Gran Teatro Reinach, nuova commissione in prima assoluta inaugura la stagione lirica 2021 2022 del Teatro Regio di Parma

GRAN TEATRO REINACH

NUOVA COMMISSIONE IN PRIMA ASSOLUTA

INAUGURA LA STAGIONE LIRICA 2021 2022

DEL TEATRO REGIO DI PARMA

L’atmosfera e le ambientazioni del Teatro Reinach

rivivono nell’operetta commissionata in prima assoluta dal Teatro Regio di Parma,

con la drammaturgia di Sergio Basile, la regia di Marco Castagnoli,

le musiche di alcune tra le più popolari operette arrangiate da Alessandro Palumbo,

eseguite dall’Orchestra Rapsody diretta da Gianluca Martineghi.

In scena Alfonso Antoniozzi, Giuseppe Verzicco, Eleonora Buccarini, Lucrezia Drei,

Valentino Buzza, Claudia Urru, Manuel Amati, Marco Bussi, Chiara Tirotta,

Massimo Fiocchi Malaspina, Filippo Lanzi, Thomas Rizzoli.

Teatro Regio di Parma

sabato 11 dicembre2021, ore 20.00

domenica 12 dicembre 2021, ore 15.30 

Il Teatro Reinach rivive al Teatro Regio di Parma e ne inaugura la Stagione Lirica 2021-2022. Gran Teatro Reinach è l’operetta in prima esecuzione assoluta commissionata dal Teatro Regio di Parma in debutto sabato 11 dicembre alle ore 20.00 e domenica 12 dicembre 2021 alle ore 15.30 con la drammaturgia e i testi di Sergio Basile, la regia di Marco Castagnoli, le scene di Franco Venturi, i costumi di Lorena Marin, le luci di Andrea Borelli, le coreografie di Luisa Baldinetti. 

La vedova allegra (Franz Lehàr, 1905), Cin ci la (Virgilio Ranzato, 1925), Il paese dei campanelli (Carlo Lombardo, Virgilio Ranzato, 1923), Al Cavallino bianco (Ralph Benatzky, 1929), Scugnizza (Mario Pasquale Costa, 1922), Addio giovinezza! (Giuseppe Pietri, 1911 circa), Il Paese del sorriso (Franz Lehàr, 1923), Ballo al Savoy (Paul Abraham, 1930 circa), L’acqua cheta (Giuseppe Pietri, 1920 circa), Orfeo all’inferno (Jacques Offenbach, 1858) sono alcune delle operette composte nell’arco di quasi un secolo di cui il Reinach fu tempio cittadino: la Compagnia italiana di operette Roses dal 10 al 14 marzo 1944, due mesi prima dei bombardamenti delle forze alleate che il 13 maggio 1944 distrussero definitivamente il Reinach, portava in scena due spettacoli al giorno, nonostante la guerra, l’occupazione nazista, riscuotendo grande successo e infondendo allegria e speranza in un momento così tragico della nostra storia. 

Distrutto e non più ricostruito, il Teatro Reinach, a 155 anni dalla sua nascita nel 1867, a seguito della donazione alla città di Parma del banchiere Oscar Reinach, e a quasi 80 anni da quel tragico sabato di primavera, torna a vivere e le musiche di quelle celebri operette a rievocarlo nei nuovi arrangiamenti di Alessandro Palumbo, eseguite dall’Orchestra Rapsody diretta da Gianluca Martineghi.

In scena la leggerezza e la vivacità di quelle melodie, sullo sfondo delle tragedie che imperversavano al di fuori delle mura del teatro, sono incarnate da Alfonso Antoniozzi (Il Suggeritore, per la prima volta al Teatro Regio in veste anche di attore), Giuseppe Verzicco (Mino, per la prima volta al Teatro Regio), Eleonora Buccarini (Caterina, per la prima volta al Teatro Regio), Lucrezia Drei (Adalgisa), Valentino Buzza (Natale), Claudia Urru (Alba, per la prima volta al Teatro Regio), Manuel Amati (Lazzaro), Marco Bussi (Achille, per la prima volta al Teatro Regio), Chiara Tirotta (Mercede, per la prima volta al Teatro Regio), Massimo Fiocchi Malaspina (Maestro Brustolon), Filippo Lanzi (Attila Bottazzi), Thomas Rizzoli (Maggiore Kessler).

