Come nel film Benvenuti al Nord, consegnava la posta in bicicletta dopo aver bevuto un bicchierino di troppo

Come nel film Benvenuti al Nord, consegnava la posta in bicicletta dopo aver bevuto un bicchierino di troppo – Movida di Testaccio – Rapinano cellulare ad un 19enne. Due magrebini arrestati dai carabinieri.

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Aventino, impegnati nel fine settimana in una serie di servizi in abiti civili e in uniforme finalizzati al contrasto dei reati e del degrado nel quartiere Testaccio, punto di riferimento per migliaia di persone che nei week end animano la movida della zona, hanno arrestato un cittadino tunisino di 25 anni e un marocchino di 19 anni, entrambi pregiudicati, con le accuse di rapina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I due magrebini, in via Monte Testaccio, con la complicità di altri connazionali, hanno accerchiato e strattonato violentemente un 19enne originario della provincia di Salerno per derubarlo del telefono cellulare. La fuga col bottino, però, è stata interrotta dai Carabinieri della Stazione Roma Aventino che, notata la scena da lontano, si sono gettati al loro inseguimento. Non contenti della loro precedente “bravata”, i due stranieri hanno opposto una strenua resistenza all’arresto. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima mentre gli arrestati sono stati associati al carcere di Regina Coeli, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Danneggia i locali della metro, arrestato 

 

Roma – Dopo aver trascorso complessivamente un ventennio in stato di detenzione per reati contro la persona e innumerevoli reati contro il patrimonio, un cittadino italiano di 47 anni si è lasciato andare all’ennesimo atto di insensata prepotenza. Nei locali della fermata della metropolitana di Santa Maria del Soccorso, dopo aver fruito del servizio pubblico e per motivazioni futili (“ero semplicemente nervoso” ha dichiarato dopo essere stato fermato), ha danneggiato due cassette antincendio prendendole a calci e pugni, attirando l’attenzione di due guardie giurate che lo hanno condotto fuori dalla struttura. Non contento di quanto già fatto, il pregiudicato ha sferrato altri colpi ad un ciclomotore parcheggiato nei pressi della fermata della metro, arrestando la sua furia solo a seguito dell’intervento dei militari dell’Arma. Arrestato, dovrà rispondere di danneggiamento aggravato.

 

Termini – Botte da orbi tra due cittadini turchi ed un romeno

 

Roma – Nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Scalo Termini, impiegati con i militari dell’8° Reggimento “Lazio” nel servizio di stazione mobile in piazza dei Cinquecento, hanno arrestato tre cittadini stranieri, due turchi di 26 e 31 anni ed un 41enne romeno, tutti nella Capitale senza fissa dimora, con le accuse di rissa, lesioni personali, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I tre, per futili motivi, avevano acceso un’animata discussione in via Giolitti: dalle parole sono passati ai fatti, iniziando a picchiarsi vicendevolmente. All’arrivo dei militari, i cittadini stranieri, oltre ad aver opposto una viva resistenza all’arresto, hanno inveito con frasi oltraggiose nei loro confronti. Ad avere la peggio è stato il 26enne romeno che nella rissa ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni dai sanitari del Policlinico “Umberto I”. Agli altri due sono state medicate solo delle lievi contusioni. I tre litiganti sono stati trattenuti in caserma su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Roma – Lotta alla criminalità. 43 persone arrestate dai carabinieri nelle ultime 24 ore

 

E’ di 43 persone arrestate il bilancio dell’attività svolta nelle ultime 24 ore dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma. Si tratta di arresti eseguiti quasi tutti in flagranza di reato, nel corso dei servizi di controllo mirati al contrasto della microcriminalità nella Capitale e in provincia. Furti di ogni genere, borseggi, rapine, spaccio di stupefacenti sono i reati principali per i quali i Carabinieri sono intervenuti. Particolarmente intensa l’attività dei Comandi Stazione in tutto il territorio di Roma e provincia che con 30 arresti dei 43 totali sottolineano ancora una volta l’importanza della loro capillarità sul territorio. L’80% degli arrestati è di nazionalità straniera. Molti gli arresti per spaccio eseguiti dai militari: sono 13 i pusher bloccati a spacciare droga di ogni genere, soprattutto fuori dalle discoteche o dai locali pubblici. Sequestrate migliaia di dosi di droga pronte ad essere immesse nel mercato, molti i giovani segnalati come assuntori di droghe alle Autorità.

