Aspiranti Bonny e Clyde rapinano una pensionata

Aspiranti Bonny e Clyde rapinano un’anziana pensionata arrestata dai carabinieri giovanissima coppia italiana

 

Trevignano Romano (Rm) – Una collanina, per una semplice collanina d’oro non hanno esitato ad aggredire un’inerme pensionata settantenne, strappandogliela dal collo e procurandole lesioni, fortunatamente di lieve entità, di certo non pari al considerevole spavento patito, che conseguenze ben più gravi avrebbe potuto causarle. I protagonisti del deplorevole gesto, una coppia di giovani ragazzi: lei, L.E., 19enne di Sutri, lui, romano, addirittura minorenne, ma prossimo alla maggiore età; i quali, forse ispirandosi alla coppia di fuorilegge Bonnie e Clyde che imperversò sulle routes americane nei primi del ‘900, dopo aver avvicinato D.T., 77enne pensionata trevignanese con la scusa di chiederle l’ora, le hanno intimato di consegnare loro la catenina indossata, non esitando, senza neanche darle il tempo di capire cosa stesse accadendo, ad  estorcerla con violenza per poi darsi alla fuga. Avvisati i Carabinieri, ne è scaturita un’immediata attività di ricerca, conclusasi favorevolmente, poco dopo, con la cattura dei due rapinatori e con il recupero di quella collanina: piccolo monile dal modico valore venale, permeato nondimeno di intenso tenore affettivo, dei tanti ricordi di una vita vissuta, restituiti al legittimo detentore. Le anguste carceri capitoline hanno, invece, “accolto” i giovani “praticanti” criminali, ivi associati con l’accisa di concorso in rapina.

 

Apre la porta a tre ladri che lo aggrediscono e derubano. I carabinieri intervenuti arrestano i malviventi.

 

Roma – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato 3 cittadini georgiani, di 26, 27 e 28 anni, tutti senza fissa dimora e già conosciuti alle forze dell’ordine per aver messo a segno un furto, trasformatosi in rapina, in un appartamento di via delle Rondini. Il proprietario, un cittadino nigeriano di 28 anni, si trovava in casa, quando ha udito dei rumori di chiavi provenire dalla porta d’ingresso e, convinto che fosse la moglie, ha aperto. Di fronte però si è trovato i tre malviventi che per nulla impauriti lo hanno aggredito più volte con il cacciavite che stavano utilizzando per aprire la porta. I malviventi così sono riusciti ad entrare e riuscire a portare via un PC. A quel punto, la vittima ha immediatamente allertato il 112. I Carabinieri, immediatamente giunti sul posto e dopo brevi ricerche in zona, hanno rintracciato i tre malviventi in fuga che sono stati associati presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli. Recuperato anche il PC che è stato restituito al proprietario che a causa delle ferite riportate è stato medicato presso il pronto soccorso del policlinico Casilino e se la caverà in 7 giorni.

 

Sorpresi dai carabinieri a smontare parti meccaniche da un ciclomotore. In manette 4 nomadi.

 

Roma – Questa notte i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato 4 giovanissimi nomadi, di cui uno solo di 19 anni, tutti gli altri minorenni di 14, domiciliati al campo nomadi di via Cesare Lombroso. Il gruppo è stato sorpreso dai militari mentre stavano smontando delle parti meccaniche di un ciclomotore che avevano rubato poco prima. Solo il maggiorenne è stato trattenuto in caserma mentre, uno è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di Roma Virginia Agnelli, gli altri due affidati in custodia ai propri genitori, in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.

 

Usura e droga – Operazione dei carabinieri tra Roma e Rieti. 5 arresti e 11 perquisizioni. Applicato un tasso usurario dell’824%

 

Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Roma Cassia e della Compagnia di Poggio Mirteto (RI) stanno notificando un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 5 persone, responsabili, a vario titolo, di usura, estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi, componenti di un sodalizio criminale operante tra la periferia nord di Roma e la bassa Sabina. Undici le perquisizioni, tuttora in corso, nei confronti degli arrestati e di altri indagati, tra le province di Roma e Rieti. L’attività investigativa, iniziata verso la fine del 2010, è stata coordinata dalla Dott.ssa Rita Ceraso della Procura della Repubblica di Roma e ha consentito di fare luce su un giro di droga e usura con tassi astronomici che hanno raggiunto l’824% annuo. Un commerciante usurato era stato obbligato a detenere della droga e a rivenderla per rifondere il debito contratto. La vittima in preda alla disperazione per le continue vessazioni, violenze fisiche, minacce, indirizzate anche verso i propri figli di tenera età, ha avuto il coraggio di denunciare tutto ai Carabinieri. Alcuni componenti della banda erano incaricati di detenere, vendere la droga, altri di reinvestire i proventi in prestiti a tasso usurario nei confronti di piccoli artigiani o commercianti, i cui successivi utili venivano a loro volta impiegati per l’acquisto di altra droga o per rilevare attività commerciali.

 

 

 

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