Sarà esposta al Salone Internazionale del Libro di Torino l’opera di Caterina Pulita dal titolo “Le ragioni dell’essere”.
Un viaggio in versi, una raccolta che intreccia pensiero e sentimento, filosofia ed emozione che arriverà alla fiera più attesa dell’editoria, in programma dal 15 al 19 maggio prossimi, negli spazi del Lingotto Fiere.
«Il Salone – commenta l’autrice – rappresenta un luogo di scambio intellettuale e di connessione tra autori, lettori e professionisti del settore, e sapere che il mio libro farà parte di questo dialogo è motivo di grande orgoglio. È un riconoscimento significativo, un’occasione per far conoscere la mia scrittura a un pubblico ampio e appassionato di letteratura».
Si tratta di un’opera intima, ma non chiusa: lascia spazio al lettore per entrare, per riconoscersi, per perdersi e magari ritrovarsi. «Le ragioni dell’essere – spiega l’autrice di Jesi (Ancona) – è un titolo che racchiude in sé il cuore della raccolta. Non solo si riferisce alle motivazioni profonde che spingono l’essere a vivere e a cercare un senso, ma si pone anche come una riflessione sull’essere stesso, su cosa lo definisce e cosa lo muove. L’idea di scrivere quest’opera è nata da un’urgenza interiore di esplorare le domande esistenziali che ci attraversano, quelle che spesso rimangono silenziose e inespresse, ma che sono sempre presenti». Nella silloge – pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore – ogni parola e ogni verso si intrecciano, dando vita a un cammino che si chiude proprio dove inizia, ma con una nuova consapevolezza. Un continuo peregrinare che trasforma e ridefinisce ma senza arrivare mai ad una meta. «La poesia diventa compagna in questo cammino, perché ci aiuta a fermarci, ad ascoltare e a dare nome a ciò che spesso ci sfugge». Per Caterina Pulita la scrittura è uno scrigno. «Un gesto di custodia. Fissa l’istante, l’emozione, la riflessione, e li protegge dal rumore del tempo. Pensando al futuro, scrivere diventa una forma di eredità interiore. È memoria viva, pronta a tornare utile proprio quando ne abbiamo più bisogno».
«Le ragioni dell’essere – scrive, nella Prefazione, Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare della omonima casa editrice che ha sede a Villanova di Guidonia (Roma) – rientra in un genere suggestivo e poco esplorato dagli autori contemporanei, quello della poesia filosofica che analizza temi esistenziali, trascendenti e lirici attraverso un codice che varia dal simbolismo al lirismo». Dal punto di vista stilistico, l’autrice predilige un linguaggio evocativo che invita il lettore a identificarsi nei racconti, creando un ponte tra l’esperienza personale e quella universale. «Realtà e fantasia si intrecciano: la realtà fornisce il materiale grezzo, mentre la poesia, con il suo linguaggio evocativo, trasforma questo materiale in qualcosa di più ampio, che può essere vissuto da chiunque». La poesia diventa uno strumento per canalizzare il dolore e trasformarlo in bellezza, dandogli forma, voce e dignità. «Nei versi, il tormento si fa linguaggio e diventa comprensibile anche per chi lo ascolta da fuori. La poesia non guarisce, forse, ma consola. Crea connessione». La scrittura della Pulita non ha la pretesa di fornire risposte definitive, ma invita chi legge a guardare dentro di sé, a porsi delle domande, a riconoscere le proprie esperienze, anche le più dolorose, come parte integrante di un percorso di crescita. «Mi auguro che il lettore possa ritrovare in queste poesie frammenti di sé stesso, di emozioni universali che ci collegano, che ci fanno sentire meno soli nel nostro viaggio interiore».