Chris Lavoro: al via un nuovo progetto solista “a impatto zero”. L’intervista

Un’avventura che parte dalla campagna toscana e che s’interseca indissolubilmente alle esperienze di vita, musicali e non, del suo protagonista. È uscito il 12 febbraio MATE Y BOMBILLA, nuovo singolo di CHRIS LAVORO e primo tassello del suo nuovo progetto solista. Gli abbiamo fatto qualche domanda per saperne di più:

1. Ciao Chris, Mate Y Bombilla è il primo singolo del tuo nuovo progetto solista. Come nasce?

Ciao ragazzi, Mate Y Bombilla è una piccola canzone d’amore, una sorta di spoken word su un beat funk soul, è una piccola gemma che mi è venuta in maniera naturale e che ho voluto lasciare così. Non ha una vera forma canzone, è più un’onda, una di quelle che ti gusti guardando il sole dorato a certe latitudini.

2. Tra tutte le tue esperienze musicali degli ultimi anni, ce n’è una in particolare che ha particolarmente influenzato la scelta di iniziare un nuovo capitolo solista?

Ho sempre creduto in un percorso personale ma allo stesso tempo ho anche voluto investire energie ed entusiasmo in tante collaborazioni, del resto mi chiamo Lavoro di cognome, e lavorare con qualcuno, specialmente se più saggio di me, mi fa crescere. 

Tra il 2019 e il 2020 c’è stato questo incredibile allineamento astrale per cui ho avuto il privilegio di suonare più di 90 date in tutto il mondo con Eros, un gigante, una creatura mitologica! Mi ha trasmesso moltissimo e spero di convogliare al meglio quest’energia, per cui a tour finito ho riportato gli strumenti in casa e ho iniziato a lavorare ai miei pezzi.

3. Cosa significa per te “Mate Y Bombilla”? Perché questo titolo?

Il mate, o meglio, la Yerba mate, è una sorta di infuso molto popolare in Argentina e in generale in Sud America, la bombilla è la cannuccia particolare che si usa per berlo. Sono un bevitore di mate, appunto, considera che è un antiossidante, un tonico, una cosa energetica e meditativa, ha un suo rituale, mi ci connetto molto e mi dà un gusto pazzesco prepararlo, berlo, condividerlo, la chiamano ’la bevanda dell’amicizia’. Potrei andare avanti ma poi mi date dell’invasato! 

Tornando al pezzo, per rendere l’idea di due persone veramente unite mi piaceva usare anche questa immagine, ’frigo e magnete, mate y bombilla’.

4. Quanto tutto quello ti gira intorno nella vita influenza il tuo songwriting? Intendo viaggi, esperienze extramusicali…

Cerco di essere aperto, mi sono sempre concesso dei viaggi, delle esperienze, mi trovo bene nel momento in cui mi chiudo la porta alle spalle e mi devo cimentare con un’altra lingua, un’altra attitudine. Mi sento Italiano, ovvio, ma sono altrettanto esterofilo, in termini di musica, cinema, letteratura, mi piace spaziare. Leggo Calvino ma anche Cortàzar, adoro Troisi ma anche Bill Murray. Siamo tutti cittadini del mondo, no?

Quando mi dicono che la mia musica ha un sound o un sapore internazionale sono al settimo cielo, che gli anglosassoni chiamano ‘nuvola 9’ ahah!

5. Il singolo è solo il primo di tanti altri brani. Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi?

Provo a mescolare parecchie cose che mi entusiasmano, a me piacciono quei personaggi con un percorso solido, trasversale, eclettico, mi piace chi va in esplorazione, penso ai Beatles, Beck, Battiato, Neffa, Eros, Jovanotti. Spero che con le dovute proporzioni ovviamente (!) il mio disco abbia un sapore del genere, un sapore ‘di viaggio’.

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