Biennale Gherdëina, curata da Lucia Pietroiusti e Filipa Ramos annuncia gli artisti e le artiste, le collaborazioni e i primi dettagli dell’edizione 2022

L’ottava Biennale Gherdëina, situata nel cuore del Patrimonio Mondiale Unesco delle Dolomiti, è curata da Lucia Pietroiusti e Filipa Ramos. Oggi vengono annunciate le artiste e gli artisti coinvolti con alcuni dettagli del programma e un Save the Date per il weekend di apertura a maggio 2022.

L’ottava edizione della biennale avrà luogo dal 20 maggio al 25 settembre 2022, a Ortisei/Urtijëi/St. Ulrich e nel paesaggio circostante della Val Gardena/Gherdëina/Gröden, in Alto Adige. 

Giovedì 19 maggio si terrà un tour per la stampa, invitata a partecipare agli eventi, agli spettacoli e alle visite guidate della settimana di apertura dal 20 al 22 maggio 2022. 

Dedicata in gran parte alla commissione e all’esposizione di nuove opere d’arte, Biennale Gherdëina presenterà una serie di nuove installazioni, sculture, brani sonori, performance, opere tessili ed esperienze partecipative accanto a opere esistenti e storiche, in dialogo con il paesaggio unico della Val Gardena e delle Dolomiti.

La Biennale collabora anche con Museion – Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, attraverso la presentazione di una mostra di opere della collezione del museo che riecheggiano i temi e le linee di ricerca del festival.

Parallelamente, Sarah Solderer e Mara Vöcking cureranno una mostra al Centro Culturale di Tublà da Nives a Selva di Val Gardena, che guarda all’intreccio tra ecologia, turismo e occupazione del paesaggio, mappando la pratica di un’intera generazione di giovani artisti/e della regione.  

Persones Persons si muoverà lungo due linee. La prima prende in considerazione le forme di personalità, giuridiche e non, della natura e del paesaggio, chiedendosi in che modo le espressioni artistiche possano contribuire al riconoscimento dei diritti della Terra e alla riduzione delle barriere. L’altra si occupa delle memorie antiche e future dei percorsi delle persone, degli animali, delle piante e dei materiali attraverso sistemi di migrazione, spostamento stagionale e transumanza nella regione e nei suoi paesaggi. A come si formano e si costituiscono reciprocamente in un processo continuo di influenza e sintonia.” Lucia Pietroiusti e Filipa Ramos 

Le artiste e gli artisti coinvolti sono:

Etel Adnan

Chiara Camoni

Alex Cecchetti

Gabriele Chaile

Revital Cohen e Tuur van Balen

Jimmie Durham

Simone Fattal

Barbara Gamper

Kyriaki Goni

Libri Ignota

Collettivo cinematografico Karrabing

Britta Marakatt-Labba

Lina Lapelytė

Eduardo Navarro

Angelo Plessas

Tabita Rezaire

Sergio Rojas

Giles Round

Thaddäus Salcher

Martina Steckholzer

Himali Singh Soin e David Soin Tappeser

Ana Vaz e Nuno da Luz

Bruno Walpoth

Zadie Xa e Benito Mayor Vallejo 

La direttrice della Biennale Gherdëina Doris Ghetta ha commentato“Fin dalla sua prima edizione, Biennale Gherdëina è stata caratterizzata dallo scambio e dalle relazioni tra persone, storie, leggende, lingue e tradizioni, perché crediamo fortemente che condividere idee, visioni e sentimenti diversi sia un elemento chiave per il benessere sociale e lo sviluppo della comunità. Qui in Val Gardena, nel paesaggio unico delle Dolomiti, la natura e la cultura locale incontrano la comunità artistica internazionale e insieme immaginano un modo più sostenibile e trasparente di vivere e fare arte.”

