MoRE vince il Concorso i8 – spazi indipendenti di ArtVerona

MoRE vince il Concorso i8 – spazi indipendenti di ArtVerona. Ieri domenica 15 ottobre 2017 MoRE – a museum of refused and unrealised art projects con il progetto LET’S GO MoRE! si è aggiudicato il premio del Concorso i8 di ArtVerona, format dedicato alle realtà indipendenti italiane che sperimentano la ricerca nei linguaggi del Contemporaneo, ideato e curato da Cristiano Seganfreddo e realizzato grazie al sostegno di AMIA – Azienda Multiservizi di Igiene Ambientale.
La Giuria – composta da Cristiano Seganfreddo, direttore di Progetto Marzotto;Massimiliano Tonelli, direttore di Artribune, storico media partner del progetto; Riccarda Mandrini, Art Market consultant e VIP Relations di ArtVerona; Simone Ciglia e Giulia Ferracci, rispettivamente ricercatore e curatrice della piattaforma The Independent del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, partner di progetto e Maurizio Alfeo, Direttore Generale di AMIA, ha individuato MoRE – a museum of refused and unrealised project come migliore progetto declinato sul tema indicato quest’anno, il viaggio.

AMIA, ha assegnato un premio di 2.000 euro, con la seguente motivazione espressa della Giuria: “Il Premio quest’anno va a MORE per il rigore scientifico della ricerca accademica, la sua accessibilità, per la sua prospettiva di crescita contenutistica e di sostenibilità”.
A questo, si aggiunge un secondo riconoscimento, il FOCUS sul numero di Novembre di Artribune.
Il MAXXI, inoltre, in occasione di The Independent a marzo/aprile 2018 dedicherà a MoRE un wall.

LET’S GO MoRE! A journey in the unrealised and refused art projects of XX and XXI centuries, a cura di Ilaria Bignotti, Elisabetta Modena, Marco Scotti, Valentina Rossi e Anna Zinelli, ha presentato alcuni progetti sul tema del viaggio, tratti dall’archivio digitale di MoRE, ideati ma mai realizzati da Davide Bertocchi, CRASH! (Scott King e Matthew Worley), Giovanni Ozzola, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Erwin Wurm: dal Regno Unito al Sud America, dall’Est Europa all’Italia, il sito moremuseum.org si traduce in una sempre più ampia mappatura, per tappe concettuali e tematiche, di progetti non realizzati o rifiutati, dal libro d’artista alla grande installazione ambientale, dal video alla performance.

Cos’è MoRE – a museum of refused and unrealised art projects
Nei suoi primi cinque anni di vita MoRE, il museo virtuale dei progetti artistici non realizzati, ha acquisito progetti di artisti di rilievo internazionale nel panorama dell’arte contemporanea, che hanno aperto i propri archivi personali, e condiviso pubblicamente le loro idee che per qualche motivo non hanno visto la luce: Valerio Berruti, Davide Bertocchi, Bianco-Valente, Ivo Bonacorsi, David Casini, Siliva Cini, Mathis Collins, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Mario Cresci, Matthew Darbyshire, Maria Adele Del Vecchio, Jeremy Deller, Braco Dimitrijević, Emilio Fantin, Flavio Favelli, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ibro Hasanović, Debora Hirsch, Marijan Jevsovar, Hassan Khan, Julije Knifer, Kensuke Koike, Invernomuto, Ivan Kozaric, G. Küng, Ugo La Pietra, Runo Lagormasino, H.H. Lim, Claudia Losi, Mangelos, Elio Marchegiani, Eva Marisaldi, MASBEDO, Sandro Mele, Sabrina Mezzaqui, Jonathan Monk, Liliana Moro, Davide Mosconi, Giovanni Ozzola, Giulio Paolini, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Antonio Scaccabarozzi, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Duro Seder, Sissi, Veit Stratmann, Annika Ström, Sabrina Torelli, Gian Maria Tosatti, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Enzo Umbaca, Marco Vaglieri, Josip Vanista, Grazia Varisco, Kostis Velonis, Luca Vitone, Silvio Wolf, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.
Il sito www.moremuseum.org è composto da un archivio di progetti interamente in formato digitale reso possibile anche grazie alla collaborazione con il centro CAPAS dell’Università degli Studi di Parma, uno spazio riservato a esposizioni temporanee, e una sezione destinata a ospitare interventi critici e approfondimenti sul tema del “non realizzato”. Con questo obiettivo, intorno a MoRE si è costituito un network di professionisti provenienti dal mondo dell’arte contemporanea, storici dell’arte, critici, curatori e esperti del settore, che contribuiscono con le loro diverse professionalità alla crescita del progetto nell’ambito dell’associazione culturale Others.

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