La possibile scomparsa degli insetti è più drammatica della distopia del romanzo I ditteri di Marco Visentin

La possibile scomparsa degli insetti è più drammatica della distopia del romanzo I ditteri di Marco Visentin. La realtà supera ogni immaginazione: la possibile scomparsa degli insetti è più drammatica della distopia del romanzo “I ditteri” di Marco Visentin
La scomparsa del 76% degli insetti alati negli ultimi 27 anni in 63 aree naturali della Germania, riportata dalla rivista scientifica multidisciplinare Plos One, è più catastrofica dell’ipotesi di trasferimento dei geni delle mosche negli uomini descritta nel mio romanzo, che è definibile come distopico”, è quanto afferma l’autore del libro “I ditteri”, Marco Visentin, pubblicato poche settimane fa dalla casa editrice Licosia.
La distopia – ricorda Visentin – è il contrario dell’utopia: è un mondo indesiderabile che però ha in sé caratteristiche politiche, economiche, sociali e ambientali, molto simili a quelle del nostro mondo. Ma una così radicale diminuzione degli insetti è qualcosa di inquietante. Significa minori possibilità di impollinazione delle piante e aumentata carenza di cibo per le specie che si nutrono di questi animali, con conseguenze pericolose per l’intero ecosistema. Questo è un vero mondo indesiderabile”.
L’autore del romanzo di cui i media si stanno occupando con attenzione e che stanno recensendo molto positivamente (qui l’ampia rassegna stampa) nota come spesso, ultimamente, l’informazione si sia interessata a notizie sugli insetti, dalla ricomparsa in Italia di malattie infettive di cui sono vettori le zanzare, alla mosca di 17 milioni di anni fa imprigionata nell’ambra, alla possibilità di vendere nell’Unione Europea insetti da mangiare a partire dal 1° gennaio 2018, all’invasione di cimici asiatiche, ma la notizia della scomparsa di tre quarti degli insetti tedeschi in determinate aree è davvero grave.
Le cause di questo fenomeno non sono ancora note. Ma pare certo che concorrano l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi, e la riduzione delle superfici selvatiche. “Anche nel mondo distopico che io ho immaginato ne ‘I ditteri’ – conclude Visentin –, si ha una radicale compressione delle aree naturali, che cedono il passo all’industrializzazione e alla cementificazione scriteriate. L’unica possibilità di godere del paesaggio si ha in parchi divertimento dove la natura è replicata artificialmente. Ma almeno le mosche che partecipano al romanzo esistono. La realtà contemporanea è così catastrofica che potrebbe impedire persino l’immaginazione degli insetti che caratterizzano la mia distopia”.
Il romanzo “I ditteri” è stato premiato per l’idea narrativa e il primo capitolo nell’ambito della rassegna di creatività Enzimi del Comune di Roma.

NOTA BIOGRAFICA – MARCO VISENTIN

Marco Visentin nasce nel 1971 a Roma. È laureato in filosofia, disciplina che insegna in un liceo romano. Si è dedicato alla scrittura professionale, come giornalista e copywriter per siti inerenti al mondo della scuola, degli enti locali e dello spettacolo dal vivo. Come narratore, ha pubblicato racconti per Einaudi, Adnkronos Libri, e testate locali. L’idea e il capitolo iniziale de I ditteri sono stati premiati nella rassegna di arte giovanile Enzimi nel 2000. La trama è stata sviluppata successivamente fino alla stesura del romanzo, che è il primo dell’autore.

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