Incontri e racconti: Luca Ricciardi e il catasto onciario

Incontri e racconti: Luca Ricciardi e il catasto onciario – Incontri e racconti: Luca Ricciardi e il catasto onciario – Registri, documenti, archivi e antichi faldoni rappresentano fonti preziose per la ricostruzione della nostra storia. Dietro ogni foglio c’è prima di tutto una mano che lo ha scritto che a sua volta avrà una famiglia, vivrà in un contesto e in un’epoca, in seconda battuta dietro ogni foglio c’è una società che avrebbe letto e conservato quanto lì vi era scritto.

 

Nella stagione del Teatro Bertolt Brecht dedicata all’incontro e al racconto, una preziosa videoteca della memoria le fonti scritte non potevano essere trascurate.

 

Relatore d’eccezione dell’appuntamento di Sabato 2 Marzo alle 18:00 presso il teatro di Via delle Terme Romane sarà Luca Ricciardi, studioso di storia locale con l’introduzione dello storico e archivista Vincenzo De Meo.

 

Il narratore racconterà al pubblico della recente pubblicazione del Catasto Onciario del nostro territorio, con cui Carlo di Borbone nel 1700 puntò a dare stabilità e potere alla monarchia. Il Catasto si proponeva di colpire privilegi ed esenzioni che mettevano al riparo il clero e la nobiltà da tasse ed imposte, che gravavano esclusivamente sulle classi più povere della società.

 

Un documento ricco di informazioni, che può permettere qualsiasi registro di lettura e tipo di ricerca, da quello sulla popolazione, a quello sul territorio, da quello sugli animali a quello sulla produzione agricola, da quello sulla toponomastica a quello sulle istituzioni ecclesiastiche. Maranola e Castellonorato, Mola e Castellone, Formia e Gaeta, i loro borghi prendono vita grazie alla descrizione di un passato e di uno stile di vita non così lontano.

 

Ascoltare il racconto di Luca Ricciardi  ed il suo Catasto Onciario sarà come aprire una finestra su alcuni capitoli della nostra vita, e sarà, soprattutto, un modo per ricordare l’antico modello agricolo non sia così lontano come potrebbe sembrare, e come, per alcuni aspetti, “quel” tipo di società sia ancora presente nella nostra vita. Molte delle tipologie contrattuali legati alla pastorizia ed all’allevamento degli animali sono ancora vigenti e numerose sono le abitazioni e i territori gravati da diritti enfiteutici e livellari. Ma è soprattutto l’anima di questa società che è ancora viva e presente, e sarà fondamentale per passare direttamente dal passato al futuro.

 

E’ presente nelle generazioni di quarantenni, e di chi è avanti negli anni, mentre è affievolita, fin quasi a scomparire in quelle più giovani. “Incontri e racconti” diventa il nonno per antonomasia, un cantore o custode virtuale della memoria fruibile e disponibile per le future generazioni.

 

 

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