Alessia D’Amato ci presenta Imparerai a Volare

Imparerai a Volare è un libro coinvolgente che affronta temi universali e tocca le corde emotive dei lettori di tutte le età. Con una prosa avvincente, l’autore cattura l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine, offrendo parole toccanti e ispiratrici

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Ora che mi sono conosciuta anche io, rispondere a questa domanda sarà senz’altro più facile. Sono 170 di determinazione, testardaggine e sensibilità.

Amante dello sport da bambina ed insegnante di flexibility. Ovviamente lo sport, da buona costante nella mia vita, non poteva che diventare anche il mio lavoro. Ho sempre avuto tanti hobby, e tra i tanti la scrittura è sempre stato tra quelli. Tenuta ahimè nascosta, fino allo scorso anno.

Proprio perché avevo timore di osservare tutti i lati di me stessa, ho tenuto segrete alcune cose. Alle volte ero stesso io a nascondermi da me. Ad oggi sono una donna serena, che cerca sempre di migliorarsi e che finalmente riesce ad abbracciare ogni sfaccettatura di sé.

Ha appena pubblicato la sua silloge Imparerai a volare edito da Extroverso. Ce ne vuole parlare?
Volentieri! Imparerai a volare è un po’ il mio primo figlio. Un lavoro in cui ho messo tutta me stessa. Un libro che ha aiutato me stessa in primis. A migliorarmi, a guarire da tutti i miei dolori e a farmi guardare con occhi diversi tutto ciò che ho sempre tenuto chiuso a chiave dentro di me. Un bel viaggio tra delusioni, amori e anche episodi personali diversamente facili.

Che difficoltà ha incontrato nella stesura di questo scritto?
Sinceramente nessuna. Come ho già detto anche in altre interviste, per me è stato liberatorio scrivere. Non scrivevo pensando che sarei arrivata a pubblicare un libro. Scrivevo per aiutare me stessa. Dopo aver migliorato ogni parte di me, ho capito che quel dolore quelle emozioni non dovevano restare e non potevano restare solo mie. Avrei potuto aiutare tante altre persone grazie al mio dolore, al mio vissuto e così ho deciso di valutare l’idea di pubblicare un libro.

Quanto è importante trovare un rifugio?
Se il rifugio risulterà essere curativo, tanto. Se limitante, poco. Direi, ad oggi, che rifugiarsi in sè o in qualsiasi cosa per conoscersi, migliorarsi e affrontare tutto ciò che molto spesso
non vogliamo vedere sia fondamentale. Se invece si pensa di rifugiarsi o di trovare un rifugio per continuare a non affrontare ciò che invece è necessario affrontare, assolutamente inutile.

Prossimi impegni o scritti?
Per i prossimi impegni per quanto riguarda date di incontri o promozioni, ancora non so. Ci stiamo lavorando. Così come sto lavorando ad un altro meraviglioso progetto. Non spoilero nulla ma entro il prossimo anno ci saranno belle novità.

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