Come avevo anticipato la scorsa volta, il nostro tour è iniziato. La prima tappa che abbiamo scelto, io Alfonso Stani, il Grillo Parlante e gli altri del gruppo, è stata la romantica Parigi, in Francia: un luogo incantevole e denso di fascino. Ho soggiornato lì per vari motivi una quindicina di giorni e fin da subito ho tristemente notato delle differenze con il nostro Bel Paese. Tra queste, il fatto che l’Italia sembra aver subito una battuta d’arresto dopo il lockdown e fatica notevolmente a riprendersi sotto molti punti di vista.
La nostra economia pare non voglia ingranare la giusta marcia e ne risentono gli esercizi commerciali, i ristoranti, i locali della movida, a cui si aggiunge l’impatto del nuovo codice della strada. Parigi, invece, si è rimboccata le maniche ed è ripartita a tempo di record.
I locali sono aperti fino alle 2 del mattino, permettendo di pranzare e cenare tranquillamente a qualunque ora, cosa che in Italia non è più possibile. Anche il trasporto pubblico funziona alla grande a Parigi, mentre a Roma latita. Mentre i miei connazionali conducono una vita più “sacrificata”, i parigini sembrano godersi la vita molto di più.
È vero che i problemi di questi due Paesi sono molto diversi. In Italia, si vive un momento particolarmente difficile e, a contribuire al nostro declino, si è aggiunto il timore che la gente prova nell’uscire di casa, anche durante il giorno. A tutto questo si aggiungono i cosiddetti “maranza” che tengono banco nei telegiornali locali e non solo; le baby gang che si ispirano ai trapper assumendoli come pessimi modelli, senza parlare dell’annoso problema dei borseggiatori. È triste constatare come la gioventù di oggi sembri aver perso di vista i valori morali e il buon costume. Come in “Arancia Meccanica”, “l’ultraviolenza” è all’ordine del giorno. Per rendersene conto basta ascoltare un telegiornale o guardare i programmi di dibattito. Con l’avvento di TikTok poi siamo scivolati nel ridicolo, dando voce a chi non dovrebbe averne.
In Francia, almeno secondo il mio punto di vista e per quello che sono riuscito a vedere, la qualità della vita è decisamente migliore. L’intero Stivale rimane uno dei Paesi più belli al mondo, anzi, il più bello. Mi auguro che chi ha la capacità ed il potere si adoperi affinché la nostra bella Italia torni a splendere in tutta la sua bellezza.
La seconda tappa sarà la Grecia.