inQuieteatro, viaggio nelle scritture che le donne firmano per la scena all’Angelo Mai di Roma

inQuieteatro, viaggio nelle scritture che le donne firmano per la scena all’Angelo Mai di Roma – Dopo la brillante esperienza di Inquiete Festival di Scrittrici a Roma prende vita inQuieteatro un viaggio nelle scritture che le donne firmano per la scena. L’Angelo Mai di Roma, teatro indipendente e luogo di resistenza artistica e civile che ha recentemente compiuto quattordici anni è tra le realtà che hanno sostenuto Inquiete Festival di Scrittrici a Roma e si fa casa per questo nuovo esperimento. Qui un gruppo di artiste ha pensato e curato tre giorni di sguardi su donne, scena e scritture.  inQuieteatro coinvolge donne fortemente rappresentative delle tante declinazioni che la scrittura può assumere sulla scena. E allora, le presentazioni di libri che le sorelle maggiori di Inquiete scrittrici proponevano nel loro festival si trasformano in Chi è di scena, appuntamenti di incontro e dialogo con figure cardine della scena contemporanea. Cominciamo il 13 dicembre con Letizia Russo in dialogo con Fabiana Iacozzilli, continuiamo il 14 dicembre con Chiara Lagani in dialogo con Valentina Valentini e con Eleonora Danco e concludiamo il 15 dicembre con Elisa Casseri in dialogo con Gaia Manzini ed Emma Dante con Elena Stancanelli.  Ci sarà inoltre in ogni giornata un approfondimento sulla storia del teatro, Ritratto di Signora in cui si focalizzeranno figure di teatranti spesso dimenticate o sconosciute: le attrici di Ibsen, il ritratto di Isabella Andreini e quello di Aphra Ben a cura della Società Italiana delle Letterate. Questa prima esplorazione prevede anche un ritratto in assenza che Sarah Perruccio e Giorgina Pi delineeranno su Timberlake Wertenbaker, autrice di culto in tutto il mondo anglofono, definita dal Financial Times “la decana del teatro politico degli anni ‘80 e ‘90”. InQuieteatro apre la tre giorni con un incontro in cui sarà lanciata una ricerca statistica; alle studiose di InGenere sarà affidato il compito di estrarre nei prossimi mesi i numeri e le statistiche delle donne nel teatro italiano, come recentemente hanno fatto per l’industria letteraria, attraverso la descrizione di un ambiente e delle sue caratteristiche. Ogni giornata si chiude con un dj set, una selezione musicale che parte dal voodoo beats del kuduru angolese attraversa la downtempo dell’avant-garde elettronica e arriva alle melodie turkish delight curata da dj sempre diverse: Emilia Verginelli (13 dic), Martina Ruggeri ed Erika Galli di Industria Indipendente (14 dic) e Asia Argento (15 dic).

Il programma

Giovedì 13 dicembre
19:00 aperitivo d’apertura con inQuiete 
Lancio ricerca numeri donne nel teatro italiano
20:15 Ritratto di signora: Le attrici di Ibsen, a cura di Paola Bono (Società Italiana Letterate)
20:30 CHI E’ DI SCENA: Letizia Russo dialoga con Fabiana Iacozzilli.  Letture a cura di Bluemotion
22:00 dj set Emilia Verginelli

Venerdì 14 dicembre
19:00 CHI E’ DI SCENA: Chiara Lagani dialoga con Valentina Valentini
20:15 Ritratto di signora: Isabella Andreini a cura di Laura Fortini (Società Italiana Letterate)
20:30 CHI E’ DI SCENA : Eleonora Danco  dialoga con Eleonora Danco 
22:00 dj set Industria Indipendente

Sabato 15 dicembre
17:00 CHI E’ DI SCENA: Timberlake Wertenbaker raccontata da Sarah Perruccio con Giorgina Pi. Letture a cura di Bluemotion
18:30 Ritratto di signora: Aphra Behn, a cura di Serena Guarracino (Società Italiana Letterate)
19 CHI E’ DI SCENA : Elisa Casseri dialoga con Gaia Manzini. Letture a cura di Bluemotion 
20:30 CHI E’ DI SCENA: Emma Dante dialoga con Elena Stancanelli
22:00 dj set Asia Argento13 dicembre

