Mondo BoBo
L’Elefante nella stanza
(Orangle)
Elefante nella stanza è un’espressione tipica per indicare una verità che, per quanto ovvia e appariscente, viene ignorata o minimizzata. L’espressione si riferisce ad un problema molto noto ma di cui nessuno vuole discutere. L’idea di base è che, se le persone all’interno della stanza fanno finta che questo non sia presente, la ragione è che così facendo sperano di evitare un problema più che palese. Questo atteggiamento è tipicamente adottato in presenza di tabù sociali o di situazioni imbarazzanti.
Nel tempo l’espressione ha iniziato ad essere riferita anche a tutte le problematiche di natura mentale/psicologica.
L’INTERVISTA
Mi spieghi il nome della band?
Immaginate una signora, dal volto gentile e pulito, alla soglia della pensione…vedendola verrebbe subito da pensare alla tipica nonna che prepara biscotti, ai pranzi dalla quale non riesci mai a non mangiare troppo…invece eccola li, alla cattedra, professoressa nel giorno delle interrogazioni…B., chiamato a rispondere, non ne azzecca una, ma con strafottenza e noncuranza prova in ogni modo a rispondere, convinto di poter in qualche modo sfangarla…la faccia della nostra cara signora si fa sempre più rossa, anche i capelli raccolti in una sinuosa crocchia iniziano a fuggire tanto sono tesi dallo sforzo di mantenere comunque un comportamento incoraggiante e un tono della voce confortevole…ma B. non demorde, e continua ad attentare la pazienza della docente, che alla fine , esausta e furiosa, sbotta:
“ MONDO BO…BO!”
raccogliendo tutto il suo autocontrollo, con un colpo di reni tempestivo, si placa il battito del cuore e il respiro.
Anche oggi, non ha ceduto.
Nasce così Mondo BoBo, un termine che rappresenta la non negazione delle emozioni, qualunque siano quelle che proviamo, ma la consapevolezza di esse e l’imparare a controllarle ed usarle.
Come definiresti con quattro aggettivi la tua/vostra musica?
Spontanea, comunicativa, Energica, Emozionalmente in equilibrio tra rabbia e pace,
Come è nato questo disco? Avete una vostra saletta dove andate a provare costantemente o andate in studi di registrazione?
Il disco è stato arrangiato allo Studio20 di Livorno, sala prove attrezzata e predipopsta per la registrazione, nella quale abbiamo arrangiato i pezzi assieme, e dove abbiamo fatto le riprese in autonomia. Poi al Jambonalab di Antonio Castiello abbiamo registrato le voci e col suo prerzioso aiuto abbiamo prodotto il disco.
Nel processo creativo i testi arrivano dopo che avete impostato le melodie e i ritmi?
Diciamo sia un processo in parallelo…di solito i riff mi vengono suonando la chitarra o il basso, registrandoli sul cell … per quanto riguarda i testi ogni volta che mi viene in mente una frase me lo annoto…poi raggruppo tematicamente questi pensieri, creando dei possibili testi che verranno poi arrangiati sul pezzo musicalmente finito..che nasce da un riff, da un’idea di base, per poi svilupparsi in un arrangiamento in sala tutti e tre assieme, nel modo piu spontaneo possibile..scartando tutto quello che si sviluppa in modo forzato
Cosa vuol dire DAAB?
“non mascherare da vili ingiustizie tutte le nostre incapacità” questo un verso della canzone, e un po’ il senso della canzone…spesso accampiamo scuse per i nostri fallimenti … senza farci una autoanalisi su dove avremmo potuto fare di piu.. è sempre piu facile trovare una scusa o una giustificazione per non fare i conti con noi stressi…capire dove siamo , il nostro punto A , capire dove vogliamo andare, il nostro punto B, a quel punto la matematica ci insegna che per unire questi punti c’è un solo segmento possibile…il nostro perderci spesso è dovuto al fatto che non sappiamo ne chi siamo, ne chi vogliamo diventare.. a quel punto è una questione di fatica e costanza.. poi certo, ci sono gli ostacoli che magari non ci permetteranno mai di arrivare in fondo, ma almeno saremo in pace con la nostra coscienza..Da un punto A a un punto B.. Da A a B …
Progetti futuri? Farete un tour?
Sicuramente il progetto adesso è quello di pianificare un tour, la musica è condivisione e per come la concepiamo noi è dal vivo…per gli emergenti questo è un periodo storico veramente difficile però…ma non accampiamo scuse dai! Seguiteci e speriamo di incontrarci in giro
BIOGRAFIA
Mondo BoBo, un termine che rappresenta la non negazione delle emozioni, qualunque siano quelle che proviamo, ma la consapevolezza di esse e l’imparare a controllarle ed usarle. Il non cedere alle pulsioni che minano il tessuto che definisce chi siamo.
Nome sotto al quale Paolo Benedetti (chitarra, voce) racchiude tutte le proprie attività, dalla musica, primaria passione, alla fotografia e computer grafica…
Musicalmente Mondo BoBo è un percorso che inizia nei primi anni 2000, quando Paolo, terminate le esperienze musicali in gruppi Livornesi, prova a dare il via a un progetto più personale, cercando di fare cose seguendo solo la voglia e il sentimento, senza seguire un genere o uno schema prefissato.
Forse il momento, forse la mancanza di consapevolezza, sicuramente la vita, portano ad appendere la chitarra al muro, e dunque il lavoro, il matrimonio, il mutuo, e finalmente un figlio.
Gli anni passano, e l’angoscia più grande diventa il non riuscire ad essere mai veramente felice, il non sapere/potere goder appieno delle fortune che la vita ha dato…angosce che inesorabilmente toccano il loro punto più buio: è il 2020, il mondo si ferma. Silenzio fuori, frastuono dentro. Il senso di colpa di pensare all’atto più brutto, la forza e la presenza di una compagna meravigliosa, si riprende la chitarra, e tutto il turbinio di emozioni, catartico e terapeutico, finisce in corde, parole e suoni. Canzoni che vengono registrate con l’aiuto di Fabio Fantozzi (basso) e Dario Gentili (batteria), per l’album di esordio “Con gentilezza” (fuori per Resisto distribuzione, marzo 2023 ).
Visto l’ottima risposta da parte della critica, Paolo decide di non fermarsi, e decide di trovare persone per formare un progetto duraturo nel tempo. Ecco l’incontro con Federico Dalli (batteria) e Eliano Brilli (basso) i pezzi vengono riarrangiati ottenendo una nuova dimensione ed energia, dei quali il trio ne registra in presa diretta un estratto di 6 brani.
I tre possono essere visti sia musicalmente che personalmente come un nodo borromeo, dove tre anelli restano perfettamente intrecciati ed uniti tra di loro in perfetto equilibrio, a condizione che nessuno dei tre si allontani, che causerebbe il collasso dell’intera figura.
Da questa unione d’intenti, in modo naturale nascono i pezzi che prendono forma andando a formare la traccia di un viaggio condiviso, dieci brani per l’album “L’elefante nella stanza”
Ascolta
https://open.spotify.com/intl-it/album/1O1YQaLT5PzCRtTgL905Nq?si=K-h0NLj2SOK5wlKDO_Ltqw