Il 21 e 22 febbraio 2025 torna AnthroDay, le giornate dedicate all’antropologia, con un programma ricco di incontri, laboratori e dialoghi interdisciplinari. Casa degli Artisti partecipa all’evento con quattro appuntamenti che vedranno protagonisti studiosi e artisti della residenza AAA Atelier Aperti per Artista.
Se in passato l’antropologia si è concentrata sulla conservazione delle culture in via di estinzione, oggi il suo sguardo si è spostato verso il futuro. La disciplina non si limita più a spiegare il presente con un occhio rivolto al passato, ma cerca di costruire un domani sostenibile, esplorando scenari inediti e possibili alternative ai modelli dominanti. L’edizione 2025 di AnthroDay, intitolata “Futuri, emergenti negati alternativi”, porterà l’antropologia nei quartieri, nelle scuole e negli spazi di lavoro, favorendo il dialogo tra ricerca e vita quotidiana.
Casa degli Artisti ha aderito all’iniziativa con quattro appuntamenti che approfondiranno il rapporto tra antropologia e arti visive, urbane e sonore. Il coordinatore di AnthroDay, Ivan Bargna, docente all’Università di Milano-Bicocca, sottolinea come il formato laboratoriale sia perfetto per favorire l’incontro tra antropologi e artisti. Entrambe le figure, infatti, lavorano spesso sulla marginalità e sviluppano pratiche che mescolano esperienza sensoriale e riflessione critica.
Gli appuntamenti in programma
Venerdì 21 febbraio
Ore 15.00 – #M27 TUTTA MIA LA CITTÀ
“Milano tra rigenerazione e speculazione 2023-2024”
Con Margherita del Piano (fotografa) e Giacomo Pozzi (antropologo, Università IULM di Milano)
Una riflessione sulla trasformazione urbanistica di Milano attraverso la fotografia. Un’indagine visiva sui nuovi distretti direzionali, le torri residenziali e gli interventi edilizi che stanno modificando il volto della città.
Ingresso libero.
Ore 17.00 – #M32 Utopie bandite!
“Calcestruzzo. Presente e futuro”
Con Nicola Di Giorgio (artista), Giacomo Pozzi (antropologo, Università IULM di Milano) e Riccardo Montanari (antropologo, Università di Milano-Bicocca)
Un laboratorio-conversazione in cui fotografia e parola diventano strumenti per esplorare il significato del calcestruzzo nel paesaggio urbano e nel nostro immaginario.
Su prenotazione.
Sabato 22 febbraio
Ore 11.30 – #M50 Utopie bandite!
“Esercizio di creazione e archiviazione di una nuova memoria storica”
Con Mariangela Bombardieri (artista) e Ivan Bargna (antropologo, Università di Milano-Bicocca)
Un dialogo sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale nella costruzione della memoria collettiva e nella creazione di narrazioni alternative. Il laboratorio prende spunto dal lavoro di Bombardieri.
Su prenotazione.
Ore 18.00 – #M32 Utopie bandite!
“La Furia del Ermitaño, un teatro sonoro della follia”
Con Manuel Contreras Vázquez (compositore e musicista cileno), Nicola Scaldaferri (etnomusicologo, Università di Milano) e Matteo Bianchi (Casa degli Artisti)
Un laboratorio tra arte e musica per esplorare le connessioni tra suoni, linguaggi e culture. Partendo dal lavoro di Contreras Vázquez, l’evento indaga le influenze e le modalità di percezione culturale nel plasmare futuri possibili.
Su prenotazione.
Un futuro possibile da costruire insieme
AnthroDay 2025 rappresenta un’opportunità unica per riflettere sul nostro presente e immaginare futuri diversi, in un dialogo tra antropologia e arti contemporanee. Non è solo un’occasione di approfondimento, ma un invito a partecipare attivamente alla costruzione di un futuro più sostenibile, inclusivo e creativo. I laboratori e le conversazioni in programma mirano a riscrivere il nostro rapporto con lo spazio urbano, la memoria storica e le pratiche artistiche, offrendo uno sguardo critico sulle trasformazioni in atto.
Per partecipare ai laboratori su prenotazione, è necessario scrivere a susanna.ravelli@itard.eu.