Letizia Russo inizia a scrivere per il teatro nel 1998. Nel 2000 va in scena il suo primo testo, Niente e nessuno (una cosa finita). Con Tomba di cani riceve il Premio Tondelli nel 2001 e Premio Ubu nel 2003. Un’antologia dei suoi testi è pubblicata da Ubulibri. Tra i suoi titoli, rappresentanti in Italia e all’estero: Binario Morto – Dead End (2002, commissione del National Theatre di Londra per il festival Shell-Connections), Primo Amore (2003), Babele (2004), Edeyen (2005), Dare al Buio (2007), Blitz (2010), Per una donna e Cooking (2013), Se ci sei batti un colpo (2015), Filottete (2017). Ha curato la riscrittura di alcuni classici, tra i quali La trilogia della villeggiatura, di Carlo Goldoni, Madame Bovary, di Gustave Flaubert, Ivan, da I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij, Uno zio Vanja, da Zio Vanja di Anton Cechov e Il maestro e Margherita, di Michail Bulgakov. In Italia ha lavorato, tra gli altri, con Antonio Latella, Cristina Pezzoli, Serena Sinigaglia, Vinicio Marchioni. I suoi testi sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, greco, rumeno, slovacco. È traduttrice verso l’italiano dall’inglese e dal portoghese.  Ha insegnato dal 2006 al 2008 presso la Scuola Holden di Torino.  Nel 2017 inizia una collaborazione con la Biennale di Venezia diretta da Antonio Latella. Insieme a Linda Dalisi conduce il master di drammaturgia.

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Fabiana Iacozzilli è regista e direttrice artistica della Compagnia Lafabbrica. Dal 2013 è prodotta dal Teatro Vascello di Roma, dal 2015 collabora con CrAnPi associazione e dal 2017 con Carrozzerie N.O.T. Tutti gli spettacoli della sua compagnia sono il risultato di lunghi periodi laboratoriali in cui si predilige un processo di creazione collettiva. Con i suoi spettacoli vince l’Undergroundzero Festival di New York; il Play Festival di Milano (organizzato da ATIR e PICCOLO TEATRO); Il Bando di residenze interregionali CURA (Residenza IDRA e Teatro Cantiere Florida); Le Voci dell’anima; Il palio poetico-musicale Ermocolle; il premio Donna Mostra Donna; il Newcontaminate Art Festival; Teatri Abitati; il premio Teatro Belli/Martelive ed è finalista al Premio Scenario, In Box, Teatri del Sacro, Premio per le arti sceniche Dante Cappelletti. Nel 2011 viene selezionata per partecipare al Director Lab, progetto internazionale per settanta registi provenienti da tutto il mondo ed organizzato dal Lincoln Center (Metropolitan di New York). Dallo stesso anno diventa membro del LINCOLN CENTER DIRECTORS LAB. Nel 2014 debutta con la “Trilogia dell’attesa” al Piccolo Teatro di Milano. Attualmente collabora con la drammaturga Tiziana Tomasulo e gli attori della sua compagnia alla ripresa del progetto “Da soli non si è cattivi. Tre atti unici”,andato in scena al Teatro Vascello. Lavora inoltre al progetto LA CLASSE (Vincitore Progetto CURA; Finalista Teatri del Sacro e Premio alle Arti Sceniche Dante Cappelletti) che debutterà nella stagione 2018/2019

Venerdi 14 dicembre

Chiara Lagani attrice e drammaturga compone testi teatrali originali e affronta più volte lavori di rielaborazione e riscrittura di testi poetici e di letteratura non solamente teatrale.  Nel 1992 fonda a Ravenna con Luigi De Angelis Fanny & Alexander. Nell’elaborazione dei suoi progetti drammaturgici collabora con Stefano Bartezzaghi, Marco Belpoliti, Goffredo Fofi, Luca Scarlini. Tra i suoi lavori della compagnia Fanny & Alexander il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore e vincitore di due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità. Nel 2017-2018 Chiara Lagani, assieme a Fanny & Alexander, dà vita al progetto Amica geniale dedicato alla quadrilogia di Elena Ferrante.  Nel 2017 esce per I Millenni d Einaudi  I libri di Oz, tradotti e curati dall’autrice a partire dai testi originali e inediti in Italia di Frank Lyman Baum. Nello stesso anno, a Chiara Lagani viene consegnato il Premio Speciale dedicato all’Innovazione Drammaturgica assegnato nell’ambito del Premio Riccione.

