Cerimonia in onore del Vice Brigadiere Sandro Sciotti caduto nell’adempimento del dovere

Lunedì 13 giugno, alle ore 9,30, in occasione del 9° anniversario della morte del Vice Brigadiere, Medaglia d’Oro al Valor Militare, Sandro Sciotti, caduto nell’adempimento del  dovere, sarà deposta una corona d’alloro alla stele commemorativa, in piazza Palmiro Togliatti a Santa Maria delle Mole.

 

Il Vice Brigadiere Sandro Sciotti nato a Cesena il 28 maggio del 1962, era nell’Arma dei Carabinieri da 23 anni.

 

Il 13 giugno del 2002, alle ore 16.15 circa, in Marino (RM), località Santa Maria delle Mole, tre individui, di cui due armati di pistola, perpetrarono una rapina di 500 Euro alla sede della Banca Popolare del Lazio, ubicata nella piazza Palmiro Togliatti.

 

Contestualmente all’evento criminoso, giunsero sul posto, a bordo di un’autovettura di servizio, per effettuare degli accertamenti bancari delegati dall’Autorità Giudiziaria, il Vice Brigadiere Sandro Sciotti ed un altro collega, effettivi alla Stazione Carabinieri di zona, i quali, accortisi di quanto stava avvenendo, prontamente decidevano di intervenire.

 

In quei frangenti, mentre il collega si preoccupava di allertare, via radio, la Centrale Operativa del Comando Compagnia, il  Vice Brigadiere Sciotti, bloccava il terzo malvivente che attendeva i due complici all’esterno dell’istituto.

 

L’uscita improvvisa dalla sede della banca degli altri due malfattori, entrambi armati, generò un conflitto a fuoco nel corso del quale il Brigadiere rimase ferito mortalmente. Per quanto sopra il militare è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

 

Vice Brigadiere Sandro Sciotti, Medaglia d’oro al valor militare.

Avvedutosi di una rapina in corso presso Istituto di Credito, con esemplare ardimento e consapevole sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare uno dei malfattori, appostato all’esterno della banca, bloccandolo a terra. Fatto segno da colpi d’arma da fuoco esplosi dai due complici, benche colpito in più parti del corpo, con eccezionale coraggio e non comune determinazione, replicava con l’arma in dotazione accasciandosi, poi, esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio”.

 

Santa Maria delle Mole (Roma), 13 giugno 2002

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