Young Italians Magazzino Italian Art e Istituto Italiano di Cultura di New York presentano una mostra con opere di artisti italiani contemporanei

Young Italians Magazzino Italian Art e Istituto Italiano di Cultura di New York presentano una mostra con opere di artisti italiani contemporanei

Magazzino Italian Art e l’Istituto Italiano di Cultura di New York presentano “Young Italians”, una mostra collettiva con opere di dodici artisti italiani contemporanei, che aprirà al pubblico il prossimo 25 settembre presso la sede dell’Istituto, dalle ore 18.00. La mostra, a cura di Ilaria Bernardi, è stata concepita come un omaggio al 50° anniversario dell’omonima mostra, curata da Alan Solomon, tenutasi nel 1968 all’Institute of Contemporary Art di Boston e al Jewish Museum di New York , che accoglieva le opere di dodici giovani artisti italiani dell’epoca.

La mostra all’Istituto Italiano di Cultura di New York include artisti di età inferiore ai quarant’anni, tutti nati e cresciuti in Italia, dove la maggior parte dei quali attualmente opera. Sono però inclusi anche artisti italiani da tempo trasferitisi a New York, che sono stati scelti al fine di esaminare quanto sia presente la cultura italiana nel loro lavoro e quale sia l’influenza reciproca tra il loro Paese di provenienza e quello dove hanno scelto di vivere e operare. Si tratta di: Davide Balliano, Danilo Correale, Irene Dionisio, Antonio Fiorentino, Silvia Giambrone, Domenico Antonio Mancini, Elena Mazzi, Luca Monterastelli, Ornaghi&Prestinari, Gian Maria Tosatti, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci.

Come l’omonima mostra del 1968, “Young Italians” si propone di interrogarsi sulle ragioni della scarsa presenza dell’arte dei giovani italiani all’estero, così come di sostenere questi talenti, di farli conoscere negli Stati Uniti e di riflettere su ciò che è peculiare nell’arte contemporanea italiana di oggi. Consente, inoltre, di mettere a confronto la giovane scena artistica italiana del 1968 e quella del 2018, offrendo spunti di indagine sulle nuove direzioni intraprese dalle attuali ricerche delle quali cerca di mettere in luce le peculiarità e i denominatori comuni.

L’Italia ha una storia complessa che ha prodotto rilevanti differenze regionali, variazioni linguistiche, continui cambiamenti politici, nonché squilibri economici e anche importanti movimenti artistici. Gli artisti in mostra analizzano e rispondono al critico clima sociale e politico italiano di oggi, ma si confrontano e mutuano anche il patrimonio culturale dell’Italia, vivendo infatti in un presente dove non c’è soluzione di continuità con il passato. Sono pertanto consapevoli della loro storia alla quale fanno riferimento per cercare di conferire un ulteriore senso al loro operare.

Sebbene lo scopo della mostra sia quello di riflettere sullo stato dell’arte contemporanea italiana, non si tratta di un’indagine esaustiva, ma piuttosto di un’analisi del lavoro di dodici artisti che esemplificano due tendenze comuni e che possono pertanto essere suddivisi in due gruppi distinti. Il primo, I(n)-Arte,include sei artisti che sembrano contemplare la storia dell’arte italiana per poi attraversarla, ereditando da essa la manualità intesa come riflessione e soggettivizzazione di tecniche, materiali e fonti di immagine. Il secondo gruppo, I(n)-Realtà, include altri sei artisti che sembrano fare altrettanto, ma rivolgendosi alla coeva realtà sociale, politica, storica, culturale italiana, la quale contemplano per poi attraversarla, ereditando da essa il desiderio di resistere e di tentare di trovare alternative alle sue più cogenti problematiche. La I che li accomuna rinvia al tema peculiare che sembra sotteso dalla ricerca della giovane arte italiana di oggi: l’Italia come Immagine, ossia la sua cultura come origine della creazione. Tutti i dodici gli artisti sembrano concepire l’arte come una visualizzazione, concretizzazione in un oggetto/forma tangibile, dell’orizzonte epistemologico di una determinata cultura. Il tema che accomuna il lavoro di questi giovani artisti italiani di oggi è dunque l’eredità, ovvero una riflessione sulla riappropriazione soggettiva del proprio orizzonte culturale.

La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato, con un saggio della curatrice Ilaria Bernardi e i contributi di Claudia Gould, Helen Goldsmith Menschel, direttrice del Jewish Museum, Giorgio van Straten, direttore dell’Istituto di Cultura di New York, Nancy Olnick e Giorgio Spanu, fondatori di Magazzino Italian Art.

Istituto Italiano di Cultura di New York
25 settembre – 1 novembre 2018

686 Park Avenue

New York, NY 10065 – USA

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