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Valentina Valentini docente di arti performative e arti elettroniche e digitali alla Sapienza, Università di Roma. Ha dedicato vari studi storici e teorici al teatro del Novecento: Nuovo teatro Made in Italy (Bulzoni,2015), pubblicato in inglese da Routledge (New Theater in Italy: 1963-2013)  e il relativo sito web:  https://nuovoteatromadeinitaly.sciami.com/; Drammaturgie sonore (Bulzoni, 2012), Mondi, corpi, materie. Teatri del secondo Novecento (B. Mondadori, 2007 in inglese pubblicato da Performance Research Books, 2014), Dopo il teatro moderno (Politi,1989), Il poema visibile. Le prime messe in scena delle tragedie di Gabriele D’Annunzio (Bulzoni,1993), La tragedia moderna e mediterranea (Angeli, 1991); alle interferenze fra teatro e nuovi media (Teatro in immagine, Bulzoni, 1987) e alle arti elettroniche (Medium senza Medium, Bulzoni 2015; Le pratiche e Le storie del video, Bulzoni, 2003). Pubblica su riviste nazionali e internazionali (Performance Research, PAJ, Biblioteca Teatrale, Close Up, Imago). Ha diretto il Centro Teatr Ateneo, centro di ricerca sullo spettacolo, Sapienza, Università di Roma dal 2011 al 2015. E’ responsabile per Alfabeta2 del Teatro e del network sciami.com  e responsabile scientifica del progetto Incommon, vincitore del bando ERC 2015.

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Eleonora Danco Regista, Drammaturga, Performer, Attrice. Il suo ultimo lavoro dEVERSIVO, prodotto dal Teatro di Roma nel 2017, è stato record d’incasso della stagione ed è ripreso nel novembre 2018 all’interno di una personale dedicata all’artista, la “Trilogia Danco”. L’esordio è nel 1998, con Ragazze al muro. Nel 2000 vince il festival di Casalbuttano sulla nuova drammaturgia con Nessuno ci guarda. Seguono Ero Purissima, titolo anche di una raccolta dei suoi testi teatrali pubblicata da Minimum Fax (2003); Me vojo sarva’ (2005); Sabbia (2005); La Giornata Infinita (2007); Scroscio (2009); Squartierati (2011); Intrattenimento Violento (2012); Senza titolo 3 (2012); Donna numero 4 (2012), testo pubblicato da Skirà e prodotto da Expo 2015. Ha scritto su commissione ed è stata prodotta dal Teatro Stabile di Roma, Parma, Torino, Napoli, per Expò 20015 e Triennale di Milano. Ha realizzato documentari radiofonici e monologhi per Radio3. Nel 2014 ha scritto, diretto, e co\interpretato, il suo primo film N-CAPACE, prodotto da Rai Cinema e Mibac, BIBI Film. N-CAPACE ha vinto due menzioni speciali in concorso ufficiale al 32° Film Festival di Torino, è stato designato miglior Film dal Sindacato Critici Cinematografici Italiani 2015, oltre ad esser stato candidato al David di Donatello e ai Nastri D’argento e ad aver vinto il Ciak D’oro 2015 e diversi altri premi e riconoscimenti. Ha ideato e dirige seminari per attori professionisti e per adolescenti. In cinema ha lavorato, tra gli altri, con Daniele Luchetti, Nanni Moretti, Cristina Comencini, Marco Bellocchio, Michele Placido, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Ettore Scola. Scrittrice editorialista per il quotidiano il Messaggero nel 2007. Sta preparando una serie tv da lei ideata e diretta e per il teatro sta lavorando al progetto, Bocconi Amari-Semifreddo.

