La leggenda del grande inquisitore, prima internazionale al Teatro Remigio Paone di Formia

La leggenda del grande inquisitore, prima internazionale al Teatro Remigio Paone di Formia. Sabato 1 Novembre alle 20:30 e Domenica 2 Novembre alle 18 presso il Teatro Remigio Paone di Formia la prima internazionale de “Il Miracolo, l’Autorità, il Mistero … La Leggenda del Grande Inquisitore”, lo spettacolo liberamente ispirato al testo di F. Dostoevskij prodotto dall’Ipab SS. Annunziata, dalla Fondazione Alzaia e dai Teatri Riuniti del golfo.

 

La regia è firmata da Lello Serao della compagnia Libera Scena Ensemble di Napoli con Paolo Cresta nel ruolo dell’Inquisitore, 16 attori in scena e le scenografie di Carlo De Meo.

 

Da sempre una domanda ha pervaso la mente del lettore che si è approcciato all’opera di Dostoevskij: chi ha ragione tra i due? Il vecchio inquisitore che vuole liberare gli uomini dalla Libertà o Cristo che del Libero Arbitrio ha fatto la sua bandiera, concedendo al genere umano la facoltà di scelta? La storia nel suo svolgersi e l’evoluzione della condizione umana, con il succedersi di rivoluzioni e guerre, sembra dar ragione al Vecchio: gli uomini sono troppo deboli ed inetti, a loro non si addice la vertigine della Libertà  ma la servitù dello spirito.

 

“La pagina scritta ben si addice ad una forma dialogica in cui uno dei due interlocutori resta muto e ascolta sfoderando il suo sorriso compassionevole, ma volendo trasferire questa stessa dinamica a teatro ho dovuto necessariamente trovare una forma che permettesse allo spettatore una fruizione dinamica e allora, sebbene la storia resti confinata alla Spagna dell’Inquisizione, ho concesso ai due dialoganti la possibilità di viaggiare dentro la storia dell’umanità, utilizzando una serie di frammenti tratti da opere di Brecht come argomenti necessari a dimostrare la tesi addotta dal Vecchio Inquisitore”, spiega il regista Lello Serao.

 

Un’opera aperta che mostra nella sua evidenza un susseguirsi di azioni dimostrative che rafforzano la convinzione dell’Inquisitore sulla natura umana e sulla necessità di farsi carico del peso della responsabilità e del perdono da parte della Chiesa, per poter liberare l’uomo da peso delle proprie azioni e condurre il genere umano, nella sua totalità, verso la salvezza. Che questo passi attraverso un sodalizio con il Demonio poco importa, la Realpolitik impone scelte e alleanze fondate sugli interessi e non sui sentimenti o le ideologie.

 

“Nella notte tra il primo e il due novembre veniva ammazzato brutalmente all’Idroscalo di Roma Pierpaolo Pasolini, il testimone critico più straordinario del cosiddetto sviluppo, l’intellettuale cattolico e il comunista più scomodo del ‘900. Il modo più consono per ricordarlo, secondo noi, era farlo a teatro, era farlo portando in scena il capolavoro della Leggenda, intriso dei temi che hanno accompagnato tutta la sua vita. Le due serate sono anche un omaggio a Pier Paolo Pasolini”, afferma Giovanni Caprio, direttore dell’Ipab SS. Annunziata.

 

Le parole del Grande Inquisitore sembrano prefigurare scenari a venire. E’ così che lo spettacolo arriva fino ai giorni nostri a dimostrazione che la dialettica è ancora aperta, il quesito non è risolto e forse mai si risolverà. Nei secoli, sebbene in circostanze diverse, la condizione umana si sia scontrata con i tre assiomi su cui è imperniato l’intero assetto del potere e della fede ovvero: il Miracolo, L’Autorità, Il Mistero.

 

“Dostoevskij nel finale rinuncia alle parole, ci consegna un gesto, un bacio sulle labbra del Vecchio: può esser un bacio che riconosce al grande inquisitore la validità del suo operato o un gesto di pietà rispetto alla sua miseria morale, o infine una testimonianza di amore che supera ogni limite umano, ma di sicuro produce un brivido, un fremito, una frattura ed è con questo elemento che si chiude lo spettacolo” (Lello Serao).

 

 

IPAB SS. ANNUNZIATA || FONDAZIONE ALZAIA || TEATRI RIUNITI DEL GOLFO

 

IL MIRACOLO, L’AUTORITA’, IL MISTERO … LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE

 

Libero adattamento dall’opera di F. Dostoevskij
Con testi tratti dalle opere di Bertolt Brecht
“Terrore e miseria del Terzo Reich” “La Bottega del pane” “Madre Courage”

Adattamento e regia LELLO SERAO
Inquisitore PAOLO CRESTA

 

E con
SALVATORE CAGGIARI – PAOLA CHIANESE – AGOSTINO D’ANGELO – FEDERICA DE LUCA – FRANCESCA DE SANTIS – CHIARA DI MACCO – ENZO ESPOSITO – DILVA FODDAI – GIUSEPPE MARIA MARTINO – MARCO MASTANTUONO – STEFANIA NOCCA – AGOSTINO PANNONE – ELIZABETH STACEY – GIORGIO STAMMATI – MAURIZIO STAMMATI – MARGHERITA VICARIO

 

Luci Antonio Palmiero
Scenografie Carlo De Meo

 

Sabato 1 Novembre ore 20:30 – Domenica 2 Novembre ore 18:00

Teatro Remigio Paone, Formia

 

In abbonamento/ingresso 12 euro/ridotto Card Teatri Riuniti del golfo

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