Alessandro Lanzoni Trio e Enrico Zanisi Trio sul palco a la Casa del Jazz Festival di Roma

Alessandro Lanzoni Trio e Enrico Zanisi Trio sul palco a la Casa del Jazz Festival di Roma – Domenica 7 luglio alle ore 21, Casa del Jazz Festival presenta una serata dedicata ai nuovi talenti del jazz italiano con i concerti di: ALESSANDRO LANZONI TRIO e ENRICO ZANISI TRIO. Alessandro Lanzoni, enfant prodige che sta affrontando con serenità e determinazione il percorso verso la definitiva maturazione artistica, accompagnato da Matteo Bortone al contrabbasso e da Enrico Morello alla batteria, presenta il suo nuovo cd “Dark Flavour”(CamJazz). Seguirà il trio di Enrico Zanisi, recente vincitore del Top Jazz 2012 come miglior nuovo talento italiano, accompagnato da altri due giovanissimi: il batterista Alessandro Paternesi e il contrabbassista americano Joe Rehmer, presenta il suo ultimo cd “Life Variations”, ( Cam Jazz).

 

ALESSANDRO LANZONI

A più di sei anni di distanza dalle sue prime uscite discografiche, frutto degli innumerevoli premi che allora ne rivelarono il talento, Alessandro Lanzoni presenta con un nuovo album il risultato di un lungo periodo di studio e di ricerca. Insieme ad altri due giovani protagonisti della scena jazzistica nazionale, il bassista Matteo Bortone e il batterista Enrico Morello, il pianista fiorentino propone col suo nuovo trio il repertorio del suo recentissimo album ”Dark Flavour”(CamJazz) ,ovvero brani originali e inedite rivisitazioni di T.Monk e J.Coltrane. “Best Young Soloist” a Parigi nel 2010, in occasione dell’ultima edizione del concorso internazionale Martial Solal, la più prestigiosa fra le competition jazzistiche internazionali dedicate al pianoforte, e già affermatosi nei più importanti concorsi in Italia ( Primo Premio al Concorso “International Massimo Urbani Award 2006”, al Concorso Internazionale “Elba Jazz Contest 2008” come leader del “Teen Quartet”e al Concorso “Luca Flores 2008” di Esecuzione Pianistica Jazz di Firenze ) a 20 anni Alessandro Lanzoni è considerato una delle personalità più interessanti della nuova scena del jazz italiano.

La sua formazione jazzistica ,iniziata attraverso le lezioni di Leonardo Pieri e Mauro Grossi, ha avuto un impulso decisivo grazie alla partecipazione all’International Jazz Master (InJam), corso biennale di Alto Perfezionamento della Fondazione Siena Jazz e la frequenza, in seguito a Borsa di Studio, dei corsi della Berklee School di Boston. In ambito classico ha studiato il violoncello ed ha appena conseguito il Diploma di Pianoforte con il massimo dei voti, la Lode e la Menzione d’Onore al Conservatorio “Cherubini” di Firenze, dova ha studiato sotto la guida di Giovanna Prestia.

Alessandro si è esibito nei “luoghi deputati” del jazz, affermandosi molto presto anche in veste di leader, e può vantare una significativa esposizione internazionale, in particolare negli Stati Uniti, dove ha ricevuto recensioni lusinghiere e insolite per un musicista straniero (Ira Gitler, dopo averlo ascoltato in Piano Solo nel palazzo dell’ONU, nella sua colonna su Jazzimprov. NY ha avuto modo di affermare, dall’alto dei suoi settant’anni di pura storia del jazz: “Non dovrebbe essere giudicato come un giovane musicista. E’ già eccezionale, e rischia di diventarlo ancora di più”).

Ad oggi ha tenuto concerti all’estero in Israele (Haifa e Festival Internazionale di Eilat) , Panama Jazz Festival, Stati Uniti (Morgan Library Auditorium New York), Francia (Parigi – Sunset Sunside e Savoie Jazz Festival), Spagna e in Italia all’Auditorium Parco della Musica e alla Casa del Jazz (Roma), al Piccolo Teatro (Milano) e nei festival più importanti: Umbria Jazz, Ravello Festival, Moncalieri Jazz, Metastasio Jazz, Dolomiti Ski Jazz, Finestra Jazz, Pescara Jazz Festival, Musicus Concentus, Ancona Jazz Summer Festival, Forma e Poesia nel Jazz (Cagliari), Festival Letterature di Roma, Sudtirol Jazz Festival Alto Adige, Bologna Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Grey Cat Festival, Festival Pianistico di Trieste, Music Pool Network Sonoro, Novara Jazz, Festival Mundus, Etruria Jazz, Chianti Festival, Odio l’estate Festival (Roma Villa Carpegna), Vicenza Jazz, Festival Crossroads.