Sabato 15 dicembre

Timberlake Wertenbaker è nata a New York (1951) e vive a Londra da decenni ma è cresciuta in un piccolo villaggio di pescatori nei Paesi Baschi. È un’autrice di culto in tutto il mondo anglofono, definita dal Financial Times “la decana del teatro politico degli anni ‘80 e ‘90”.  Resident writer per la compagnia Shared Experience nel 1983 e al Royal Court Theatre dal 1984 al 1985, vincitrice di moltissimi prestigiosi riconoscimenti come il premio “Olivier for best new play” per Our Country’s Good (1988) o il “Writers’ Guild award for best play” ottenuto per Jefferson’s Garden (2016), Wertenbaker ha incontrato il teatro nella Grecia dei colonnelli negli anni ‘80, intuendone subito la capacità trasformativa e di arena sociale. Traduttrice di Marivaux, Sofocle, Eduardo tra gli altri; autrice di adattamenti per la radio come il recente Napolitan Novels dalla tetralogia de “L’Amica Geniale” di Elena Ferrante per BBC Radio 4 (2017); sceneggiatrice e attualmente Chair in Playwriting alla University of East Anglia, Wertenbaker è riconosciuta per l’arguzia e la raffinatezza della sua penna. Il suo universo drammatico è popolato di donne e uomini dislocati, spesso alle prese con lingue straniere e culture lontane. Personaggi che si trovano ai margini, o che scelgono il margine come spazio di libertà, mettendo in discussione il potere e le supposte verità assunte da quel potere.  Wertenbaker ha insistito su temi quali l’effetto del silenzio imposto su persone e popoli (The Love of The Nightingale, 1988; Credible Witness, 2001), lo scontro tra scienza e fede (After Darwin, 1998; The Laws of Motion, 2009), il superamento di convenzioni e limiti, la ricerca e la performance di un’identità (di genere e non solo) (New Anatomies, 1981; The Grace of Mary Traverse, 1985). Ha spesso usufruito del dispositivo meta-teatrale e ha ambientato molti suoi drammi in periodi storici lontani, affermando di poter così lasciare maggior spazio al lirismo, occupandosi di fatti e personaggi di sua invenzione o realmente esistiti e da lei rielaborati con preziosa libertà e autorevolezza.  In italiano è stata pubblicata nel 2011 per Editoria&Spettacolo la collezione “Teatro di Timberlake Wertenbaker” a cura di Maria Vittoria Tessitore e Paola Bono contenente Dopo Darwin, Testimone credibile e Le leggi del moto. Tradotto dalle curatrici e da Sarah M. Perruccio.

raccontata da Sarah Perruccio con Giorgina Pi

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 Elisa Casseri è nata nel Basso Lazio nel 1984 ed è laureata in Ingegneria Meccanica. Nel 2014, ha pubblicato il romanzo Teoria idraulica delle famiglie per Elliot e, nel 2015, ha vinto la 53° edizione del Premio Riccione per il Teatro con il testo L’orizzonte degli eventi – successivamente scelto per Italian Playwrights Project di Umanism. Autrice del blog «Memorie di una bevitrice di Estathè», collabora con la rivista «Nuovi Argomenti».

 dialoga con

Gaia Manzini è autrice di Nudo di famiglia (finalista  Premio  Chiara)  e  La scomparsa  di  Lauren  Armstrog (selezione  Premio  Strega,  finalista  Premio  Rieti),  entrambi  editi  da  Fandango.  Nel 2014  è  uscito   Diario  di  una   mamma  in  pappa  (Laterza)  e  nel  2017  Ultima  la  luce (Mondadori).  Suoi racconti  sono  comparsi  in  alcune  accolte  tra  cui  Che  cosa  ho  in  testa  (Baldini&Castoldi)  ed  è  tra  gli  autori  del  soggetto  di  Mia  madre,  ultimo  film  di  Nanni  Moretti.  Collabora con  Donna Moderna  e  con  Robinson,  l’inserto culturale della Repubblica.

