Intervista a Luca Guerini, fondatore della Realtà teatrale Skenexodia

La fine del 2024 è occasione per fare una chiacchierata con il regista Luca Guerini, fondatore della Realtà Teatrale Skenexodia, una delle produzioni indipendenti più attive e apprezzate sul territorio nazionale che abbiamo seguito parecchio nel corso dell’anno grazie alla varietà di proposte interessanti ed innovative.  Attualmente stanno girando a livello nazionale diciotto regie firmate dallo stesso Guerini che spaziano dai grandi classici proposti con una nuova chiave di lettura che li sposta in maniera temporale o geograficamente, dalla drammaturgia contemporanea agli spettacoli sperimentali del percorso antropologico che ha reso famoso il team marchigiano.

 

Quali saranno gli ultimi appuntamenti del 2024 della Realtà Teatrale Skenexodia?

Saremo in scena il 12 dicembre a Varese nell’ambito della rassegna che curiamo al TuMiTurbi con lo spettacolo al buio PLAY con Roberta Sarti, Corrado Bega e Simone De Rose, poi il 21 dicembre inizierà la nostra collaborazione con il teatro San Giovanni Bosco di Fabriano con il primo dei tre spettacoli programmati nel corso dell’anno e sarà IL CUORE NONOSTANTE con Romano Talevi e Roberta Sarti. Il mese di dicembre è stato autobiografico essendo stati rappresentati solo testi da me scritti e diretti, ma è stata una coincidenza!

Con quali novità ci vedremo a gennaio, invece?

Nel corso degli ultimi mesi  sono purtroppo slittati due debutti programmati per novembre/dicembre, ma il teatro è ‘’spettacolo dal vivo’’ e quando succedono questi imprevisti siamo invitati tutti a ricordarcelo. Quindi dal 16 al 18 gennaio partirà l’avventura di STORIE DI BOXE, un testo di Jack London che parla di valori sportivi e di lealtà usando la metafora del pugilato. In quello spettacolo sono coinvolti Romeo Tofani, Roberta Sarti e  Corrado Bega, tre colonne di Skenexodia. Il 23 gennaio invece festeggeremo il decennale di LA STANZA DEI GLICINI con il debutto romano di uno spettacolo di grande successo della nostra storia passata. Eleonora Bucci tornerà a vestire i panni di Eloide, mentre gli altri ruoli saranno interpretati da Marta Longo e le new entry  William Moreschi e Vincenzo Amoruso. Non finisce qui perché, a sorpresa, a gennaio debutterà anche la nuova edizione de L’ULTIMO GIORNO DEL CIRCO.  Dico a sorpresa in quanto non era prevista nei programmi, ma a seguito di un concatenarsi di fattori è nata quest’opportunità ed essendo un testo che funziona ho voluto cogliere al balzo l’occasione. Il riallestimento di questo mio testo onirico prevede la presenza di Vincenzo Filice e Alessandra Viganò.

Basterebbero già questi tre titoli a farci attendere gennaio con curiosità, ma non saranno gli unici nuovi progetti che si aggiungeranno al vostro già fitto repertorio, giusto?

No sono previsti parecchi debutti, provo ad andare a memoria in ordine di debutto… S’inizia a febbraio con al nostra versione di MIRRA di Vittorio Alfieri, in una chiave di lettura originale che porta il dramma in una forma in prosa ambientata ai nostri giorni e nel periodo natalizio. Il cast è composto da Simone Derose, Caterina Miccoli, Lorenzo Capineri e Roberta Sarti. Si prosegue con un riallestimento di MRS BOVARY che torna in scena con Marco Berti e Caterina Miccoli. Ci sarà poi una collaborazione interessante con la messinscena del testo IL FUTURO NON ESISTE e la nuova edizione di RE LEAR che acquista il sottotitolo THREE IDENTICAL ROLES perché è un passaggio in più della mia personale ricerca su questo testo che penso condensi tutte le caratteristiche dell’essere umano.

Proprio per questo progetto ci sarà la possibilità di nuovi innesti nel già folto numero di attori che partecipano alle iniziative di Skenexodia.

Sì sono settimane di casting a livello nazionale per questa nuova produzione. Come dico sempre essendo una piccola realtà indipendente che non riceve finanziamenti o contributi, ma da vent’anni si muove solo con le proprie gambe è una responsabilità grande avere oltre trecento candidature di professionisti con curriculum validi. Mi responsabilizza molto e mi fa capire che stiamo lavorando bene.

L’essere indipendenti sicuramente ha dato la possibilità al gruppo di esprimere il proprio stile e la propria specificità: i vostri spettacoli sono indubbiamente riconoscibili e portano l’attore al centro del progetto. Ma quali sono le difficoltà?

Le difficoltà sono quotidiane perché, come si parla spesso tra colleghi, ci si confronta con un ‘’piano superiore’’ in cui la meritocrazia non è il valore principale. Mi capita di contattare teatri e di venire completamente ignorato nonostante dia contatti, riferimenti, link video e la storia di Skenexodia sia facilmente accessibile con un click sui motori di ricerca.  Ogni data è frutto di un lavoro di contatti, sopralluoghi, rapporti umani e sono orgoglioso del lavoro fatto sinora, ma se le cose fossero più semplici non mi dispiacerebbe insomma…

Il cinema è un capitolo chiuso o tornerà nel 2025?

Ho una sceneggiatura A LITTLE LESS CONVERSATION che mi piacerebbe realizzare da diversi anni, ma ancora non si sono incastrate le situazioni, chissà che non succeda adesso…

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