Abraxa decide di Reinventare attraverso il teatro con Eugenio Barba

La compagnia Abraxa Teatro, con la direzione artistica di Emilio Genazzini, presenta “Reinventare”, un progetto per promuovere teatro e arti performative che possano dare il senso di una città policentrica e inclusiva, portando attività artistiche in grado di creare interazioni, influenze reciproche e conoscenze dei territori. Dalla Biblioteca dei Colli Portuensi alla Biblioteca Galline Bianche, dal Museo Crocetti alla Biblioteca Cornelia fino al Teatro Nino Manfredi ad Ostia, e alla Centrale Preneste, dal 24 ottobre al 16 novembre 2023 saranno trentuno gli eventi proposti per Reinventare con nove gruppi teatrali italiani e la speciale presenza di Eugenio Barba e Julia Varley.
 Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2023 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.
Undici spettacoli teatrali, tredici laboratori teatrali, quattro letture, due conferenze e una performance collettiva per riflettere e dibattere attraverso il teatro di inclusione sociale e riequilibrio territoriale. Abraxa Teatro ideando un programma di attività culturali e performative diversificate, ha naturalmente coinvolto uno degli ultimi grandi maestri viventi del teatro, Eugenio Barba. Il regista dell’Odin Teatret, oltre ad aver innovato il teatro del Novecento, ha anche dato vita a tante attività che avevano lo scopo di portare di far dialogare diverse culture, sono famose per esempio le azioni performative nel Sud America. Sono state a tutti gli effetti delle azioni rivolte alle inclusioni sociali, a riequilibri territoriali che attualmente hanno una nuova veste nell’ambito della Fondazione Barba Varley. Questa fondazione – che porta appunto anche il nome anche di Julia Varley, attrice storica dell’Odin Teatret – ha degli obiettivi di tutela dei teatri senza nome molto precisi. “Oggi non esiste il teatro, esistono i teatri: dissimili per tecniche, finalità e spettatori. Si presentano come una massa indistinta che sembra andare alla deriva – un immenso iceberg. La parte superiore dell’iceberg dei teatri è conosciuto e i suoi teatranti, sulla vetta, sono visibili e presenti nei giornali, sui social, nelle televisioni e nei libri di
storia. La parte sommersa dell’iceberg – la parte più cospicua della sua realtà materiale – è costituita da teatri di senza nome. Rappresentano la maggioranza degli spettacoli che avvengono sul pianeta. Sono precari rifugi di speranza e tentativi di bellezza, provvisori covi di ostinazione, rifiuto e rabbia: germi di mutamento” [Eugenio Barba]
“Molte donne anonime lavorano con il teatro in situazioni di emarginazione sociale, facendo diventare il teatro, politica con altri mezzi. La relazione con gli spettatori riempie di senso quello che facciamo. È una speranza senza illusioni, ma ci dà la forza di andare avanti in mezzo a un esercito di senza nome”. [Julia Varley]
La presenza dell’Odin Teatret insieme a quella di Abraxa Teatro, la partecipazione performativa e laboratoriale di nove compagnie di artisti differenti, la collaborazione di tre biblioteche con letture interattive e momenti laboratoriali, di un museo contenente opere di alta qualità artistica e di due teatri molto apprezzati nei loro territori, riteniamo che costituiscano una spina dorsale veramente efficace per la realizzazione degli obiettivi
indicati dallo Spettacolo dal vivo fuori dal centro.
In programma letture a cura di Francesca Tranfo
da Tahar Ben Jelloun (24 ottobre, ore 17.00 Biblioteca Colli Portuensi),
da Alfieri a Campanile, da Thich Nhat Hanh a Gianni Rodari (25 ottobre, ore 17.00 Biblioteca Galline Bianche),
da Maria Rita Ferrelli (9 novembre, ore 17.00 Biblioteca Cornelia),
da Ermanno Dodaro e Tullia Ranieri (13 novembre, ore 19.00 Museo Venanzo Crocetti).
Gli spettacoli in programma sono: Sorprese Giganti, a cura di Abraxa Teatro (26 ottobre, ore 17.30 – Teatro Nino Manfredi); Abdulino va alla guerra, a cura di Circomare Teatro (26 ottobre, ore 18.15 – Teatro Nino Manfredi); Chi sta dentro e chi sta fuori, a cura di Teatro Origine (26 ottobre, ore 20.15 – Teatro Nino Manfredi); Historia, a cura di Teatro Ygramul (27 ottobre, ore 17.30 – Teatro Nino Manfredi); “Al di la’ di tutto: Gegia e Arlecchino”, a cura di Le Officine Teatrali Il Pazzo e La Luna (27 ottobre, ore 19.30 – Teatro Nino Manfredi); Garage, a cura di Teatro Roget (27 ottobre, ore 21.00 – Teatro Nino Manfredi); Mr. Peanut. Il personaggio che non puo’ morire, a cura di Odin Teatret di Eugenio Barba con Julia Varley (2 novembre, ore 15.00 –Centrale Preneste); Conferenza interattiva Lontano dal centro. lontano da dove? , a cura di Eugenio Barba con Julia (2 novembre, ore 16.15 – Centrale Preneste); Performance – Incontro tra gruppi “Le tre domande”, a cura di Eugenio Barba e Julia Varley (2 novembre, ore 18.30 – Centrale Preneste);; Le bravure del capitano
Spavento da Vall’Inferna”, a cura di La Bottega dei Comici (14 novembre, ore 16.30 – Teatro Nino Manfredi) ; ShanghaI, a cura di Teatro Scatola (14 novembre, ore 18.00 – Teatro Nino Manfredi); Aedem, a cura di Opificio 03 (14 novembre, ore 19.15 – Teatro Nino Manfredi); Loading, a cura di Post-It 33 (14 novembre, ore 21.15 – Teatro Nino Manfredi).
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito ed è gradita la prenotazione
Info: 0665744441-3404954566 – www.abraxa.it – abraxateatro@abraxa.it
Abraxa Teatro Facebook – Instagram abraxa_teatro

 

Biblioteca Colli Portuensi, Viale dei Colli Portuensi 275
Biblioteca Galline Bianche, Viale delle Galline Bianche 105
Teatro Nino Manfredi, Via dei Pallottini 10
Centrale Preneste, via Alberto da Giussano, 58
Biblioteca Cornelia, Via Cornelia, 45
Per raggiungere
il Teatro Manfredi Treno per Lido da Piramide, Porta S. Paolo, Magliana,
Centrale Preneste Teatro: Tram 5, 14 e 19 fermata Prenestina Giussano; bus 81, 112, 113, 213, 312.
Articolo precedenteTeatro Tor Bella Monaca di Roma, gli spettacoli in scena dal 23 al 29 ottobre
Articolo successivoIED Roma Design Awards 2023