Ad ArteGenova i massimi esponenti delle correnti del ‘900

Fino a domenica 10 aprile (chiusura alle ore 20) ArteGenova propone in Fiera più di 500 artisti di grande livello portati da un centinaio di galleristi italiani, sloveni e svizzeri. I nomi sono tra i più celebri: Warhol, Christo, De Pisis, Duchamp, Ligabue, Baj, Hartung, Rosai, Sironi, Burri, Morandi, Boetti, Schifano, Campigli, Guttuso, Jenkins. Tra i pezzi forti che il pubblico troverà spiccano Fountaine, rarissima opera di Marcel Duchamp ritenuta l’origine del Dadaismo; diverse tele di Fontana tra cui una precedente ai celebri tagli seriali e due nudi; piatti anni ’60 di Emilio Scanavino in ceramica di Albisola e l’unica croce realizzata sempre dal maestro dell’Informale; un Cretto di Burri di 13 anni precedente all’opera monumentale Cretto di Gibellina; i décollages di Mimmo Rotella; autoritratti di Ligabue, nudi di De Chirico del Ventennio, un ritratto che il futurista Giacomo Balla fece alla figlia, un raro collage in rilievo su sughero di Giuseppe Capogrossi (1970). Nell’ambito della Pop Art proposta da sei galleristi, compaiono il raro ciclo completo Jacky 1-2-3 di Andy Warhol datato 1965 (serigrafia su carta in 200 esemplari) che torna in pubblico dopo l’ultima uscita nel 2015 al Moma; e un Baloon Dog di Jeff Koons in ceramica blu, per la cui realizzazione serve il lavoro di 30 persone per due mesi.

Al gotha dell’arte internazionale si uniscono nella sezione Contemporary Art Talent Show le proposte di 54 espositori dedicate ai lavori di autori emergenti dal costo inferiore ai 5.000 euro. Alla migliore delle 45 opere selezionate in questa categoriadomenica alle 12 verrà attribuito il premio di mille euro predisposto da Banca Mediolanum, sponsor di ArteGenova, mentre alle ore 16 ci sarà il talk con l’artista genovese Enrico Masala e il critico d’arte e docente universitario siciliano Giorgio Gregorio Grasso, curatore del padiglione Armenia alla Biennale di Venezia del 2017: Analisi storica ed estetica dell’arte contemporanea della Biennale di Venezia. Analisi del mercato e dei supporti delle vendite come fiere, gallerie e mercati dell’arte. Il ruolo delle donne nel mercato dell’arte contemporanea e la crisi del mercato. 

La mostra mercato organizzata da Nord Est Fair, società padovana leader nelle fiere d’arte e d’antiquariato, è un’enorme galleria d’arte fatta di quadri, sculture, installazioni, fotografie e tavole di fumetti d’autore, ma anche performance, conferenze e incontri. L’ingesso in Fiera è di 10 euro (interi) e 6 per i ridotti, con acquisto anche online. Per i visitatori l’accesso al Padiglione Jean Nouvel è dal lato mare. Si arriva a piedi o in auto da piazzale Kennedy con ampio parcheggio gratuito sotto la tensostruttura. Informazioni e biglietti su www.artegenova.com . 

Ad ArteGenova i quadri di Marisa Laurito, Ludmilla Radchenko

e della figlia di Sergio Leone

Ad ArteGenova ci sono anche il mondo dello spettacolo al femminile, la voglia di tornare a vivere dopo il Covid e l’attualità della guerra, nella presentazione di artiste proposta da una galleria gestita da madre e figlia. Si parte da Francesca Leone, figlia del regista Sergio Leone – vive tra Roma e Miami – di cui è esposta la pittura materica “Corpo e Terra”; si prosegue con l’eclettica Marisa Laurito e le sue ali gigantesche dal diverso cromatismo; e si arriva al coloratissimo “Il tavolo del potere” popolato da supereroi nella visione fantastica della modella e attrice siberiana Ludmilla Radchenko. C’è musica nei lavori dell’artista francese Sylvie C. che usa una particolare tecnica per dare tridimensionalità ai suoi ritratti dei Beatles, di Jimy Hendrix e di Amy Winehouse. Ma la scelta dell’arte al femminile fatta dalle titolari Mimma Massone e Giovanna Massone, racconta anche le privazioni da Covid attraverso i baci di Spiderman dell’artista milanese Chiara Del Vecchio che tra New York, Miami e Johannesburg realizza le sue grandi sfumature (cavalli, auto da corsa, donne); le vellutate e sgargianti lettere d’amore scritte dalla ligure Emilia Masati riportano alla pandemia, mentre alla drammatica realtà della guerra si rifà il planisfero che la milanese Laura Bissoli realizza con i dollari stropicciati, aggiungendo nella versione del marzo 2022 due banconote imbrattate di rosso sangue.  

Se a livello internazionale i “mostri sacri” sono sostanzialmente maschi, ArteGenova rivela anche molte artiste, presenti soprattutto nella sezione dedicata all’arte accessibile con prezzi inferiore ai 5.000 euro. Domenica alle ore 12 la migliore delle 45 opere selezionate in questa categoria otterrà il premio di mille euro di Banca Mediolanum, sponsor della rassegna. 

Breznev col rossetto e i colori dell’Ucraina

Tra le innumerevoli curiosità presenti in Fiera c’è anche un ritratto di Leonid Breznev col rossetto mentre parla davanti a due microfoni. L’immagine dissacrante è un’emulsione fotografica realizzata nel 1970 da Mario Schifano e rientra nell’abitudine dell’artista di fotografare ogni cosa. Il leader sovietico appare nello schermo di uno dei dieci televisori che Schifano teneva accesi in casa; e come sfondo ha i colori giallo e blu che oggi associamo istintivamente alla bandiera dell’Ucraina.

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