Ameria Festival

Ameria Festival. Il Festival di quest’anno si aprirà il 22 settembre con un Rigoletto d’eccellenza. Sul palco, nei panni del gobbo più famoso della lirica, Luca Grassi, baritono pluripremiato e dal fulgido curriculum internazionale. Nella sua ventennale carriera ha calcato con straordinario successo di critica e di pubblico molti dei più importanti palcoscenici dei teatri lirici europei e americani (senza contare  le sue fortunate tournées in Giappone e in Cina). È oggi al culmine della maturità artistica e della notorietà internazionale. Recentissima la sua esibizione da protagonista, nel maggio scorso, ad Essen (Aalto Theater), proprio nelRigoletto, lo stesso ruolo in cui  si esibirà al Teatro Sociale di Amelia. Ben noti agli appassionati anche i nomi dei coprotagonisti Patrizia Cigna (Gilda) e Angelo Fiore (Duca di Mantova).
 
Fra i grandi nomi di questa edizione: Peppe Servillo, che offrirà (20 ottobre) una personalissima rilettura dell’Hystoire du Soldat in napoletano;  Enrico Lo Verso, che metterà in scena (21 ottobre) un particolare adattamento teatrale del pirandelliano Uno, nessuno, centomila. Altri titoli di prosa in programma sono: Cose popolari, pièce tragicomica di grande successo di Nicola Pistoia e Francesco Stella (23 settembre), che la interpretano con uno stuolo di giovani attori; Taxi a due piazze, celeberrima esilarante commedia di Ray Cooney (14 ottobre), per la regia di Matteo Vacca. Una serata è dedicata ai grandi monologhi di Shakespeare nell’interpretazione di Franco Castellano. Il cabaret veste quest’anno i panni eleganti, quanto  divertenti, di  Dosto & Yevsky (30 settembre): un duo comico-musicale di grande successo, che rivisita e dissacra famosi temi classici, nel piacevole crescendo d’uno humor  raffinato e irresistibile.
 
Ma l’offerta musicale, oltre al Rigoletto, presenta altre chicche: un’avvincente serata Classic Prog (29 settembre) con un repertorio tra musica colta e musica popolare dal ‘700 ad oggi, e uno splendido Concerto per pianoforte e orchestra   (6 ottobre), che farà rivivere con uno dei più autorevoli e applauditi pianisti del nostro tempo, Giovanni Bellucci, accompagnato dall’Orchestra di Europa Musica, due grandi ed amati capolavori: il Concerto n. 5 “Imperatore” di   Beethoven e la  Sinfonia n. 40 K. 550 di Mozart.
 
Tra i protagonisti assoluti della rassegna c’è anche l’incomparabile Antonello Salis  (13 ottobre) in una serata jazz che, giocando sul magico suono della fisarmonica e  del pianoforte, regalerà preziosi squarci ritmico-melodici dal blues al melodramma, dalle colonne sonore disneyane alla musica del grande cinema.
 
Un evento di assoluto rilievo è la celebrazione (12 ottobre) del 45° anniversario della nascita di Claudio Monteverdi, affidata agli esperti strumentisti dell’ Ensemble Roma Sinfonietta, diretti da Fabio Maestri, che non solo riproporranno  la sempre verde Tancredi e Clorinda del grande cremonese, ma presenteranno in prima esecuzione assoluta un “madrigale drammatico” di Claudio Ambrosini, illustre autore contemporaneo, su testo di Torquato Tasso.
 
La musica contemporanea è peraltro rappresentata anche da due dei nomi più emblematici ed interessanti della ricerca musicale degli ultimi decenni: Salvatore Sciarrino e Denis Schuler, in un concerto di musiche per flauto (27 ottobre), interpretato da Elisabeth De Merode: concerto, che prevede incursioni anche nel repertorio flautistico classico, ma soprattutto la contemporanea proiezione delle  splendide, intriganti immagini delle sequoie di  Redwoods di Anne Rochat,  per la regia video di Letizia Renzini.
 
Due i grandi appuntamenti musicali di chiusura: il primo all’insegna del grande repertorio classico con l’Ensemble Berlin, formato dai solisti dei Berliner Philharmoniker  (28 ottobre, ad Amelia per il secondo anno consecutivo),  con il Concerto italiano di Bach e celebri brani di  Mozart; l’altro, che chiude propriamente la rassegna (29 ottobre), con la Banda Sinfonica dell’Umbria, diretta da Paolo Venturi.
 
Tornano, come da tradizione, gli appuntamenti  infrasettimanali con la cultura, che offrono, nei più belle sale dei palazzi storici amerini, ghiotte comunicazioni di accademici e studiosi  sui legami tra la Roma dei Papi e l’Amelia dei cardinali e diplomatici del ‘4/500, con le committenze ai grandi artisti dell’epoca, da Piermatteo ad Agostino di Duccio, da Tintoretto al Mascherino. O sull’evoluzione della lingua italiana o sulle mura poligonali in Italia.  Ed altro ancora.  

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