Vivo, il nuovo singolo di Emanuele De Francesco

Da venerdì 22 novembre in radio, sulle piattaforme e negli store digitali “VIVO” (La Contorsionista /Sciopero Records) il nuovo singolo di Emanuele de Francesco, tratto dal suo nuovo album “Lettere al neon”.

“Nonostante tutte le domande che potrai fare, le persone a cui potrai rivolgerti, a volte senti che non troverai le risposte. Anzi, forse risposte proprio non ci sono” – racconta il cantautore milanese -“Allora in quell’attimo di disincanto e accettazione, ti accorgi che solo mettendo a nudo tutto te stesso, scavando in profondità, puoi dettare tu le regole per sentirti vivo, nonostante società, amici, persone, chiedano conto. Non c’è niente altro di cui hai bisogno: solo, soltanto dell’orgoglio”.

Il brano “VIVO” accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia di Valerio Bertoli, girato tra Gaggiano e Corsico, è visibile su YouTube.

“Per il video di VIVO ho voluto essere solo me stesso con nessuno intorno. Lo sfondo è ora un vicolo di periferia ricco di murales, ora un parco deserto con la sola luce, infine una stradina tra le piante, ambienti che mi hanno affascinato per motivi ben precisi” – spiega Emanuele de Francesco – “Il vicolo con i murales rappresenta una sorta di rifugio, magazzino per i sogni di chi, spesso la notte di nascosto, lascia una impronta. Mi affascinano i murales, specie quelli negli ambienti degradati, perché, al di là di qualsiasi morale, figli di una esigenza espressiva non considerata dalla società, esigenza che equiparo a quella di una canzone” – conclude – “Il parco aperto è il posto di ritrovo per antonomasia, il luogo dove ci si incontra, si parla, le famiglie portano i figli. Apparentemente un luogo di evasione, in questo caso volutamente con solo me stesso, la mia voce e niente altro per ribadire il distacco. Il sentiero tra le piante è una specie di fuga da e verso qualcosa di indefinito, misterioso e affascinante al tempo stesso, da seguire sempre e comunque”.

Classe ‘71, Emanuele De Francesco è un cantautore milanese. La musica e l’arte sono sempre state componenti irrinunciabili della sua vita fin da quando, negli anni del liceo, suonava (il basso o la batteria) nei gruppi giovanili. Alla tradizionale trafila di concerti, locali, concorsi, collaborazioni, e sempre con una visione molto ampia e determinata della musica, affianca lo studio del pianoforte e della letteratura, a cui si dedica, nel 2004, con un volume di poesie e testi. È così che la convergenza verso il cantautorato, sia italiano che internazionale, diventa, passo dopo passo, l’elemento determinante della sua carriera solista. L’esperienza maturata sul campo con concerti e collaborazioni assieme ad Audiorama, Yuri Beretta, Zibba e Lele Battista, lo porta a maturare la convinzione necessaria alla produzione del suo primo album, In quieta mente, uscito nel gennaio 2011. Avvalendosi di un team di musicisti eccellenti (oltre a Lele Battista, Giorgio Mastrocola, Luca Scansani, Andrea Morsero), il cantautore riesce a far emergere tutte le qualità delle sue canzoni, con un piglio visionario e introspettivo nello stesso tempo. Tra le altre, L’aquilone verrà giudicata dalla critica “una delle più belle canzoni italiane degli ultimi anni”, ma non è l’unico riscontro altisonante ricevuto da In quieta mente: il suo esordio riceve un responso unanime e lo spinge verso anni di intensa attività, sia dal vivo, sia in studio, dove continua la sua ricerca musicale. Continua a studiare teoria e solfeggio, si dedica anche alla didattica e nel 2015, pubblica Risveglio del piccolo fauno nella tempesta, il suo primo brano di musica classica. Ma l’urgenza della scrittura si fa impellente e nel 2017 torna nello studio di Lele Battista e con la collaborazione di Evasio Muraro porta a termine il suo secondo disco, Lettere al neon, pubblicato il 24 maggio 2019 da Sciopero Records/Self distribuzione.

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