Gran Teatro Reinach non racconta le operette, – scrive il regista Marco Castagnoli – ma da esse trae motivo per raccontare le vicende dei protagonisti. Proprio il Reinach, a cui si ispira lo spettacolo, accoglie l’incontro fra due generazioni, due mondi distinti che attraverso il comune “fuoco sacro” del teatro si fondono, costituendo la linea principale della storia: il mondo del Suggeritore, fulcro centrale della vita del Teatro, e i giovani che in quel luogo trovano rifugio dopo un’azione partigiana. Il loro incontro sarà la miccia che coinvolgerà tutti nella realizzazione di un vero e proprio “spettacolo nello spettacolo” che tenterà di salvare loro la vita. E forse anche quella del Reinach?”.

“La dimensione di teatro nel teatro, che fa da colonna portante dello spettacolo” – prosegue Castagnoli “è doppiamente significativa non solo perché la vicenda si ambienta proprio sul palcoscenico del Teatro Reinach, ma anche perché proietta i protagonisti in un’atmosfera di speranza, gioia e vitalità che si contrappone in modo stridente al contesto della guerra incombente, dell’occupazione nazifascista e della minaccia costante delle bombe. Gran Teatro Reinach evoca un mondo passato, ma mai dimenticato, che tiene insieme ricordi e tratti di realtà storica in un intreccio in cui divengono sovrapposti e indistinguibili, come spesso accade a chi al Teatro ha dedicato la propria vita e che dal Teatro ha ricevuto in cambio le ragioni di vivere”.

Commissionato dal Teatro Regio di Parma con l’intento di portare in scena un’operetta che ricreasse l’atmosfera e lo spirito del teatro distrutto, Gran Teatro Reinach è stato frutto di un lavoro durato diversi mesi, che ha coinvolto, di pari passo, l’intero team creativo: “la vera sfida – aggiunge Marco Castagnoli “è stata trovare il giusto equilibrio tra la vicenda storica e quella immaginaria e sul piano scenico tra le parti in prosa e la drammaturgia musicale, nel contesto in cui la messinscena e la scrittura dello spettacolo hanno viaggiato sullo stesso binario fin dall’inizio del progetto”.

In meno di un secolo di vita il Teatro Reinach, poi ribattezzato “Paganini” nel 1938, costituì un punto di riferimento per una grandissima varietà di spettacoli. “Con la sua scomparsa si apre una ferita, mai forse rimarginata del tutto, nel cuore della città, nel Piazzale della Pace – scrive il drammaturgo e librettista Sergio Basile. Il Teatro Reinach non è stato mai più ricostruito. Questa drammaturgia vuole restituire alla città un pezzo della sua storia: un edificio, un teatro in cui sono passati attori, cantanti, direttori d’orchestra, pubblico […]. Il Reinach è un politeama, sul suo palcoscenico passa ogni genere: opera, concerto, commedia, tragedia, dramma dialettale, illusionisti, maghi, pugili, il cinema, ma soprattutto l’operetta […]. Strana sorte quella del Reinach. Nacque come dono alla città di un banchiere tedesco, per dare una cornice dignitosa agli spettacoli più popolari: una specie di alter ego più domestico del Regio. Anche il Teatro Reinach fu opera di un parmigiano, come il teatro maggiore: Pancrazio Soncini. Poi rifatto da un grande parmigiano: Cleofonte Campanini, negli anni prima della Grande Guerra […]. Un omaggio postumo da parte del grande Teatro Regio verso lo sfortunato “fratello minore”.

PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO

Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di introduzione alle opere in programma al Teatro Regio: presenta Gran Teatro Reinach venerdì 3 dicembre 2021, ore 17.00, con la partecipazione di Sergio Basile e dei giovani cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, i soprani Alessia Merepeza, SooYeon Jung, Uladzilava Keizerava e i tenori Kazuki Yoshida, Lorenzo Marchi, accompagnati al pianoforte da Roberta Ropa, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Biglietti da 7,50 a 50 euro.

