Alla Von Buren Contemporary Eternally Pre-Raphaelite

Eternally Pre-Raphaelite

mostra collettiva natalizia ispirata ai Preraffaelliti

 con le opere di

Pietro Bandini     Mattia Barbalaco   Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto  

Lorenzo Bruschini   Lucianella Cafagna   Paolo Cancelliere   Alessio Deli    

Mihail Dinisiuc  Anju Garattoni     Vittorio Iavazzo   Donatella Izzo  

Gabriele Luciani     Charlie Masson     Claire Piredda   Guido Ricciardelli    

Giulio Rigoni     Simona Rinciari     Agostino Rocco  Vera Rossi   Tina Sgrò  

Beppe Stasi   Marco Stefanucci   Hannah Ungaro-Pope

Vernissage

domenica 4 dicembre 2022

dalle 17:00 alle 21:30

la mostra resterà aperta fino al 31 gennaio 2023

Testo di presentazione: Laura Falqui

Curatrice e organizzazione: Michele von Büren

Von Buren Contemporary è felice di presentare ETERNALLY PRE-RAPHAELITE, una mostra collettiva, concepita per il periodo delle festività natalizie, che prende ispirazione dai Preraffaelliti -il popolare movimento artistico nato in Inghilterra nell’ottocento.

Con la partecipazione di 24 artisti e opere che vanno dalla pittura, alla scultura, alla fotografia, al disegno, ai gioielli ed ai tessuti, Eternally Pre-Raphaelite intende mostrare il fascino duraturo di questo gruppo radicale e i modi in cui il suo stile continua ad influenzare gli artisti di oggi, sia consciamente che inconsciamente.

Alcuni degli artisti inclusi sono già ben noti al pubblico della galleria: Lucianella Cafagna, attualmente in mostra, con una personale, anche al museo Palazzo Merulana di Roma; Lorenzo Bruschini, i cui dipinti, altamente fantasiosi, combinano riferimenti onirici e mitici con una tavolozza elegante e minimalista; e lo scultore Alessio Deli, le cui opere si trovano in numerose collezioni pubbliche.

Per questa occasione, Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto, le cui fotografie sono state esposte in musei, fondazioni e gallerie di tutto il mondo, tornano nella galleria in cui sono stati “scoperti” e presentano due fotografie squisitamente Preraffaellite.

Alcuni degli artisti, tra cui i pittori ad olio Mattia Barbalaco, Mihail Dinisiuc, Gabriele Luciani e Guido Ricciardelli, l’acquarellista Beppe Stasi e la scultrice di terracotta Claire Piredda, concentrano la loro ricerca sulla forma umana nuda, riportando alla mente il mondo incantato di Edward Burne-Jones; mentre le mistiche fotografie in bianco e nero di Pietro Bandini e le figure eteree di Marco Stefanucci evocano lo sguardo “fuori fuoco” della fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron.

La fotografa Vera Rossi si ispira ai disegni floreali di William Morris per una serie di nature morte, e l’artista milanese Donatella Izzo lascia un emozionante ritratto in bianco e nero di un volto di donna che allude all’enigma rappresentato dalle muse preraffaellite – figure femminili di grande importanza avvolte da un alone onirico che poco lascia trapelare su se stesse.

I dipinti sognanti e fiabeschi di Giulio Rigoni e Paolo Cancelliere riecheggiano il fascino dei preraffaelliti per il Medioevo, e anche il loro tentativo di collegare i mezzi della pittura e dell’illustrazione. Tema ripreso anche da Hannah Ungaro-Papa che però parte da un attento studio di alcuni scritti del famoso critico d’arte John Ruskin. Charlie Masson e Agostino Rocco prendono invece come punto di partenza specifiche opere preraffaellite che rivisitano con uno sguardo contemporaneo.

Il giovane scultore napoletano Vittorio Iavazzo ha creato appositamente per questa mostra una serie di nuove e romantiche sculture figurative con il suo mezzo distintivo di cartapesta, mentre la pittrice Tina Sgrò si concentra sugli interni vittoriani e sugli ambienti domestici.

In linea con l’ampia natura del movimento, che si espanse dall’originale Brotherhood fondata da Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt per abbracciare il movimento Arts and Crafts guidato da Morris e Burne-Jones, Eternally Pre-Raphaelite include un arazzo e un abito dipinto a mano, realizzati dal giovane stilista Anju Garattoni e creazioni di petali di rosa della gioielliera Simona Rinciari, che ha sviluppato una tecnica innovativa segreta che consente la conservazione di elementi naturali.

Il testo di presentazione della mostra è di Laura Falqui, saggista, drammaturga e specialista di arti visive e uno dei massimi esperti in Italia del preraffaellismo inglese.

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