Giandomenico Guerra presenta il suo nuovo libro Surrealistix

Giandomenico Guerra con la sua scrittura limpida, ironica e mai banale, prende per mano il lettore e lo aiuta a entrare tra questi racconti che offrono stimolanti e sorrisi.

Oggi tra le nostre pagine incontriamo l’autore Giandomenico Guerra che ci presenta il suo nuovo libro Surrealistix… Che cosa rappresenta per lei la scrittura?

Una valvola di sfogo. Nel raccontare mondi surreali, rappresento la realtà sotto punti di vista plausibili, ma non concreti. Attraverso la scrittura riesco a uscire dalla realtà, con i suoi alti e i suoi bassi, ed entro in un mondo che posso plasmare secondo regole non impossibili, ma che sembrano esclusive. Quello che viene accentuata è la stranezza nelle situazioni.

Ci parli della sua raccolta:

‘Surrealistix’ è un’opera nella quale sono racchiusi 17 racconti di stampo surreale. Tra i generi trattati ci sono anche la fantascienza, come il racconto ‘La gatta di Zenone’, o il fantasy. È un viaggio fantasioso, molte volte ambientato in scenari futuri, anche se prossimi a noi. Tutto è diverso da quello che sembra, in mondi che sfidano personaggi che riusciranno, in molti casi, ad affermarsi.

Qual è lo scrittore da cui potrebbe trarre spunto?

Scrittori quali Jerome K. Jerome col suo ‘Tre uomini in barca’, oppure i vari testi comici di Achille Campanile, che ho letto, sono sicuramente per me una fonte di ispirazione. La mia passione per la fantascienza, che si evidenzia nei racconti di questo genere che ho composto, è interamente derivante dalle opere di Isaac Asimov, che seppure abbia uno stile completamente diverso dal mio, mi ha ispirato in parodie del genere che vogliono essere un tributo.

In Italia la letteratura non ha vita facile: ci sono più scrittori che lettori. Qual è la sua opinione?

I mezzi messi a disposizione dalla tecnologia hanno indubbiamente incoraggiato molti, data la maggiore facilità di approccio, alla scrittura. Io sono tra quelli che ha tratto beneficio da ciò, ma sono anche convinto che la lettura per uno scrittore sia un allenamento necessario perché i suoi testi siano di qualità. Il fatto che ci siano in Italia più scrittori che lettori, non può che incidere sulla qualità delle produzioni, che inevitabilmente, tende ad abbassarsi. La lettura è fondamentale per le idee, per la cultura, per la grammatica, per il lessico, ecc., cose che formano il bagaglio di uno scrittore, e senza il quale la profondità dei testi è minore.

Come sono nati i personaggi che troviamo dentro i suoi racconti?

Dalla fantasia. I personaggi, tranne alcuni presi dalla realtà, sono tutti, o quasi, gente comune che si muove nei mondi paralleli descritti in quest’opera, i quali, nonostante mezzi comuni, riusciranno a raggiungere il successo. E anche nei casi in cui questo non avviene, troveranno comunque il modo di consolarsi e di vivere un finale positivo.

Ha già in mente un nuovo progetto?

Ho due progetti. Uno che porto avanti da più di un anno e mezzo, e uno in parallelo. Sto infatti gestendo la pagina Facebook ‘Surrealistix’ nella quale pubblico periodicamente racconti brevi, cosa che porta via molto del mio tempo tra scrittura e correzione. Inoltre, sto per concludere un romanzo breve, sempre di genere surreale, nello stesso stile dei miei racconti, che rappresenta la prima volta in cui mi cimento in qualcosa di più lungo rispetto alle storie che ho pubblicato.

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