“Victoria non esiste”, il nuovo romanzo di Massimiliano Stefani tra i libri più venduti in Friuli Venezia Giulia

Dopo “Il bersaglio umano. Storie di bullismo” e “Trieste 1974”, per la casa editrice Infinito Edizioni è approdato in libreria il 26 gennaio il nuovo romanzo dello scrittore Massimiliano Stefani, “Victoria non esiste”.

Un romanzo che si prefigge di narrare l’intimo significato che si cela dietro la possibilità di amare qualcuno concretamente. Un romanzo che può essere considerato anche un’opera di formazione, in quanto racconta la vita e il raggiungimento di una maggiore consapevolezza da parte del suo giovane protagonista, un giovane Holden smarrito, che cerca amore ovunque possa ottenerne, non un amore qualsiasi, ma quello provato per Victoria: sublime, aulico: l’amor che eleva e che, una volta incontrato, ci sembra di vedere dappertutto.

Victoria non esiste”, con una suddivisione in due parti e una capitolazione che segue in maniera discontinua gli anni durante cui prende vita la narrazione, esordisce con una citazione di E.T.A. Hoffman, che ben racchiude il senso intimo della prima parte del romanzo: la capacità dell’amore di sopravvivere a tutto, di superare le avversità e di imporsi, genuinamente, come solo gli occhi dei bambini possono leggerlo.

Perché resisti, sciagurato, alla forza che ti incatena indissolubilmente a me? Non sei forse tu mio…? Mio per sempre…?”.

Siamo nel 1981, inizio dicembre: il narratore in prima persona di “Victoria non esiste” è un giovane studente di Trieste, Paolo, quando in Piazza della Repubblica, assiste a un’esplosione che coinvolge i suoi compagni.

Una casa di via Mazzini esplode, forse l’ultima, potrebbe essere crollata sulla vettura in cui è seduta a bordo anche Victoria: ma su quel mezzo non c’è solo lei, ci sono anche i suoi compagni, ci sono persino i bulli che gli danno tormento – e per la quale ipotetica scomparsa non riesce comunque del tutto a gioire; bambini di età compresa tra gli undici e i quattordici anni, puri, che si accingevano a scoprire il mondo.

Fa presto, Paolo, a ricordare del modo singolare in cui si sono incontrati lui e Victoria –  colei che era diventata la sua migliore amica, punto di riferimento tra le tante facce e bocche che lo prendono in giro tutti i giorni. Accadeva appena cinque anni prima, dopo il terremoto che nel vicino Friuli aveva contato numerose vittime civili, distruzione e abbandono e che insieme alla paura aveva portato Victoria. Ed è allo stesso modo che Victoria sembra destinata ad andarsene nuovamente dalla vita di Paolo, attraverso le macerie, quelle stesse macerie da cui era emersa la prima volta. E se Victoria non fosse morta? E se fosse la paura ad avergli suggerito le conseguenze di quelle esplosioni e delle sirene delle ambulanze? Forse Victoria non è morta davvero. O forse, addirittura, Victoria non è mai esistita?

Eppure, proprio Victoria, comparsa per la prima volta nella vita di Paolo in un momento di distruzione e smarrimento, non sembra essere la persona che Paolo pensa di conoscere.

Davanti a lei pare stendersi una coltre, un vetro spesso, opaco, che ne impedisce di comprenderla appieno: Victoria che rappresenta al contempo “la malattia e la medicina”, “il problema e la sua risoluzione”.

La capacità narrativa di Massimiliano Stefani è tangibile, perché durante la lettura di “Victoria non esiste” al lettore capiterà più e più volte di sentirsi tanto immerso nella storia da sembrargli reale, di poter percorrere le vie di una Trieste magica e multietnica. E infatti, oltre all’intreccio costruito da Stefani, i luoghi narrati sullo sfondo sono reali – così come, per esempio, il terremoto che fa incontrare simbolicamente Victoria e Paolo – e taluni potranno ritrovarli anche nella propria memoria, per chi avesse avuto la fortuna di passeggiare tra i vicoli di una città senza tempo, ricca di cultura e aperta al cambiamento.

Attraverso una scrittura semplice e immediata, personaggi perfettamente tratteggiati e luoghi descritti finemente, sapori e odori che il lettore può quasi sentire, Stefani ha il potere di ricreare un perfetto equilibrio tra parti descrittive e parti dialogiche che guidano il lettore tra il passato e il presente della narrazione.

A partire dalla tematica amorosa, Stefani racconta di bullismo, spinge alla comprensione di un fenomeno sempre più dirompente a cui molti e molte giovani sono costrette; al contempo si fa carico di esplicitare l’importanza di un percorso psicologico a cui il protagonista si sottoporrà per affrontare i propri scheletri nell’armadio. Solo così, infatti, Paolo potrà venire a capo dei propri problemi da cui non sembra avere scampo.

È così che Trieste si fa teatro d’amore e luogo ideale per la crescita dei personaggi che affollano queste pagine: adolescenti in cerca di una propria identità quando il concetto di identità viene spesso messo in discussione a seconda delle forze politiche che amministrano il Paese. Un romanzo d’amore ma anche di formazione che dovrebbero leggere tutti: adulti, bambini, adolescenti, affinché il mondo possa diventare quello che vorremmo.

Titolo dell’opera: Victoria Non Esiste
Autore: Massimiliano Stefani
Editore: Infinito Edizioni
Genere: Romanzo
Pagine: 228
Ufficio Stampa incaricato: Autolibri | Servizi editoriali di Aldostefano Marino
Link di vendita: https://www.infinitoedizioni.it/prodotto/victoria-non-esisteallimprovviso-unesplosione-a-trieste/

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