 

Come nel film Benvenuti al Nord, consegnava la posta in bicicletta dopo aver bevuto un “bicchierino” di troppo. Postino denunciato dai carabinieri

 

Roma – Credevano di essere improvvisamente piombati in una scena del celebre film “Benvenuti al Nord” i Carabinieri della Stazione di Ostia, dopo averlo fermato, evidentemente alticcio, alla guida della sua bicicletta di servizio. Increduli, i militari hanno dovuto constatare che non si trattava di una fiction. I fatti risalgono a ieri: i Carabinieri hanno visto arrivare da lontano un postino romano di 45 anni, in sella alla bicicletta di servizio, che stava recapitando la corrispondenza con una “strana” allegria. Il motivo di tanto brio lo ha evidenziato l’alcol test: al postino è stato riscontrato un tasso alcolemico di 2,07 gr/lt, di molto superiore a quello consentito dalla legge (0,5 gr/lt). I Carabinieri non hanno potuto fare altro che denunciare il portalettere per guida in stato di ebrezza e riconsegnare la posta e la bicicletta al direttore dell’agenzia competente.

 

 

Guidonia Montecelio – Maltrattava la madre per estorcerle denaro: 47enne arrestato.

 

I Carabinieri della Tenenza di Guidonia, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto L.L., 47enne del posto, per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione continuata ai danni della propria madre. L’uomo era stato già arrestato in passato per gli stessi reati e, una volta tornato a casa dopo il carcere, sembrava essere cambiato. Poi la dipendenza dalla cocaina è tornata all’attacco e il bisogno della dose quotidiana gli ha fatto perdere nuovamente il lume della ragione, ricominciando a chiedere con insistenza crescente sempre più soldi alla madre, ormai quasi ottantenne. Le ha consumato i risparmi di una vita e, quando il denaro gli veniva negato, perdeva la testa fino ad arrivare al punto di chiudere la povera donna a chiave in una stanza della casa in cui vivevano assieme. La donna terrorizzata ha deciso di andarsene dalla sua casa ed ha denunciato il figlio. I Carabinieri hanno ricostruito questa brutta storia di violenza intrafamiliare fatta, negli ultimi due anni, di violenze fisiche e psicologiche senza tregua. I militari della Tenenza di Guidonia sono così riusciti a dimostrare la pericolosità di quel figlio che ormai aveva perso ogni pudore per le sue azioni, soprattutto per colpa della droga. I Carabinieri, alla luce dei molti episodi di  maltrattamento e delle estorsioni documentate, hanno ottenuto la misura della custodia cautelare in carcere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, che ha concordato pienamente le risultanze investigative evidenziate dai militari. Per L.L. si sono così aperte le porte del carcere di Rebibbia, mentre la madre è potuta tornare nella sua casa.

 

San Cesareo: Quattro romeni sorpresi all’interno di una villa.

 

Tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di San Cesareo che hanno arrestato quattro romeni di età compresa tra i 25 ed i 34 anni, già noti alle Forze dell’Ordine, introdottisi furtivamente in una villa, non lontana dal casello autostradale dell’A 1. I fatti si sono  svolti nella tarda serata di ieri alla periferia di San Cesareo,quando una pattuglia in abiti civili impegnata in un servizio preventivo per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione,  ha notato un fuoristrada con targa spagnola fermo a fari spenti nei pressi dell’immobile situato in zona isolata lungo la via maremmana. Nascosti, i Carabinieri hanno notato e bloccato due uomini che, vistisi scoperti, avevano tentato la fuga. Da un rapido sopralluogo i militari hanno accertato la presenza di altri complici all’interno della villa. Dopo aver fatto affluire sul posto altri Carabinieri, l’immobile è stato circondato e fatta irruzione i militari hanno arrestato anche gli altri due. I quattro si trovano ora a Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Fonte Nuova – Rapinarono una banca nel giorno della festa del papà.

 

Monterotondo (Rm) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto tre pregiudicati, due romani di 27 anni e 58 anni residenti nel quartiere Tiburtino III, e un cittadino algerino di 37 anni, domiciliato in un campo nomadi della Capitale, ritenuti responsabili della rapina messa a segno lo scorso 19 marzo nella Banca Credito Cooperativo di Fonte Nuova. I malviventi erano entrati nella filiale armati di taglierino riuscendo a trafugare un bottino di 16 mila euro, fuggendo a bordo di un motociclo. Le indagini scattate subito dopo i fatti, avvalorate dalle attività di repertamento delle tracce lasciate dai banditi, dalla visione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza della banca, nonche dall’analisi del modus operandi dei malviventi, hanno consentito ai Carabinieri di rintracciare, poco dopo, la moto utilizzata per la fuga, risultata rubata, e di riconoscere uno dei due italiani autori della rapina. I successivi accertamenti tecnici, eseguiti sulle impronte digitali lasciate sulla scena del crimine e sul motociclo, hanno permesso di risalire all’identità dell’algerino. Dall’attenta analisi dei filmati ripresi dalle telecamere di altri esercizi commerciali della zona i Carabinieri hanno potuto individuare anche un’autovettura, dalla quale i due rapinatori, poco prima del colpo, sono scesi dai posti dei passeggeri. L’auto, che non era oggetto di furto, è risultata essere intestata al 58enne romano, gravato da numerosi precedenti penali. L’insieme degli elementi raccolti ha fatto scattare le perquisizioni: dell’autovettura del 58enne, i militari hanno rinvenuto due banconote di piccolo taglio i cui numeri seriali coincidevano con quelle sottratte all’istituto di credito. Sempre nell’auto, è stato trovato un paio di occhiali da sole, utilizzati dal più giovane dei rapinatori per nascondere il viso durante la rapina. A casa di quest’ultimo, poi, sono stati recuperati gli abiti che aveva indossato per mettere a segno il colpo. Scovato anche il cittadino algerino, i Carabinieri hanno accompagnato tutti in caserma: vistisi ormai scoperti e incalzati dalle domande degli investigatori, i tre hanno confessato le loro responsabilità. La banda è stata associata al carcere di Regina Coeli, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso, ricettazione e violazione della legge sulle armi.

