Anla elegge il nuovo presidente e rilancia l’associazione nell’anno europeo dell’invecchiamento attivo

Anla elegge il nuovo presidente e rilancia l’associazione nell’anno europeo dell’invecchiamento attivo – A Roma oggi e giovedì il consiglio direttivo e la riunione dei rappresentanti del territorio

 

L’ANLA, Associazione Nazionale Seniores di Azienda,  è chiamata ad eleggere il  nuovo presidente, a seguito della  recente scomparsa dell’ing Riccardo Tucci.

Il 6 ed il 7 giugno p.v. sono pertanto due giornate importanti per la vita dell’Associazione anche  perché si collocano nell’anno dichiarato dall’Unione Europea “Anno dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”.

 

Trattasi di un messaggio che mira a sensibilizzare  l’opinione pubblica sull’importante ruolo che gli anziani possono ricoprire nella società e le Istituzioni sulla necessità di azioni idonee a consentire di “invecchiare restando attivi” e  “potenziare la solidarietà tra le generazioni”.

 

L’ANLA, grazie alla sua struttura forte di oltre 50 sedi regionali e provinciali, 9 gruppi aziendali nazionali, 195 gruppi aziendali locali con un totale di circa 100.000 soci, in questo ambito in Italia gioca un ruolo di primaria importanza come è stato recentemente sottolineato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato,  il I^ maggio u.s., durante la cerimonia di consegna al Qurinale delle Stelle al Merito del Lavoro, ha detto: “Questo è “L’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”, e ringrazio il dottor Zappi (associandomi al cordoglio nel ricordo del Presidente dell’ANLA, ingegner Tucci) per aver raccolto e messo in evidenza il significato e il messaggio di questa iniziativa dell’Unione. E’ stato bene dare attenzione – nel progetto di riforma del mercato del lavoro – e farlo attraverso misure concrete, alle esigenze degli occupati “maturi”, dei lavoratori ultracinquantenni, oltre che dei giovani in cerca di occupazione. Inoltre, complesse e sensibili sono le questioni riguardanti gli appartenenti all’età matura in quanto pensionati; e non mi sfugge sia il peso dei sacrifici imposti dalle più recenti, e peraltro ineludibili, misure di riforma, sia il rilievo di temi come quello degli “esodati” che restano da chiarire e risolvere”.

 

Come accennato, l’’Anno europeo intende  sottolineare la grande valenza del contributo che le  persone anziane possono dare alla società, il “dono degli anziani” come è stato definito dal Vice Presidente Vicario di ANLA Antonio Zappi.

 

In questa ottica si propone anche di sollecitare i responsabili politici e le parti interessate a intraprendere, a ogni livello, azioni volte a migliorare le possibilità di invecchiare restando attivi e a potenziare la solidarietà tra le generazioni. Invecchiamento attivo significa invecchiare in buona salute continuando a partecipare in maniera completa alla vita della comunità nella quale si vive: “essere più autonomi nel quotidiano e più impegnati nella società“.

 

L’Anno europeo 2012 promuove l’invecchiamento attivo in tre settori: occupazione; partecipazione alla vita sociale; autonomia. Occupazione perché ai lavoratori anziani non siano precluse opportunità nel mondo del lavoro. Partecipazione alla vita sociale perché anche da pensionati si può essere utili a chi ha bisogno facendo assistenza o opera di volontariato. Autonomia per mantenere il controllo della propria indipendenza fisica il più a lungo possibile.

 

Questi concetti sono stati riassunti da Antonio Zappi il I^ maggio u.s. nel suo intervento al Quirinale  dove ha auspicato che “anche nel nostro Paese, a tutti i livelli, si sviluppino iniziative a favore della terza età e del miglioramento delle relative condizioni sociali; si intensifichi la partecipazione degli anziani nella vita delle comunità locali; si instauri effettivamente un dialogo intergenerazionale tra giovani ed “i più avanti in età” basato sulla collaborazione tra questi due mondi per comprendere meglio come, insieme, si può concorrere alla realizzazione di una vita migliore sotto tutti i profili”.

 

Il  prossimo Consiglio direttivo, inserito in questo contesto, oltre ad alcuni adempimenti statutari, si soffermerà in particolare sulle linee operative proposte per il biennio 2012 – 2013 ed incentrate anche sulla necessità  della convinta condivisione di valori di fondo (anzianato, esperienza, professionalità), che costituiscono un “collante identitario e partecipativo di ineguagliabile significato, non replicabile e non imitabile”; su una maggiore determinazione verso l’integrazione, la comunicazione ed il coordinamento tra i vari livelli dell’Associazione (al fine di un impegno più convinto per sostenere, anche attraverso contatti personali e diretti, il “recupero”  di vecchi soci e “l’acquisizione” di nuovi); una maggiore visibilità verso l’esterno come è accaduto di recente con la   campagna promossa dall’Anla  per il rinnovo della patente over 80.

In proposito l’Associazione “aveva visto giusto”; il primo e più importante punto della petizione popolare, illustrata in dettaglio nella rivista associativa “Esperienza”  (n.11/12 del 2011), ha visto il suo accoglimento nel provvedimento di legge che ha disposto la soppressione della norma “pesante, complessa e, per qualche aspetto….”avvilente”,  prevista in precedenza per il rinnovo della patente di guida a coloro che avessero superato gli ottanta anni di età. 

 

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