APPENDICE

Informazioni sulle curatrici 

Lucia Pietroiusti è una curatrice che lavora attraverso le discipline all’intersezione tra arte e ecologia, soprattutto al di fuori del formato espositivo. Pietroiusti è stata la fondatrice del progetto General Ecology alla Serpentine di Londra, che attualmente sta sviluppando in una propria organizzazione. Alla Serpentine Pietroiusti è stata curatrice di General Ecology e ora è consulente strategica per l’ecologia, e co-cura il programma a lungo termine Back to Earth. Pietroiusti è la curatrice dell’opera vincitrice del Leone d’oro Sun & Sea (Marina) di Rugilė Barzdžiukaitė, Vaiva Grainytė e Lina Lapelytė, il padiglione lituano alla 58a Biennale di Venezia e il suo tour internazionale pluriennale. È la curatrice di POWER NIGHT: Being Mothers all’E-Werk Luckenwalde (2021-2022) e la co-curatrice, con Filipa Ramos, del progetto di ricerca a lungo termine e della serie di festival the Shape of a Circle in the Mind of a Fish (2018-in corso). Le sue pubblicazioni includono More-than-Human (con Andrés Jaque e Marina Otero Verzier, 2020) e Microhabitable (con Fernando García-Dory, 2021). 

Filipa Ramos, nata a Lisbona, è scrittrice e curatrice. La sua ricerca si concentra su come la cultura guarda all’ecologia e su come l’arte contemporanea promuove le relazioni natura-cultura tra gli uomini e gli altri animali. Ramos è curatrice di Art Basel Film e curatrice fondatrice del cinema d’artista online Vdrome. Tiene numerose conferenze nel campo dell’arte contemporanea e dell’ecologia. È docente al Master dell’Istituto delle Arti della Fachhochschule Nordwestschweiz di Basilea, dove conduce i seminari Arte e Natura. I progetti in corso e futuri includono il festival di arti, scienze umane e scienza The Shape of a Circle in the Mind of a Fish (con Lucia Pietroiusti dal 2018). Nel 2021, ha co-curato “Bodies of Water”, la 13a Biennale di Shanghai (con Andrés Jaque, Lucia Pietroiusti, Marina Otero Verzier e Mi You), e ha co-curato la mostra collettiva “Feet of Clay” alla City Gallery di Porto (con Chus Martinez). In precedenza, ha curato il grande progetto espositivo “Animalesque” presso Bildmuseet Umeå, Svezia (estate 2019) e BALTIC Gateshead (inverno 2020). Ramos è stata caporedattrice di art-agenda (2013-20), Associate Editor di Manifesta Journal (2009-11) e ha contribuito per Documenta 13 (2012) e 14 (2017). Il suo prossimo libro, The Artist as Ecologist, sarà pubblicato da Lund Humphries nel 2023.

Informazioni sulla Biennale Gherdëina

Zënza Sëida VFG è un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata nella diffusione della cultura contemporanea e volta a valorizzare, promulgare e produrre arte contemporanea come strumento fondamentale di crescita e sviluppo in Alto Adige. Una delle sue attività principali è la Biennale Gherdëina. 

Fondata da Doris Ghetta nel 2008 e situata nella cornice unica del Patrimonio Mondiale Unesco delle Dolomiti, la Biennale Gherdëina commissiona e produce opere d’arte contemporanea, esposte a Ortisei e nel territorio circostante. La Biennale Gherdëina favorisce il dialogo tra l’innovazione e la rinomata tradizione della scultura in legno della valle, che ha rappresentato il punto di partenza della manifestazione. Edizione dopo edizione, il dialogo con altre tradizioni artistiche e geografiche si è ampliato e oggi Biennale Gherdëina è un’importante istituzione radicata in Alto Adige, che ospita artisti, pensatori e pubblico locali, nazionali e internazionali che si confrontano con le affascinanti tradizioni della Val Gardena. 

La Biennale Gherdëina ha avuto la possibilità di lavorare con curatori come Adam Budak (trilogia), Luca Beatrice, Günther Oberhollenzer, e ha prodotto o esposto opere di artisti tra cui: Alicja Kwade, Marzia Migliora, Anna Hulačová, Claudia Comte, Sonia Leimer, Nicola Samorì, Franz Kapfer, Christian Kosmas Mayer, Stefan Papčo, Mathilde Rosier, Egill Sæbjörnsson, Jiří Příhoda, Alessandro de Francesco, Velasco Vitali, Bruno Walpoth, Marinella Senatore, Paloma Varga Weisz, Kris Lemsalu e Nicholas Party.

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