da Leonardo da Vinci (1452-1519), di cui si celebrano i 500 anni dalla sua morte.
Infatti, nel primo concerto (domenica 28 aprile ore 17), dedicato a Leonardo, il polacco Sławomir Zubrzycki suonerà sull’unico strumento in Europa ricostruito da egli stesso sulla base di disegni leonardeschi. Il suono che produce tale strumento, con una dinamica pari a quella degli archi, imita un ensemble di viole da gamba o di violini, talvolta accompagnati dal basso continuo.
Domenica 5 maggio, sempre alle 17, viene proposto un secondo concerto di elevato livello culturale dal titolo Musica al tempo del Pordenone e dei suoi discepoli. In programma, infatti, musiche del Cinque-Seicento di compositori che hanno operato direttamente o per brevi periodi nelle cantorie delle nostre chiese o comunità. Ricordiamo Alessandro da Aurava, in seguito denominato Orologio per le sue capacità di manutenzione degli orologi da torre di Udine e appartenente alla Compagnia di suonatori di strumenti a fiato della stessa città; l’udinese Girolamo Dalla Casa, probabilmente attivo come cornettista nella Compagnia di Alessandro Orologio, dal 1554 in Baviera ed in seguito a Venezia dove ebbe l’incarico nel 1568 di formare il primo nucleo di strumentisti della Basilica di S. Marco, noto anche per il suo trattato del 1584 su “Il vero modo di diminuir, con tutte le sorti di stromenti…” in cui applica la particolare ornamentazione a passi tratti da madrigali di diversi autori (in programma quelli di Crequillon e di Willaert); seguono brani del prete musico di Valvasone Lazzaro Valvasensi, del frate lodigiano Giulio Mussi, “homo di molto valore non solo nella musica sua professione, ma molto virtuoso in sonare ogni sorta de istrumento”, attivo a Pordenone nel convento di S. Francesco e, nel 1619, nominato maestro di Cappella della Comunità e, due anni dopo, organista a Tolmezzo dove morì nel 1665 lasciando diverse composizioni. Di seguito sono in programma musiche del senese Orindio Bartolini (1590 c. – 1640) chiamato a sostituire Giulio Cesare Martinengo alla direzione della Cappella del duomo di Udine per ben 26 anni. Anche il parmense Giorgio Mainerio sembra uscito dalla scuola del Martinengo fermandosi a Udine per 10 anni a partire dal 1560, ma a causa di sospette pratiche occulte venne inquisito, superò il giudizio stabilendosi nella più tranquilla Aquileia. Qui divenne maestro di Cappella. Mainerio scrisse opere di carattere sacro, ma pubblicò anche una raccolta di canti e balli profani popolari (Il primo libro de’ balli, Venezia 1578) tra cui possiamo ascoltare la famosa Putta Nera Ballo furlano. Giovanni Martino Cesare (1590 c. -1667) fu per molti anni, con il fratello Giovanni Francesco, trombonista della Comunità udinese: nel 1605 partì per lidi stranieri, mentre Giovanni Francesco terminò la sua carriera dopo 50 anni di servizio a Udine.
Questo breve saggio di composizioni di musicisti attivi in Friuli, con uno sguardo alla produzione veneziana, è offerto domenica 5 maggio alle 17 dal noto ensemble strumentale I Cavalieri del Cornetto con la collaborazione del baritono Mauro Borgioni. Il programma sarà accompagnato dalla proiezione, in grande formato, di immagini dedicate alla pittura di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, precisamente, è diviso in tre sezioni: immagini di pittori in cui il Pordenone affondò le proprie radici (Bellunello, Gian Francesco da Tolmezzo, Pietro da Vicenza), dipinti del maestro nella sua maturità, ed infine, dei suoi allievi. Immagini dapprima criticamente illustrate dalla storica dell’arte Elisabetta Francescutti, funzionario presso la Soprintendenza di Udine e curatrice di numerosi e importanti restauri in Friuli.
Il poliedrico carnet di concerti continua con una tematica già intrapresa negli scorsi anni, cioè il bivalente dibattito tra “il divino”, il sacro, e “il proibito”, il profano in luoghi sacri. È una tematica questa svolta suddivisa in tre concerti domenicali (ore17): quello del 12 maggio con l’ensemble “La divina Armonia” diretta dall’organista Lorenzo Ghielmi, del 19 con Luca Scandali all’organo e Mauro Occhionero alle percussioni (“Canzoni, balli e battaglie”) e del 26 con l’organista Simon Reichert sul tema“Danze popolari e stilizzate tedesche”.
L’elevato livello culturale delle proposte e la durata delle stagioni, 46 anni, la numerosa partecipazione di pubblico nelle scorse edizioni, nonché le numerose registrazioni discografiche, certificano l’importanza e l’impatto culturale a livello interregionale dell’iniziativa.
Programma:
Omaggio a Leonardo da Vinci
Domenica 28 aprile 2019
La viola organista di Leonardo da Vinci
Sławomir Zubrzycki, viola organista
Musica e immagine
Domenica 5 maggio 2019
Musica al tempo del Pordenone e dei suoi discepoli
I Cavalieri del cornetto, voce e strumenti
Elisabetta Francescutti, critico d’arte
Il divino
Domenica 12 maggio 2019
Mottetti, Inni sacri e brani d’organo liturgici
La Divina Armonia, organo e voci
Lorenzo Ghielmi, organo e direzione
Il proibito
Domenica 19 maggio 2019
Canzoni, balli e battaglie
Luca Scandali, organo
Occhio Nero, percussioni
Domenica 26 maggio 2019
Danze aperte o stilizzate tedesche
Simon Reichert, organo