D.H.O. – Dante Hors d’Oeuvre

D.H.O. – Dante Hors d’Oeuvre. Dal 6 al 9 settembre, alle 17, ritornano le “piccole letture dantesche”: l’anteprima di Dante2021
Quattro appuntamenti per stuzzicare l’appetito e la curiosità: prima di prendere parte al ricco convivio fatto d’incontri, spettacoli e letture della VII edizione diDante2021 (dal 13 al 17 settembre), “Dante Hors d’Oeuvre” (D.H.O.) offre un assaggio di illuminazioni dantesche, protagonisti quattro non specialisti, ma variamente impegnati nella vita culturale e sociale, pronti a condividere con il pubblico le loro esperienze di approccio all’opera di Dante. Dal 6 al 9 settembre, anche quest’anno gli incontri di D.H.O. – sempre ad ingresso libero come tutti gli appuntamenti di Dante2021 – comporranno un ritratto inusuale del Poeta, tracciato attraverso i ricordi dell’infanzia, della scuola o della vita professionale, all’orizzonte sempre quei versi così alti e insieme così vicini che sembra di poterli afferrare, discutere, riscoprire nel quotidiano di uno scrittore affermato, di una scrittrice esordiente, di un magistrato e di una giornalista, ognuno di loro impegnato alla ricerca della verità – storica, poetica o personale – sulle tracce del “viaggiatore” Dante.

Mercoledì 6 settembre, alle 17, il primo incontro sarà ospitato dal Museo Nazionale di Ravenna: questa felice collaborazione offre una significativa cornice a un appuntamento che si misura con la storia del XX secolo. Daniel Vogelmann, scrittore e fondatore della casa editrice Giuntina specializzata in letteratura e studi ebraici, commenterà il capitolo di Se questo è un uomo di Primo Levi nel quale il protagonista spiega il Canto di Ulisse a un compagno del campo di concentramento che vorrebbe imparare l’italiano. All’incontro interverrà anche il figlio dell’autore, Fabio Levi, presidente del Centro Internazionale di Studi Primo Levi.

Giovedì 7 settembre, sempre alle 17, il primo dei tre incontri che si svolgeranno invece in collaborazione e presso il Caffè Letterario di via Diaz. È la volta diLudovica Medaglia, fresca di esame di maturità e vincitrice nel 2016 del Premio Campiello Giovani con il racconto Wanderer (Viandante), prossimo certo del “pellegrino” dantesco alla ricerca della verità. Ludovica racconterà quanto Dante abbia contato e ancora conti nel suo approccio alla scrittura: a partire dal canto VI del Purgatorio, svelerà infatti La dolcezza della poesia.

Venerdì 8 settembre, ore 17, a farsi voce narrante è Giancarlo Montedoro, magistrato del Consiglio di Stato e scrittore. Se il precedente incontro ha ricordato l’invettiva politica di Sordello nel Purgatorio, è inaspettatamente la Vita nova a offrire questa volta l’occasione di applicare il punto di vista di Dante a un tema attualissimo quali il riconoscimento dei diritti umani, in particolare quelli delle donne. In Dante, il dolce stil novo e i diritti umani, Montedoro propone la propria interpretazione della poesia amorosa di Dante, mescolando la propria competenza di studioso di diritto all’esperienza di scrittore per suggerire nuove e stimolanti prospettive di lettura.

Sabato 9 settembre alle 17 Claudia Arletti, giornalista di punta del “il Venerdì di Repubblica”, conclude il ciclo di appuntamenti di anteprima con racconti e aneddoti del proprio vissuto dantesco – certo con molti spunti in comune con il pubblico – raccolti sotto il curioso titolo di Dante a Busto Arsizio. Una testimonianza di quanto Dante non “abiti” soltanto i libri di testo e gli studi specialistici, ma sia presenza viva, fonte d’ispirazione, ragione di dibattito e riflessione in ogni parte d’Italia e del mondo, padre della lingua italiana e simbolo di italianità, ma prima ancora compagno di vita per ognuno di noi.

www.dante2021.it

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