Sequestrate uova di tartarughe di specie protette – La scoperta della Forestale è avvenuta presso l’Aeroporto di Torino. Al viaggiatore presunto responsabile dell’illecito è stata contestata la sanzione amministrativa prevista per l’importazione effettuata in assenza di autorizzazione
Nei giorni scorsi presso l’Aeroporto Internazionale “S. Pertini” di Caselle Torinese (TO), il Nucleo Operativo CITES del Corpo forestale dello Stato, insieme al personale dell’Agenzia delle Dogane e agli agenti del Comando Tenenza della Guardia di Finanza di servizio presso l’aeroporto, ha realizzato il sequestro amministrativo di 42 uova di tartaruga appartenenti a specie protette.
La scoperta delle uova era stata effettuata lo scorso settembre, all’arrivo di un cittadino peruviano residente in Italia che ne avrebbe ammesso l’acquisto presso un mercatino del proprio paese e la destinazione alimentare.
Nell’attesa dei risultati dell’esame genetico delle uova, espletato dall’Istituto Società FEM2-Ambiente srl con sede operativa presso l’Università Milano Bicocca, le uova sono state trattenute in temporanea custodia presso l’Agenzia delle Dogane dell’aeroporto. Gli accertamenti hanno confermato l’appartenenza delle stesse ai due specimen Podocnemis Unifilis e Podocnemis Expansa, specie appartenenti alla famiglia dei Podocnemididae, tartarughe d’acqua dolce diffuse in Sud America le cui importazione ed esportazione sono sottoposte a misure di controllo ed autorizzazione in quanto tali testuggini sono tutelate dalla Convenzione di Washington.
Gli esemplari sono stati sequestrati e saranno successivamente distrutti. Al presunto responsabile è stata applicata la relativa sanzione amministrativa (l’importo andrà da un minimo di circa 1.000 euro ad un massimo di circa 6.200 euro).