“Aiutiamoli a casa loro comprando le loro lauree” de Il Re Tarantola ha anche il video

Dal 18 maggio in streaming e radio. Ai cori Spasio Derozer.

“Vorrei avere 2 cellulari per farmi uno squillo quando ne perdo uno”.

Il Piccio Records in collaborazione con La Stalla Domestica presenta il videoclip di Aiutiamoli a casa loro comprando le loro lauree singolo che segna il ritorno del geniale, sarcastico e irriverente cantautorato punk de Il Re Tarantola. Il brano vede ai cori la collaborazione con Spasio Derozer, batterista dei leggendari Derozer e inizialmente doveva chiamarsi “Trota”.

Il videoclip “È fatto con foto scattate da gente a caso, solo per  fare vedere che i nostri concerti possono essere abbastanza divertenti, che ogni tanto suoniamo davanti ad un po’ di gente e che c’è Spasio Derozer. La sincerità paga”.

Così invece Il Re Tarantola sul brano: “Tipo quando sei in vacanza sbronzo e pensi che alla fine della vacanza non vuoi tornare al lavoro, allora fantastichi sulle nuove carriere che potresti intraprendere. Poi capisci che sono tutte ipotesi assurde. Poi anche capisci che sulle ipotesi assurde, alcuni partiti politici ci fanno dei cavalli di battaglia e i figli dei rappresentanti di quei partiti politici ci si comprano delle lauree. Il pezzo dice anche che la gente si lamenta sempre della propria vita, passa giornate intere a cercare strade differenti (come appunto nuovi lavori assurdi da poter intraprendere), ma se arriva un cambiamento, dice che gli ha rovinato la vita”.

Riguardo la collaborazione con Spasio Derozer: “Questo brano segna il primo featuring della mia vita. In passato ero abbastanza contrario alle collaborazioni,  ma le canzoni che farò uscire prossimamente, che faranno parte del nuovo disco, ne sono piene. Forse, dopo 3 album e un EP, ho pensato che inserire qualcosa di nuovo poteva essere bello. È stato tutto bellissimo perché non lo conoscevo neanche, anzi, non l’ho mai visto di persona, ma un giorno gli ho scritto e lui mi ha risposto subito. Quando ero giovane Spasio era il mio idolo,  avrò visto i Derozer 35 volte in 3 o 4 anni  e nei primi 2000, quando andava di moda il punk californiano alla Blink 182,  con dei batteristi che riempivano le canzoni di mega assoli e rullate,  lui era l’unico batterista che andava dritto come un treno senza farne su tante,  a disposizione della canzone,  senza voler per forza essere appariscente e stravolgere il pezzo. Infatti era il migliore”.
 
CREDITS
Suonata, cantata, registrata e mixata da Manuel Bonzi, durante il primo lockdown 2020, nel suo “La stalla domestica studio mobile”, che non è altro che un computer, con una scheda audio e delle casse, nel suo monolocale di 30 mq, con quei pedalini della zoom per chitarra e basso che simulano gli effetti e gli amplificatori, collegati direttamente al computer e una batteria elettrica (di quelle che si suonano non quelle che si programmano al computer). Tutto suonato direttamente in cuffia, per non disturbare i vicini.
Cantata a casa dei suoi, dove poteva alzare la voce.
Cori di Spasio Derozer, che ha registrato nello studio di Spazza Derozer.
Il videoclip è stato interamente realizzato da Manuel Bonzi (Il Re Tarantola)
 
CHI È IL RE TARANTOLA
Sono Manuel Bonzi, artisticamente mi faccio chiamare Il Re Tarantola, nome d’arte che non mi piace molto e che non ha neanche una storia interessante,  cioè, ha una storia, ma non è interessante. Sono di Bienno, paese che molti cittadini direbbero “di montagna”,  della Valcamonica, tra Brescia e Ponte di Legno. La Valcamonica è un posto molto bello, piace a molti, ma a me non piace, perché odio la montagna, le ciaspolate e tutte quelle cose lì, a me piace il mare, ma penso di abitare nel paese più lontano dal mare di tutta Italia, trovandosi più o meno al centro del nord, dove lo stivale si allarga  e le spiagge più vicine sono a 300 km  e sono tipo quelle di Caorle,  o di Sottomarina,  o quei posti lì, insomma, più o meno le spiagge più brutte d’Italia. Ho sempre avuto un’attitudine Lo-fi, non inteso come musica registrata male, ma un po’ “Nouvelle vague”, proprio come nella definizione che c’è su Wikipedia.
 
Il Re Tarantola è un cantautore/punk/alternativo di Bienno (BS), che caratterizza i suoi lavori da testi ironici, brillanti e “dal raro dono dell’istintivo, istintivamente fresco, autentico, appiccicoso – in senso buono – Pop” (cit. Rockit).
Perennemente in tour, conta circa 300 concerti alle spalle, alcuni dei quali dividendo il palco con: Caparezza, The Zen circus, Tre allegri ragazzi morti, Alberto Ferrari (Verdena), Planet funk, Sananda Maitreya, Marta sui Tubi (a Berlino), Ezra Furman, I Cani, Dimartino, Diodato, Simone Cristicchi, Giancane, I Camillas, Aucan, The Cyborgs e molti altri tra i migliori gruppi alternativi italiani.
Dopo gli autoprodotti “Il nostro amore sa di tabacco” (2011), “Il nostro tabacco sa di amore” (2014), l’EP “L’artista irrimediabilmente nella merda” (2016), prodotto da Pietro Paletti, e “Scopri come ha fatto Il Re Tarantola a fare 50.000 euro in una settimana” (2018), il 21 dicembre 2021 ha pubblicato in anteprima su Rockol il singolo “Sono un vecchio”, primo di una serie di nuovi brani che vedranno la luce nel 2022 e 2023.

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