Fotografie dei bambini, per rielaborare, indagare e creare nuove realtà. Presso il Centro Formazione Insegnanti di Rovereto, fino al 23 dicembre a Palazzo Todeschi, è possibile visitare una mostra dedicata alla sperimentazione del linguaggio fotografico che ha coinvolto bambini e ragazzi dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado di Reggio Emilia, nonché alunni di alcune scuole internazionali (Colombia, Argentina, Brasile, Finlandia e altre).
Fotografie che fanno sorridere e intenerire, ma anche sorprendere per le competenze dimostrate dagli autori, i quali donano sguardi diversi con cui rivedere le cose. Attraverso i loro scatti si ha il privilegio di soffermarci in una dimensione al contempo conosciuta e misteriosa qual è quella dell’infanzia.
Al progetto sperimentale hanno partecipato bambini e ragazzi da 4 a 14 anni delle scuole di Reggio Emilia nonché di alcuni istituti internazionali. Dalle fotografie emerge una specie di ricco mappamondo in cui risultano forti le differenze culturali dei luoghi e insieme le somiglianze dello sguardo delle bambine e dei bambini sul mondo. Una ventata di aria fresca contro l’omologazione e le monoculture, dove si possono leggere i tratti leggeri di una cultura dell’infanzia internazionale: condividono tutti una grande passione per la bellezza, per i dettagli, i particolari.
La mostra, promossa e voluta dal Centro Formazione e aggiornamento insegnanti di Rovereto è stata curata da Reggio Children e dall’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia: i materiali esposti tengono in stretta relazione la documentazione dei processi di apprendimento e la formazione dei docenti a sostegno di una scuola capace di alimentare la tensione educativa, lo sguardo solidale, la relazione con le cose e l’esperienza estetica.
Inaugurata durante Educa, l’esposizione di fotografie al piano terra di palazzo Todeschi rimane aperta dal 26 settembre al 23 dicembre 2011, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30