Iperuranio intervista per il singolo “Ancora un altro po’”

Fuori dal 8 giugno “Ancora un altro po’”, il nuovo singolo de l’Iperuranio. Seconda anticipazione dell’album “La Verità è un’Altra” (2023), è un’intensa ballata elettronica che parla d’amore senza cadere nei soliti cliché. Una canzone d’amore onesta, dove non si promette l’infinito, ma si canta la volontà di andare avanti un passo alla volta. Ecco cosa ci ha raccontato sul suo nuovo singolo!

Intervista all’Iperuranio

Iperuranio, raccontaci come è nato il singolo “Ancora un altro po’”
Avrò avuto in testa il tema principale da almeno dieci anni. Volevo razionalmente scrivere dell’amore e così ho iniziato, lasciandomi però andare, come faccio sempre, a un flusso di coscienza. Ed ecco che il generale è diventato personale e viscerale…

E invece cosa puoi anticiparci del tuo prossimo album?
Che sarà una specie di concept in cui tratto 13 temi. Unica regola: dire le cose come stanno, che si tratti di verità solitamente non dette o di miei pensieri “scomodi”. Si chiamerà “La Verità è un’Altra”.

Qual è la parte più bella dell’essere musicista?
Se lo si fa come lo intendo io, ovvero senza partire da preconcetti di genere o di modalità, la libertà. Prendi il tuo strumento e completi i tuoi pensieri, al momento di tirarli fuori. E puoi andare dove vuoi.

Hai anche un altro lavoro o sei solo un musicista? Nel caso come riesci a far convivere questi due mestieri?
Amministro una società che si occupa di produzioni foto/video e di produzione/organizzazione eventi. E riesco a passare da una cosa all’altra, essendo un lavoro che si svolge prevalentemente da remoto.

Invece la parte peggiore del settore musicale?
C’è sempre stato qualcuno che “voglio avere successo/voglio diventare famoso”. Ma tempo fa, questi qualcuno erano solo una parte del tutto, ora sono una parte considerevole. Io credo invece che la musica andrebbe fatta quando si hanno cose da dire, a prescindere dal dove si arriva. Quindi credo che la parte peggiore sia questa inflazione invereconda di musica da ogni dove…

Ti sei affidato a LaPOP, come ti trovi? La consiglieresti ad altri artisti?
Splendidamente. Grandissima libertà creativa e un buon supporto. Tutte le varie componenti lavorano bene. Una menzione speciale per Luca (che è pure quello che mi ha “scoperto”) e Vittoria con cui mi interfaccio spesso e mi trovo benissimo. E certo che consiglierei laPOP ad altri artisti. Specificando che sono la persona meno aziendalista dell’universo. Lo consiglio sinceramente…

Invece con il tuo ufficio stampa, Brainstorming Music, come ti trovi?
Nell’ambito della libertà che ho accennato, mi son ritrovato a poter scegliere l’ufficio stampa dalla rosa di quelli con cui la mia etichetta collabora. Ho optato per Camilla e Brainstorming e ad oggi sono pienamente soddisfatto della mia scelta.

Hai concerti in programma?
Per ora no. Continuo a provare con la band per farmi trovare pronto, ma visto l’enorme movimento di ripartenza post covid non ho neppure cercato di mettermi a sgomitare, peraltro son quello di “Fare Domani”…

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