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Emma Dante, classe 1967 drammaturga e regista fonda nel 1999 a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per “mPalermu” e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Nel 2001 vince il premio Lo Straniero come giovane regista emergente, nel 2003 il premio Ubu con lo spettacolo “Carnezzeria” come migliore novità italiana e nel 2004 il premio “Gassman” come migliore regista italiana e il premio della critica (Associazione Nazionale Critici del Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2005, vince il premio Golden Graal come migliore regista per lo spettacolo “Medea”. Ha pubblicato “Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana” con una prefazione di Andrea Camilleri (Fazi 2007) e il suo primo romanzo “via Castellana Bandiera” (Rizzoli 2008), vince il premio Vittorini e il Super Vittorini 2009. Nell’ottobre del 2009 le viene assegnato il premio Sinopoli per la cultura. Nel 2009 inaugura la stagione del teatro alla Scala con la regia di Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim. Dal gennaio 2011 gira in Italia e all’estero lo spettacolo “la trilogia degli occhiali”, pubblicato da Rizzoli, costituito da tre capitoli: Acquasanta, il castello della Zisa e Ballarini. Nell’aprile 2012 debutta a Parigi all’Operà Comique “La muta di Portici” di Auber diretta da Patrick Davin. Con “La muta di Portici” vince il premio Abbiati nel 2014. Nell’ottobre 2012 debutta, al teatro Olimpico di Vicenza, “verso Medea” tratta da Euripide. Nel 2013 presenta in concorso alla 70 edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film “Via Castellana Bandiera” tratto dall’omonimo romanzo. Il film vince i seguenti premi: Premio Soundtrack alla miglior colonna sonora, Premio Navicella, attribuito dalla Rivista del Cinematografo, Premio Lina Mangiacapre. Nel 2014 riceve l’incarico biennale di direttrice artistica del 67 ciclo di spettacoli classici al teatro Olimpico di Vicenza e debutta al Teatro Mercadante di Napoli “Le sorelle Macaluso” coprodotto dal Theatre National di Bruxelles e dal Festival d’Avignone all’interno del progetto “cities on stages”. Lo spettacolo vince il premio “Le Maschere” come miglior spettacolo dell’anno, il Premio della critica 2014 e il Premio Ubu per la regia e il Premio Ubu per il miglior spettacolo 2014. Nello stesso anno debutta al teatro Kismet di Bari “operetta burlesca” prodotto dalla compagnia sud costa occidentale. Nel 2014 Emma Dante diventa regista principale al teatro Biondo e direttrice della “scuola delle arti e dello spettacolo” costituita all’interno del teatro stabile della città di Palermo. Alla fine del primo corso della scuola da lei diretta nasce lo spettacolo “Odissea A/R”. Nel 2014 vince il premio De Sica per il teatro e il Premio Ipazia all’eccellenza femminile. Nel 2015 inaugura la stagione del teatro Massimo con Gisela! Di Hans Werner Henze. Nel 2016 al Teatro dell’Opera di Roma firma la regia de La Cenerentola di Rossini diretta da Alejo Perez. Nel 2017 inaugura la stagione del Teatro Massimo con “Macbeth” di G. Verdi diretto da Gabriele Ferro. Il 28 febbraio 2017 debutta al Teatro Strehler “Bestie di scena” coprodotto dal Piccolo Teatro di Milano, Atto Unico/ Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Biondo di Palermo e Festival d’Avignon. Il 9 aprile 2017 debutta al Teatro Comunale di Bologna il dittico: “Voix Humaine” e “Cavalleria Rusticana” diretto da Michele Mariotti. A luglio 2017 debutta a Spoleto – 60° edizione Festival dei Due Mondi “La scortecata” coprodotto da Fondazione Festival dei Due Mondi – Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale – Teatro Biondo di Palermo. “Eracle” di Euripide con la sua regia, nella traduzione di Giorgio Ieranò, ha inaugurato il 54° Festival al Teatro Greco di Siracusa a maggio 2018.

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 Elena Stancanelli Fiorentina di nascita e di studi (laureata a Firenze in Lettere moderne), si trasferisce a vivere a Roma, dove ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica. Intraprende la carriera letteraria, partecipando al Premio Giuseppe Berto e vincendolo con Benzina, pubblicato da Einaudi nel 1998. Da quest’ultimo e dal suo successivo romanzo, Le attrici (2001, Einaudi), la regista Monica Stambrini ha tratto il film Benzina (2001). Collaboratrice stabile del quotidiano La Repubblica, scrive anche su il manifesto e l’Unità. Ha partecipato all’album tributo ai DiaframmaIl Dono cantando la canzone Amsterdam. Nel 2016 il suo La femmina nuda è candidato al Premio Strega e vincitore del Premio Vittoriano Esposito.

Gli incontri saranno a offerta libera e accessibili a tutte e tutti.

L’ingresso è riservato ai soci Arci. All’Angelo Mai è possibile rinnovare la tessera Arci o iscriversi per la prima volta. Al link di tesseramento https://portale.arci.it/preadesione/angelomai  è anche possibile pre iscriversi per poi ritirare la tessera direttamente all’Angelo Mai.  La tessera Arci costa 5 euro ed è valida fino a fine settembre 2019. Con questa tessera puoi accedere a un’intera stagione di attività, eventi e manifestazioni presso tutti i circoli Arci d’Italia.

13 14 15 dicembre 2018

ANGELO MAI

Via delle Terme di Caracalla 55, Roma

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