 

Carabinieri denunciano 2 giovanissime mamme per accattonaggio con i figli neonati. Rischiano fino a 3 anni di reclusione.

 

Roma – Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione Roma Aventino con la collaborazione dei Carabinieri dell’8° Reggimento Lazio, nell’ambito di un servizio mirato a contrastare varie forme di illegalità e di degrado, hanno denunciato due giovani mamme, di 25 e 30 anni, di origine serba la prima, romena la seconda, per aver impiegato i rispettivi figli neonati per l’accattonaggio. I militari le hanno sorprese a Testaccio, a poca distanza da alcuni esercizi commerciali, mentre con i figli di pochi mesi, stretti addosso e avvolti in un foulard, chiedevano l’elemosina ai passanti, cercando di impietosirli mostrando le piccole creature. Dopo essere state identificate le donne sono state condotte in caserma e successivamente con i piccoli accompagnate al pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo, dove i neonati sono stati sottoposti a visita pediatrica per constatare lo stato di salute, risultato buono. Le due mamme ora rischiano la reclusione fino a tre anni. Nel corso dell’attività altri 8 stranieri di varie nazionalità, fermati sempre a Testaccio, sono stati denunciati a piede libero per l’inosservanza delle norme sull’immigrazione.

 

Via Nazionale – Benito, 80enne professore del borseggio, colpisce ancora. “pizzicato” da 2 carabinieri liberi dal servizio, mentre tenta borseggio sull’autobus.

 

Roma – Due Carabinieri della Stazione di Roma Trastevere, liberi dal servizio, a bordo di un autobus dell’Atac hanno arrestato per tentato furto aggravato, il professore del borseggio, Benito, 82enne, arrestato decine e decine di volte per “borseggio”. L’uomo è stato sorpreso a bordo dell’autobus, linea 40, Atac, in via Nazionale dai militari in borghese, liberi dal servizio, mentre stava tentando di asportare effetti personali dal borsello di un romano. Il borseggiatore pensionato, già sottoposto all’obbligo di firma, dopo l’arresto è stato accompagnato in caserma e trattenuto in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

 

Oltre un chilo di hashish nascosto tra arance e verdura. Negozio ortofrutticolo “stupefacente” scoperto dai carabinieri ad Ostia. Cinque in manette, tra loro due donne. Sequestrati anche 400 grammi di cocaina e una pistola con matricola abrasa.

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Villa Bonelli hanno arrestato 5 persone, tre di nazionalità cilena di età compresa tra i 24 ed i 25 anni, e due romani di 21 e 25 anni, con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi con matricola abrasa in concorso. I militari, che per lungo tempo hanno seguito gli spostamenti di alcuni noti assuntori di sostanze stupefacenti, hanno individuato quale loro assidua meta un negozio di ortofrutta, ubicato in via Desiderato Pietri, ad Ostia, gestito da cittadini cileni. Atteso il momento giusto, i Carabinieri hanno fatto scattare il blitz nell’esercizio commerciale scoprendo che i gestori cileni, due uomini e una donna, con la complicità di una ragazza di 21 anni e di un 25enne, entrambi romani, avevano stoccato nel negozio 1 Kg e 200 grammi di hashish, accuratamente riposti in doppifondi creati ad hoc in alcune cassette di frutta e verdura. Le verifiche si sono spostate anche nelle abitazioni dei cinque arrestati, dove i militari hanno sequestrato circa 400 grammi di cocaina, già suddivisi in singole dosi, una pistola cal. 7,65 con matricola abrasa e caricatore inserito con 8 proiettili, 8.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’illecita attività della banda, e tutto il materiale per il peso ed il confezionamento delle dosi di droga. La pistola è stata inviata ai laboratori balistici del R.I.S. di Roma, dove verrà sottoposta ai dovuti accertamenti tecnici per verificare se possa essere stata utilizzata in passati fatti di cronaca, mentre i pusher sono stati associati tra Regina Coeli e Rebibbia femminile, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

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