Pubblicato dalla casa editrice e discografica “Terre sommerse” di Roma il disco è tratto dallo spettacolo multimediale “La vita in musica” realizzato dai musicisti Dario Fraccalvieri, Pino Passarelli e Vincenzo Mazzoccoli.
Un’esperienza che fonde musica, teatro e radio in un racconto che esplora le diverse fasi dell’esistenza umana. Questo spettacolo guida il pubblico in un viaggio introspettivo, intrecciando diverse arti, per stimolare riflessioni profonde ed emozioni intense.
I tre musicisti sono Dario Fraccalvieri (chitarra classica), Vincenzo Mazzoccoli (vibrafono) e Pino Passarelli (marimba) e sono docenti di Strumento Musicale nonchè tutti Laureati in Conservatorio. Il progetto si arricchisce, nella parte finale, della splendida voce di Chiara Ceo, anch’essa laureata in Canto Jazz. L’intento primario di questo progetto è quello di sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, alla bellezza e ai veri valori della vita. Gli artisti sono particolarmente legati a questa finalità in virtù della loro professione di docenti.
L’idea del progetto è antecedente agli anni del Covid. Per motivi disparati ed è rimasta nel cassetto per anni. Probabilmente questo è stato un bene poiché nel tempo e con calma sono state aggiunte molte altre idee, soluzioni e persone. Sicuramente viviamo in un momento storico in cui i giovani appaiono molto confusi e disorientati, e questo i fautori del progetto possono constatarlo con mano quotidianamente, grazie alla loro professione di Docenti. L’utilizzo intensivo del cellulare, i riferimenti negativi proposti dai modelli di musica attuale, dalla Tv e dai social, contribuiscono fortemente a questo, non da ultimo l’assurda “moda” delle challenge attraverso cui la loro stessa vita viene messa in pericolo attraverso appunto il “gioco” di queste folli sfide. Di qui la “necessità” di offrire loro riferimenti positivi, musicali e non, provando a sensibilizzare alla bellezza, all’importanza ed ai veri valori della vita.
Così come accade nella vita, all’interno del disco, il ritmo gioca un ruolo di primaria importanza ed è così che per descrivere la nascita il progetto inizia con il brano “A child is born”, per poi continuare con il periodo dell’infanzia con il brano “The Flintstones”, per arrivare poi all’adolescenza con la Milonga e all’età adulta con il Tango, essendo l’età in cui solitamente ci si abbandona e si viene travolti dagli innamoramenti. Per cui “strappi”, accelerazioni, momenti più lenti, spostamenti di accenti, sincopi, tutti elementi che ritmicamente caratterizzano il Tango ma che ben rappresentano anche le “altalene” di emozioni tipiche della fase acerba dell’amore.
Per l’età senile gli artisti hanno fatto in modo che la pulsazione ritmica indice di vitalità, andasse pian piano dilatandosi, lasciando spazio ad una introspezione, a qualcosa di più spirituale. Di qui la scelta di inserire anche la Voce che fa da guida a questo viaggio interiore, come una sorta di “Virgilio dell’anima”. Per cui ecco “La chanson de vieux amants” scelta per il testo che descrive a pieno questa fase della vita.
Per la conclusione della vita stessa poi è stato scelto il brano “Nature Boy” in cui la ritmica scompare del tutto, lasciando spazio ad un andamento molto più libero, in cui il brano è stato spogliato di due strumenti, facendone rimanere uno solo, il Vibrafono, che per il suo suono limpido e cristallino ben si identifica con il momento etereo e conclusivo del nostro breve passaggio terrestre.
Fondamentale poi sopraggiunge la Voce, che attraverso le parole del testo ci invita a riflettere sul vero senso della vita: “La cosa più grande che tu possa mai imparare nel corso della vita, è semplicemente quella di amare ed essere amato in cambio”.
Ma questo e molto altro ancora è possibile trovarlo visitando il sito https://www.terresommersegroup.com/ !