Buio, il primo EP di Nicomi

Fuori dal 3 febbraio “Buio“, il primo EP di Nicomi anticipato dal singolo “Ad un passo da te“. Il disco contiene tutti i brani pubblicati fin ora più tre inediti.

Nicomi – Buio

Buio” parla di Nicomi. Un disco che dopo un anno di lavoro vede finalmente la luce e dentro ritroviamo pezzi del cantautore. La sua vita, la sua filosofia. Cinque brani emozionanti che si muovono tra indie pop ed elettronica. Accattivante ed emozionante. La penna di Nicomi si abbraccia a un sound irresistibile.

Troviamo brani frizzanti dal retrogusto estivo come “Quanto costa” e “Ti porterò con me“, per passare a pezzi invece più intimi e delicati come “Buio” e “Ad un passo da te“. Non mancano ballad soft pop come “L’ultima volta”.

“Buio” è un disco completo che ci permette di conoscere un po’ meglio Nicomi e il suo stile.

Biografia

Nicomi è Francesco Strisciuglio, giovane poeta musicale. Un cantautore di Bari classe ’01.

Si innamora della musica in tutte le sue sfaccettature fin da piccolo. La musica lo accompagnerà nei momenti più bui. Nel 2018 inizia il suo percorso di studi musicali, anche se in modo saltuario.

Tre anni dopo, con il sostegno morale della sua famiglia, entra a far parte dell’ “Accademia Artisti” di Roma, iniziando un nuovo percorso professionale che lo aiuterà molto a credere ed a sperimentare nuove cose. Il suo approccio con la musica diventa più concreto quando inizia a scrivere canzoni per una esigenza personale.

NICOMI è un ragazzo romantico, innamorato del concetto amore, argomento che troveremo spesso nei suoi brani con quel velo poetico ma allo stesso tempo diretto. Nelle sue canzoni vuole raccontarci la sua vita, come se fossero fotogrammi racchiusi in una canzone.

Nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con “Vaniglia Dischi”. Nel 2022 pubblica i suoi primi due singoli “L’ultima volta” e “Quanto costa”. A febbraio 2023 esce il suo primo EP “Buio”, anticipato dal singolo “Ad un passo da te.”

Instagram
Spotify

Articolo precedenteEcco, faccio una cosa nuova, la mostra di Bénédicte Peyrat alla Ribot gallery di Milano
Articolo successivoTerna: aperte le iscrizioni al Premio Driving Energy 2023 – fotografia contemporanea