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. È inoltre possibile utilizzare i voucher di rimborso ricevuti a fronte degli spettacoli annullati per l’emergenza sanitaria. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su festivalverdi.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Glove ICT, CePIM, Oinoe, La Giovane, Agugiaro&Figna, Sicim, Mutti, Parmalat, Colser, Parmacotto, Grasselli. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. Hospitality Partner Novotel. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma Fondazione Monte Parma. La Stagione Concertistica è realizzati da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. ParmaDanza è realizzata in collaborazione con Arci Caos. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Verdi l’Italiano. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Azzali editori, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.

NOTE DI REGIA di Marco Castagnoli

Gran Teatro Reinach è uno spettacolo che trae ispirazione dal mondo dell’operetta, genere di grandissima fortuna specie negli anni in cui Gran Teatro Reinach è ambientato, gli anni ’40 del secolo scorso, esaltandone gli aspetti peculiari e riproponendone il sapore scenico. E da questo genere teatrale sono tratti i brani che compongono la parte musicale, scelti non solo in base alla loro popolarità ma anche secondo le diverse atmosfere che musica e libretto suscitano. Gran Teatro Reinach infatti non racconta le operette, ma da esse trae motivo per raccontare le vicende dei protagonisti, nella leggerezza e vivacità tipica del genere. Proprio il Reinach, a cui si ispira lo spettacolo, accoglie l’incontro fra due generazioni, due mondi distinti che attraverso il comune “fuoco sacro” del teatro si fondono, costituendo la linea principale della storia: il mondo del Suggeritore, fulcro centrale della vita del Teatro, e i giovani che in quel luogo trovano rifugio dopo un’azione partigiana. Il loro incontro sarà la miccia che coinvolgerà tutti nella realizzazione di un vero e proprio “spettacolo nello spettacolo” che tenterà di salvare loro la vita. E forse anche quella del Reinach?

La dimensione di teatro nel teatro, che fa da colonna portante dello spettacolo, è doppiamente significativa non solo perché la vicenda si ambienta proprio sul palcoscenico del Teatro Reinach, ma anche perché proietta i protagonisti in un’atmosfera di speranza, gioia e vitalità che si contrappone in modo stridente al contesto della guerra incombente, dell’occupazione nazifascista e della minaccia costante delle bombe. Gran Teatro Reinach evoca un mondo passato ma mai dimenticato, che tiene insieme ricordi e tratti di realtà storica in un intreccio in cui divengono sovrapposti e indistinguibili, come spesso accade a chi al Teatro ha dedicato la propria vita e che dal Teatro ha ricevuto in cambio le ragioni di vivere.

Dall’invito del Teatro Regio di Parma a mettere in scena un’operetta sul Teatro Reinach, il team creativo costituito da drammaturgo e regista insieme al direttore d’orchestra, e quindi a scenografo, costumista e coreografa, ha dato vita a una collaborazione creativa che sin dalle prime fasi ha coinvolto ciascuno e che è durata molti mesi durante i quali la vera sfida, sicuramente quella più difficile ed emozionante, è stata trovare il giusto equilibrio tra la vicenda storica e quella immaginaria e sul piano scenico tra le parti in prosa e la drammaturgia musicale, nel contesto in cui la messinscena e la scrittura dello spettacolo hanno viaggiato sullo stesso binario fin dall’inizio del progetto.

