Tassisti donano il sangue per i bambini

I tassisti della capitale: donare sangue per i bambini, soprattutto d’estate, la “corsa” più importante del 3570

L’impegno del gruppo Donatori Sangue della Cooperativa Radiotaxi 3570 a favore della cultura della donazione e dei piccoli dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù 

Roma, 2 Agosto 2011 – Il gruppo Donatori Sangue 3570 ha promosso questa mattina una nuova iniziativa sociale: l’allestimento temporaneo di un centro mobile per i prelievi per la donazione di sangue a favore dei piccoli ricoverati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e di tutte le persone bisognose di trasfusioni o di emoderivati, all’interno della storica centrale della Cooperativa (in Via del Casale Lombroso 167).

87 tassisti sono stati assistiti da medici e personale sanitario del Bambino Gesù in questo appuntamento, fortemente voluto nel periodo estivo, proprio quando le donazioni diminuiscono, mentre le esigenze di cura e assistenza dei bambini sono ancora più elevate. Ciò ha consentito di raccogliere ben 74 unità di sangue, e ancora di più ne potrebbero essere messe a disposizione in occasione di una seconda donazione, che si svolgerà sempre con le stesse modalità, il prossimo 20 settembre.

Animato da un grande amore per il prossimo e distinto nelle sue iniziative da un proprio logo, il gruppo Donatori Sangue 3570 si compone di oltre 500 persone, numero che è destinato a crescere, in considerazione della volontà espressa da altri soci di aderire entro la data della prossima raccolta. E per ragionare sulle potenzialità di questo gruppo, basti pensare che la Cooperativa si compone attualmente di oltre 3700 tassisti.

“Spesso si dimentica che chi veste i panni del tassista è un papà o una mamma, o comunque un professionista sensibile che vuole mettersi al servizio del prossimo. Il gruppo Donatori Sangue 3570 vuole ricordare proprio questo, e lo fa nel migliore dei modi, collaborando con un’eccellenza nella pediatria in tutta Italia”. Ha dichiarato Loreno Bittarelli, Presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570.

“Indipendentemente da dove si va a donare il sangue, è essenziale ricordare a tutti che si tratta di un gesto necessario per consentirci di salvare molte giovani vite – sottolinea il professor Giancarlo Isacchi, responsabile del Servizio Immunotrasfusionale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – e che diventare donatori abituali è anche un modo per tenere costantemente sotto controllo la propria salute, grazie agli esami a cui si viene sottoposti. Insomma, è un gesto che fa bene due volte, a se stessi e agli altri”.

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