Nel maggio 2012 è stato chiamato a Parigi da Aldo Romano per l’incisione di un Album per l’etichetta francese “Dreyfuss”

Nel luglio 2012 ha eseguito in Spagna la Rapsodia in Blue di G. Gershwin con l’Orchestra Filarmonia di Oviedo diretta da Marzio Conti.

Numerose e prestigiose le collaborazioni: Lee Konitz, Kurt Rosenwinkel, Aldo Romano, Roberto Gatto, Aaron Goldberg, Fabrizio Bosso, Michel Benita, Ares Tavolazzi, Renato Sellani, Baptiste Herbin, Lello Pareti,

Gianni Basso,Tiziana Ghiglioni, Nico Gori, Francesco Cafiso, Walter Paoli, Stefano ‘Cocco’ Cantini, Fabio Morgera, Joe Farnsworth, Marco Panascia, Faye Nepon, Nick Myers e molti altri. Nel Luglio 2012 ha eseguito la Rapsodia in Blue di Gerswhin insieme con la ”Oviedo Filarmonia” ad Oviedo (Spagna)

Ha realizzato 3 CD per l’etichetta “Philology”: “ I should care” in duo con il contrabbassista Ares Tavolazzi , “On the snow” con lo stesso Tavolazzi e Walter Paoli e l’Album “Poetical Lee”, registrato in quartetto con L. Konitz e dedicato a Bill Evans. Con l’ottetto di Roberto Gatto ha inciso il CD “Pure Imagination” per l’etichetta “Albore”.

Per l’etichetta “Auditorium Parco della Musica” è recentemente uscito l’ Album “Replay”, in trio con Roberto Gatto e Gabriele Evangelista:

Di prossima uscita un album registrato per l’etichetta francese Dreyfuss in quartetto con Aldo Romano, Michel Benita e Baptiste Herbin e il suo nuovo cd realizzato come leader, dal nome Dark Flavour, registrato in trio insieme ad Enrico Morello e Matteo Bortone (CAM Jazz).

 

ENRICO ZANISI

Succede ancora, forse solo nel jazz. La storia del giovanissimo Enrico Zanisi appartiene a quella letteratura musicale che racconta in maniera universale il talento, gli incontri e le occasioni non perse dell’artista che non rinuncia ai suoi sogni. Dopo una serie innumerevole di concerti e gigs nei piccoli locali della capitale, Enrico viene inizialmente notato da un giornalista che, forte del talento provato, decide di presentarlo a un discografico. Nel giro di un anno, Enrico Zanisi, classe 1990, da alla luce Life Variations, progetto in trio edito per la Cam Jazz. Il titolo fa riferimento proprio ai cambiamenti vitali, a quelle inaspettate quanto sorprendenti variazioni di vita.

 

Tutto funziona, nella musica che Enrico ha pensato per questo suo nuovo album nel quale si fa accompagnare da Joe Rehmer al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria. Uno strano florilegio di idee, tante, copiose, con una varietà anch’essa insolita: la riproposizione di In the wee small hours of the morning e dieci composizioni originali, scritte con quella gioiosa, irrefrenabile leggerezza che appartiene a quei rari, fortunati artisti per cui creare è un fatto naturale, come bere, mangiare: uno stato di grazia, per l’appunto. Una musica che dà un ritmo diverso al nostro cuore.

Enrico Zanisi ha una scrittura che sa farsi riconoscere senza gli ornamenti di chi cerca visibilità ora e una collocazione indiscussa per sempre. Scrive di quello che conosce in prima persona. Certe asperità iniziali cedono il passo a una calligrafia decisa, essenziale, che sta pian piano scivolando verso un modo di comporre elementare, al modo dei grandi e non degli ignari.

 

Presto si capisce che il personaggio non è convenzionale: di questi tempi titolare un disco a una vocazione di romanticismo risulta strano, a dir poco controcorrente. Enrico Zanisi, a cui piace nuotare in direzione opposta, si spinge nel panorama segreto della sua interiorità attraverso esplorazioni dai contorni ora ascetici ora persino spirituali: gioca in un ambito in cui il romanticismo regna sovrano. In realtà tutto è lo specchio del suo modo di suonare il pianoforte e di concepire la musica. ll pianista da bambino suonava classico, si è laureato con lode al conservatorio de L’Aquila, una specie a rischio di estinzione. A quindici ha incrociato il jazz e, poco dopo, si è mostrato in pubblico, lasciando subito presagire un gran futuro. Un futuro fatto di sublimi istanti di poesia, momenti licenziosi e ironici. Che lui non si vergogna a far emergere sotto il pentagramma allestito per riempire questo Life Variations.

 

Life Variations è il suo secondo album, nel 2009 ha pubblicato il suo esordio discografico Quasi troppo serio assieme al contrabbassista Pietro Cincaglini e al batterista Ettore Fioravanti.

 

 

 

 

INGRESSO euro 10

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 Roma

Info: 06/704731

www.casajazz.it

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