NOTA INTRODUTTIVA di Sergio Basile

Il 13 maggio 1944, vittima dei pesanti bombardamenti degli Alleati sulla città di Parma, termina la sua esistenza il Teatro Reinach, o Paganini, come si era “italianamente” chiamato dal 1938. Con la sua scomparsa si apre una ferita, mai forse rimarginata del tutto, nel cuore della città, nel Piazzale della Pace. Il Teatro Reinach non è stato mai più ricostruito. Questa drammaturgia vuole restituire alla città un pezzo della sua storia: un edificio, un teatro in cui sono passati attori, cantanti, direttori d’orchestra, pubblico, sensazioni, insuccessi. La storia del Reinach non è certo minore rispetto a quella del Regio. La parte più popolare della città passa dal Reinach. Il Reinach è un politeama, sul palcoscenico passa ogni genere: opera, concerto, commedia, tragedia, dramma dialettale, illusionisti, maghi, pugili, il cinema, ma soprattutto l’operetta, di cui il Reinach è il tempio, fino alla fine: la Compagnia italiana di operette Roses, dal 10 al 14 marzo 1944, due mesi prima della distruzione, porta in scena Madama di Tebe, di Carlo Lombardo, La donna perduta di Giuseppe Pietri, La vedova allegra di Franz Lehar, Amami Alfredo di Ettore Bellini, Acqua cheta di Giuseppe Pietri. La compagnia fa due spettacoli al giorno, nonostante la guerra, l’occupazione nazista, riscuotendo un grande successo. Strana sorte quella del Reinach. Nacque come dono alla città di un banchiere tedesco, per dare una cornice dignitosa agli spettacoli più popolari: una specie di alter ego più domestico del Regio. Anche il Teatro Reinach fu opera di un parmigiano, come il teatro maggiore: Pancrazio Soncini. Poi rifatto da un grande parmigiano: Cleofonte Campanini, negli anni prima della Grande Guerra.

Nella richiesta da parte del Sovrintendente del Regio di Parma, dottoressa Anna Meo, di una drammaturgia originale che avesse al centro il fenomeno “leggero” dell’operetta (e che ovviamente prevedesse l’esibizione anche di brani musicali celebri), mi è sembrato interessante riscoprire il vecchio e scomparso Teatro Reinach che dell’operetta, come dicevo prima, fu il tempio a Parma. Un omaggio postumo da parte del grande Teatro Regio verso lo sfortunato “fratello minore”, il Teatro Reinach, appunto.

Parma, 30 novembre 2021

Teatro Regio di Parma strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969

www.teatroregioparma.it

Teatro Regio di Parma

sabato 11 dicembre 2021, ore 20.00

domenica 12 dicembre 2021, ore 15.30

Durata complessiva 2 ore circa, compreso un intervallo

GRAN TEATRO REINACH

Operetta in tre atti su libretto di Sergio Basile

Musiche tratte da La vedova allegra, Cin ci la, Il paese dei campanelli, Al Cavallino bianco, Scugnizza, Addio, giovinezza!, Il Paese del sorriso, Ballo al Savoy, L’acqua cheta, Orphée aux Enfers 

