Valeria Caliandro si racconta

Raccontaci brevemente quando e come hai iniziato a fare musica
Non ho mai veramente iniziato a fare musica, ho sempre suonato o, meglio, fingevo di farlo. Fin da bambina, seduta al tavolo di cucina simulavo di suonare il pianoforte e cantare, più tardi ho avuto l’opportunità di imparare davvero. Ho studiato pianoforte classico, fatto concorsi nazionali di pianoforte a quattro mani, chitarra, ho cantato in un coro gospel e scritto racconti letterari per piccole pubblicazioni scolastiche, fin quando non ho unito le mie passioni e messo la mia musica a servizio di ciò che volevo dire. Da lì non ho mai smesso.

Quali sono i temi di “Firmamento”?
I temi di “Firmamento” sono l’assenza, la nostalgia, il legame col vuoto, non come ripiegamento su se stessi ma come presa di coscienza, attestazione fiera che solo legittimando quello spazio si può avere una spinta evolutiva.

Nelle prossime settimane hai in programma dei live?
Non ho in progamma nessun live finché non uscirà l’intero disco. Ci è voluto così tanto a ultimarlo che vorrò prendermi il giusto tempo per curare il live.

Quali sono i prossimi passi del tuo percorso musicale?
Nei prossimi mesi continueranno ad essere svelati i contenuti dell’intero disco, ci sarà un altro videoclip e qualche collaborazione speciale che non vedo l’ora di svelare. Dopodiché l’intero disco vedrà la luce e io con lui spero di andare lontano e suonarlo dal vivo il più possibile.

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