“Ziggy Stardust” è il nuovo brano di Ciao Manu, un excursus che passa tra i primi videogiochi e il “da grande voglio fare”

ZIGGY STARDUST” (Amarena Records / ADA Music Italy )è  il nuovo brano di CIAO MANU, una canzone , che pur mantenendo la solita ironia dell’autore, parla in modo diretto di sogni non realizzati e di luci e ombre di un tempo ormai passato. Un excursus che passa tra i primi videogiochi, il “da grande voglio fare”, le prime avventure e i primi amori, fino ai primi miti che sembravano così lontani perché venivano dalla tv, anzi come Ziggy Stardust, venivano da un altro pianeta. Cantautorato, indie e momenti elettronici, il mood più pop delle chitarre acustiche, contrapposto alle armonie più cupe del pianoforte e delle tastiere, tante fotografie di momenti e persone importanti.

Ciao Manu è il progetto del cantautore Emmanuel Falato (Benevento, 6 Marzo 1988). Nel 1996, incontra la musica con un brano di Lucio Dalla ed uno degli Articolo 31. Due generi diversi ma che si fondono perfettamente nel suo stile. Dal 2002 al 2019 arrivano i primi brani, la prima band, i primi live. Dai centri sociali ai palazzetti, aprendo concerti ad artisti come: 99 Posse, Brusco, Colle Der Fomento, Kaos, Jack the Smoker (Machete), Jesto, Vacca, Two Fingerz, Turi, Villa Ada Posse, Assalti Frontali, Babaman, Kiave (Macro Beats), Ensi e Raige (One Mic). Nel 2020 nasce “Manu” il suo primo progetto solista di cui cura testi e musiche. I precedenti singoli vengono inseriti nella playlist editoriale di Spotify “Scuola Indie”.

Abbiamo chiesto a CIAO MANU di rispondere alle nostre domande:

CHE SIGNIFICATO HA IL TUO NOME D’ARTE? DA DOVE NASCE?

Ciao e grazie mille per lo spazio!!
Allora, in realtà io volevo scegliere “Manu Ciao”, ma non mi veniva accettato dalle piattaforme per pubblicare i brani, dicevano che somigliava troppo ad un nome già famoso.
Scherzi a parte, diciamo che queste sono le prime parole che mi vengono rivolte da tutte le persone che incontro, tipo: “Ciao Manu, tutto bene?”…
Dato che il mio modo di scrivere è molto diretto e colloquiale (come quando si incontra un amico al bar) mi sentivo a mio agio con questo nome molto informale!

COME TI SEI APPASSIONATO/A ALLA MUSICA?

L’ispirazione a fare musica per me é nata nel momento in cui ho sentito il bisogno di esprimere alcuni concetti ed emozioni, che soltanto sottoforma di canzoni evocavano a pieno la loro vera forza!
Così iniziato a scrivere i primi testi da piccolo, intorno ai 12 anni. Poi a strimpellare da autodidatta una vecchia chitarra trovata a casa di mia nonna. Dopodiché i miei primi album ufficiali nella scena più “Urban”, fino a questo progetto solista nato nel 2020 che mi ha portato da subito ad entrare 2 volte nella playlist editoriale di Spotify “Scuola Indie”.

QUAL È IL TUO BRANO CHE TI RAPPRESENTA DI PIÙ E PERCHÈ?

Tornando un pò indietro nel tempo, ti direi il brano “Mi Piace Pensare”, per diversi motivi… il primo è perché con pochissime parole parlo di me e delle mie abitudini e dei miei vizi, poi perché è stata la mia prima canzone finita in una playlist editoriale di Spotify (Suola Indie) ed infine  perché è l’unico mio brano in cui suono anche l’armonica a bocca (andando a toccare anche un pò il folk)

DEFINISCI IL TUO GENERE MUSICALE:

Utilizzerei una sola parola: Malin-Comica.
Perché provo sempre ad utilizzare l’ironia, ma non riesco mai a nascondere quel filo di nostalgia di base. Poi da quì in poi si mescolano tutte le mie influenze e il cantautorato incontra l’urban e l’elettronica

CHE MUSICA ASCOLTI?

Anche se ascolto tutti i generi e tutti gli artisti senza pregiudizi, i miei punti di riferimento vanno dal Conscious Rap Italiano fino al Cantautorato passato e presente (Rino Gaetano, Lucio Dalla, Pino Daniele, De Gregori…)

RACCONTACI DI TE IN POCHE RIGHE:
Diciamo che il mio progetto per me è una valvola di sfogo, nasce dalla necessità di esorcizzare le mie ansie, le mie paure, i miei errori, i miei rimpianti, buttandoli fuori sottoforma di musica… e infatti una costante che distingue i miei brani è sicuramente l’ironia, accompagnata da questo velo di nostalgia (far riflettere su cose “amare” ma strappando un sorriso). Ho iniziato ad ascoltare la musica da molto piccolo, i primi ricordi musicali che ho risalgono al ’96 (avevo 8 anni) ed usciva l’album “Così Com’e” degli Articolo 31. Contemporaneamente nell’autoradio della macchina dei miei genitori suonavano le musicassette di alcuni cantautori, tra cui ricordo Lucio Dalla, Rino Gaetano, De Gregori, Pino Daniele, De Andrè. Credo che il mio stile musicale sia una sintesi di questi che sono i miei 2 generi preferiti (Rap e Cantautorato)…
Infatti inizio a scrivere le prime rime già nel 2000 (avevo 12 anni e il rap in Italia sarebbe cominciato ad andare di moda soltanto 6 anni dopo).
Poi a 18 anni ho cominciato a portare il progetto live in giro, aprendo tanti concerti di artisti che stimavo (e stimo tutt’ora) dai centri sociali ai palazzetti.
Chiaramente lo stile è maturato e si è affinato con l’età, arrivando a quello che è oggi!

https://www.instagram.com/ciao_manu_/

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