Il Suggeritore              ALFONSO ANTONIOZZI

Mino                            GIUSEPPE VERZICCO

Caterina                       ELEONORA BUCCARINI

Adalgisa                       LUCREZIA DREI

Natale                          VALENTINO BUZZA

Alba                             CLAUDIA URRU

Lazzaro                        MANUEL AMATI

Achille                          MARCO BUSSI

Mercede                        CHIARA TIROTTA

Maestro Brustolon          MASSIMO FIOCCHI MALASPINA

Attila Bottazzi                 FILIPPO LANZI

Maggiore Kessler            THOMAS RIZZOLI

Maestro concertatore e direttore GIANLUCA MARTINEGHI

Arrangiamenti ALESSANDRO PALUMBO

Drammaturgia e testi SERGIO BASILE

Regia MARCO CASTAGNOLI

Scene FRANCO VENTURI

Costumi LORENA MARIN

Luci ANDREA BORELLI

Coreografie LUISA BALDINETTI

ORCHESTRA RAPSODY

Operetta in prima assoluta, commissione del Teatro Regio di Parma

STAGIONE LIRICA 2021-2022

Teatro Regio di Parma

11, 12 dicembre 2021

GRAN TEATRO REINACH

Operetta in prima esecuzione assoluta, commissione del Teatro Regio di Parma

12, 14, 15, 16, 21, 23 gennaio 2022

CARMEN

Musica di Georges Bizet

25, 27 febbraio 2022

LA FAVORITA

Musica Gaetano Donizetti

18, 20, 25, 27 marzo 2022

NORMA

Musica Vincenzo Bellini

26, 28, 30 aprile 2022

ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY

Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny

Musica Kurt Weill

CALENDARIO

OTTOBRE 2021

30 sab             15.30 e 18.00, Ridotto CARTOONS! per le famiglie

NOVEMBRE 2021

3 mer            20.30 ALEXANDER LONQUICH

17 mer             17.00 REGIO PARMA TEATRO DEL MONDO presentazione del libro

20 sab             15.30 e 18.00 RIGOLETTO. I MISTERI DEL TEATRO per le famiglie

25 gio             21.00 I SONNAMBULI Se non fosse per le donne

26 ven             10.00 LA BELLA ADDORMENTATA per le scuole

27 sab             16.00 LA BELLA ADDORMENTATA per le famiglie

28 dom           20.30 BEATRICE RANA

DICEMBRE 2021

3 ven              17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Gran Teatro Reinach

 4 sab             20.30 TRIO DI PARMA

  5 dom           20.30 EZRALOW DANCE Open

11 sab             20.00 GRAN TEATRO REINACH

12 dom           15.30 GRAN TEATRO REINACH

GENNAIO 2022

8 sab               17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Carmen

9 dom              20.00 CARMEN prova riservata agli under30

11 mar             15.30 CARMEN prova aperta

12 mer             20.00 CARMEN Opera A

14 ven              20.00 CARMEN Opera B

15 sab              17.00 CARMEN Fuori abbonamento

16 dom            15.30 CARMEN Opera D

19 mer             9.00, 11.00 IMPAROLOPERA per le scuole

21 ven              20.00 CARMEN Opera C

23 dom             15.30 CARMEN Fuori abbonamento

27 gio               11.30 Piazzale della Pace CERIMONIA IN MEMORIA DI VERDI

29 sab               20.30 BALLETTO DI ROMA Astor, un secolo di tango

FEBBRAIO 2022

3 gio             20.30 GIUSEPPE ALBANESE

5 sab             20.30 ALMAMIA DANZA PROJECT Carmen

15 mar           20.30 PARSONS DANCE

17 gio             20.30 ANDRÀS SCHIFF

19 sab            10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie

17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO La Favorita

20 dom           20.30 RICHARD GALLIANO

25 ven             20.00 LA FAVORITA Opera A

27 dom            15.30 LA FAVORITA Opera D

MARZO 2022

12 sab            17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Norma

14 lun             20.00 NORMA prova riservata agli under 30

16 mer            15.30 NORMA prova aperta

18 ven            20.00 NORMA Opera A

19 sab            10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie

20 dom           15.30 NORMA Opera B

21 lun             20.30 ANNA TIFU, GIUSEPPE ANDALORO

25 ven            9.00 e 11.00 DOLCE CENERENTOLA per le scuole

20.00 NORMA Opera C

26 sab            15.30 e 18.00 DOLCE CENERENTOLA per le famiglie

27 dom           15.30 NORMA Opera D

31 gio             20.30 BALLETTO YACOBSON DI SAN PIETROBURGO Giselle

APRILE 2022

9 sab             10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie

22 ven           17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Ascesa e caduta…

23 sab            15.30 e 18.00 CENERENTOQUA CENERENTOLA per le famiglie

24 dom           15.30 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY prova aperta

26 mar            20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera A

28 gio              20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera B

30 sab             20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera C

MAGGIO 2022

6 ven              20.30 BALLETTO DI PARMA Contemporaneamete

 8 dom           15.30 e 18.00 BLACK AIDA per le famiglie

20 ven             9.00 e 11.00 CENERENTOLA Grand Hotel dei sogni per le scuole

21 sab             15.30 e 18.00 CENERENTOLA Grand Hotel dei sogni per le famiglie

28 sab             20.30 NUOVO BALLETTO DI TOSCANA Quartetto per la fine del tempo

29 dom            17.30 DAVID RUSSELL

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