Nimby – Barbarie (Semplicemente Dischi)

Nimby – Barbarie (Semplicemente Dischi) 

E’ un modo di barbarie quello in cui ci tocca vivere. Chi ha un po’ di coscienza e un minimo di barlume intellettuale se ne rende conto. Nimby fanno parte di questa categoria di persone. Che oltre a suonare un indie rock alt di buona fattura e produrre l’ennesimo disco della scena alt, hanno una marcia in più perché hanno occhi e orecchie ben aperte. Sarebbe meglio essere ciechi, aver inculcato dentro i propri cervelli la famosa frase delle scimmiette “deaf, dumb and blind”. Ma loro, i Nimby, sono vivi e vegeti e consci di quello che ci succede intorno. E allora ci colpiscono con i loro testi. Aprono il disco con “Avatar” dove ci sbattono in faccia la nostra realtà di piccoli microcosmi che non avranno mai la forza e la capacità di fare una rivoluzione e far saltare per aria tutti i centri DATA del mondo….”Fagocitami avatar, sei tu più di me…molto più di me”. Lo sanno che contiamo meno di un algoritmo. C’è qualcuno, nel mondo di barbarie che cerca di sgattaiolare via. Sì., è lui. E’ Johnny Freak. “Johnny Freak sta di là, nei bassifondi c’è un’altra realtà tracce, rumori di vita che va contro a quel mondo che intanto scarta”. O forse ci sono luoghi dove puoi perderti, far perdere le tue tracce. E’ Montevideo. “Montevideo è un precipizio, una finzione senza male, simmetria del reale, E non c’è eccesso e non c’è vizio a Montevideo, non sei che un tizio la cui storia si riscrive in labili prospettive”. Meglio labili prospettive del ragazzo del ventunesimo secolo di “Plasma denso”; “Se ti chiedo che fai ma anche un po’ come stai, tu mi guardi quasi fossi un passante

Poi mi dici com’è tutto quello che c’è, nei tuoi occhi pupille quasi per niente”. Talmente anestetizzato da questo mondo barbaro che ti si insinua nella pelle (anche con atti volgari e dittatoriali come il vaxxino del minkiacovid) il ragazzo del ventunesimo secolo nemmeno si accorge del “tristissimo personaggio che col suo pattume, Passo svelto e schiena dritta, si liberava di un peccato consumista” (da 3 ottobre). Forse il 3 ottobre 2025 ci saranno più persone che gettano via il loro peccato consumista degli avatar che ci hanno annebbiato la vit? Chi lo sa? Magari ce lo racconteranno Nimby nel prossimo disco. Intanto che Barbarie possa essere un campanello d’allarme per tutti quelli che ascolteranno il disco

Articolo precedentePetrolio – Una storia a colori di Beatrice Gattai con la regia di Alessio Di Clemente in scena al Teatro Belli di Roma
Articolo successivo“Un’altra volta” è il nuovo singolo di Ilca