Regina Schrecker arriva in forma privata, fa visita alla mostra in corso a Palazzo Fulcis e posa per una foto accanto all’opera di Andy Warhol che la ritrae.
È arrivata, praticamente a sorpresa, con un piccolissimo preavviso, giusto il tempo di organizzare un tour serale fuori orario. Regina Schrecker, musa di Andy Warhol, tra le tante mostre dedicate all’artista, ha scelto di omaggiare con la sua presenza proprio quella in corso a Belluno a Palazzo Fulcis (fino al 29 giugno prossimo). Complice lo stretto rapporto di amicizia che la lega da anni al curatore della mostra, Gianfranco Rosini, Regina Schrecker ha portato un momento carico di emozione che ha illuminato la mostra dedicata ad Andy Warhol, lasciando dietro di sé un’aura di fascino e memorie. Celebre icona della moda e musa dell’artista, durante la visita – che ha preferito mantenere in forma riservata, e a titolo strettamente personale – ha ripercorso durante la visita gli anni d’oro della Factory, luogo mitico in cui si respirava creatività e libertà. Regina Schrecker, ritratta da Warhol in due dipinti straordinari, ha condiviso con lui una sincera amicizia, fondata su una reciproca stima e sull’amore per l’arte e l’innovazione.
“Quando creava, non era mai contento delle sue cose. Doveva sempre lavorarci sopra, di nuovo.” racconta Regina Schrecker, muovendosi tra gli spazi della mostra, rievocando il perfezionismo e l’instancabile spirito artistico di Warhol.
Chi è Regina Schrecker
Regina Schrecker è una figura di spicco nel mondo della moda e dell’arte. Nata in Germania, entra nel fashion system come modella, sfilando per i grandi maestri dell’alta moda a Roma, Firenze e Parigi. In Italia arriva al grande pubblico con la sua presenza in RAI, con la partecipazione a molti indimenticabili “Caroselli” a fianco di Johnny Dorelli, Enzo Jannacci e Walter Chiari. Eletta “Lady Universe” nel 1971, dopo qualche anno vissuto intensamente sotto le luci della ribalta, decide di fare il grande salto e fonda la sua griffe di moda.

Come è nata l’opera esposta a Palazzo Fulcis
Nel 1983, di passaggio a New York, riceve un invito speciale da Andy Warhol: “Mi telefonò in albergo la mattina presto e mi disse: ‘Vieni domani alla Factory perché voglio farti un ritratto, un opera… una cosa… un qualcosa… Non venire truccata, neanche pettinata.” – racconta Regina Schrecker mentre concede di essere fotografata davanti all’opera esposta a Palazzo Fulcis e continua – “Sono andata da lui la mattina, intorno alle nove e mezza. C’era un truccatore che mi ha truccato il volto ed il décolleté sino alle spalle tutto in bianco, come la gouache dei quadri. Perché poi lui (Andy Warhol) si metteva a scattare le sue Polaroid, con le varie angolazioni di luci. Partiva da quelle e le lavorava e trasformava, fino a far risaltare solo gli occhi, la bocca e poi l’ombra. Pensa, io non ho saputo nulla dell’opera, fino a che non me l’ha portata finita. Nemmeno una di quelle polaroid mi ha dato in anticipo.”
È nato così il celebre ritratto che ora, e fino al 29 giugno, i visitatori della mostra “Andy Warhol -LOVE POP – Icons e Masterpieces” possono ammirare proprio all’ingresso della sala al terzo piano. Occhi magnetici su fondo bianco, che ancora oggi restano immutati nell’intensità, mentre Regina Schrecker racconta lo spirito e il fermento umano e artistico che Warhol amava curare attorno a sé. Una visita che, seppur mantenuta in forma privata, mette in luce e avvalora ancora una volta il fascino del taglio scelto dal curatore Rosini per questa mostra, che vuole raccontare un Warhol fatto di opere iconiche, ma anche di frammenti di vita privata, di amicizie, di collaborazioni.
Un ponte tra immaginario iconico e vita reale, l’occasione straordinaria di vedere il soggetto vivente, accanto all’opera che l’ha già consegnata per sempre all’eternità della memoria condivisa. Un ponte tra passato e presente che non è solo un omaggio all’artista, ma anche ad un’epoca che ha cambiato il modo di concepire l’arte. Un bel motivo di soddisfazione per la città di Belluno che, tra le tante nel mondo, è stata scelta da Regina Schrecker per tornare ad immergersi in una passeggiata tra i ricordi.