Tommaso Talarico: è un mondo in guerra, sono canzoni d’amore

È un disco che stiamo apprezzando un po’ tutti, che piano piano sta seminando e raccogliendo bene. È un disco semplice ma che è lontano dalla semplicità intesa come comodità, come facilità. È da intendersi come sintesi, parola che in questo nuovo disco del cantautore calabrese Tommaso Talarico si fa grande di una narrazione elegante, asciutta, quotidiana, sempre attenta all’uso di parole convincenti e ben scelte nel senso del significato più che nel suono per risolvere in modo “ruffiano” il periodo e la rima. Opera seconda dal titolo “Canzoni d’amore per un paese in guerra”, canzoni che usano l’allegoria per rafforzare immagini di strazio di quando l’amore è reso precario, di quando significa addio ma anche ritorno, di una madre a sostegno del futuro o di una figlia a sacrificio della lotta. È un disco di poesia non è un disco di politica o di critica. È un disco che ci invita a “respirare” – tanto per pescare il messaggio del secondo singolo estratto… torniamo a restituire il tempo al nostro essere umani.

«Credo che il futuro della canzone d’autore passi , ora più che mai, dai concerti dal vivo. Che siano davanti a due, dieci,cento persone, l’importante è provare a far arrivare a quelle persone che sono venute a vederti un pezzetto del tuo mondo e di quel che ti sta a cuore. Credo che la gente senta ancora il bisogno di sincerità, e molta della musica pop odierna, pur facendo grandi numeri, viene a ragione percepita come mero prodotto da consumare. I cantautori hanno il dovere di percorrere una strada diversa». T. Talarico

“Canzoni d’amore per un paese in guerra” è l’ennesima prova che la RadiciMusic di Arezzo tenta sulla strada della bella canzone d’autore. Forse un centro nevralgico per la produzione di dischi che mescolano a se l’estetica tradizionale all’urgenza “blues” e “rock” di chi ha qualcosa da dire. Tommaso Talarico ci ricorda l’importanza dell’ascolto… che si tengano a distanza coloro i quali ai dischi chiedono soltanto rivoluzioni di forma. Non è questo il caso…

 

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